Detta anche letteratura franco-veneta, indica il complesso delle opere d’argomento cavalleresco o didascalico scritte nel 13° sec. e ai primi del 14° nella zona dell’Italia nord-orientale compresa tra [...] poesia cavalleresca italiana, di M.M. Boiardo e L. Ariosto. Queste opere non sono da confondere con quelle scritte in , poema di un padovano continuato ai primi del 14° sec. da Niccolò da Verona con la Prise de Pampelune, il miglior poema di questa ...
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ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
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. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] il romanticismo si potesse riconoscere. Da Dante ad Ariosto tutta la letteratura italiana era stata tale da apparire bersagliera con cui il D'Azeglio avvivò l'Ettore Fieramosca e il Niccolò de' Lapi, creando un tono di racconto intermedio fra il ...
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TIZIANO, Vecellio
Adolfo Venturi
Pittore, nato presumibilmente tra il 1488 e il 1490 a Pieve di Cadore, morto nel 1576 a Venezia. Fu condotto novenne a Venezia per impararvi l'arte, nella bottega di [...] , onore delle confraternite di Venezia, per la Madonna di San Niccolò, già nel chiostro di Santa Maria dei Frari, ora in Vaticano la Zingarella, sia col ritratto, a torto detto d'Ariosto, nella National Gallery di Londra.
Nel 1508 il Vecellio frescò ...
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SFORZA
Giovanni Battista Picotti
. Origini. - La famiglia Attendoli era famiglia di agiati agricoltori di Cotignola in Romagna. Muzio Attendolo S. (v.) ebbe, come si narrò, da Alberico da Barbiano il [...] di Francesco nella Marca, vincitore per il papa su Niccolò Fortebraccio a Mentana, fatto prigioniero a Todi e dove lo seguì precettore Gregorio da Spoleto, il maestro caro all'Ariosto, e, fatto abate di Marmoutier in Piccardia, visse ancora qualche ...
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ORLANDO
Enrico Carrara
. La rinascenza medievale francese ha espresso i suoi ideali eroici nella figura di Roland; l'italiana in quella di Orlando. Egli entra però nel mondo della poesia con la celebrazione [...] la storia con altro poema, la Prise de Pampelune di Niccolò da Verona (circa il 1350), ove Roland figura specialmente Orlando nella Ch. de Rol. e nei poemi del Boiardo e dell'Ariosto, in Propugnatore, XIII (1880); J. Bédier, Les légendes épiques, ...
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MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Tammaro De Marinis
Umanista, editore, tipografo celeberrimo. Nacque nel 1449 a Bassiano (Velletri) e fece a Roma i suoi primi studî. Allievo di Gaspare da Verona e Domizio [...] . Le regole di essa, dettate in greco da Niccolò Carteromaco (Scipione Forteguerri da Pistoia), furono impresse in sale by B. Quaritch, Londra 1929; M. Catalano, Vita di L. Ariosto, Ginevra 1931 (a pp. 141-42 s'indicano alcuni nuovi docum. del tempo ...
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MARTORELL, Joanot
Mario Casella
Scrittore catalano del sec. XV, valenziano di nascita, della cui vita solo sappiamo che fu in Inghilterra e che circa il 1460 dimorava alla corte del re di Portogallo; [...] (Venezia 1528), essendo rimasta inedita la versione iniziata da Niccolò da Correggio (1501), il romanzo, che tra le sue Decameron, diventò a sua volta una fonte del Boiardo e dell'Ariosto.
Ediz.: Valenza 1490, riprodotta in facsimile da Archer M. ...
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FORTEGUERRI, Niccolò
Quinto Santoli
Poeta giocoso e satirico, nato a Pistoia il 6 novembre 1674, morto a Roma il 17 febbraio 1735. Di famiglia nobile, già resa illustre dal cardinale Niccolò e dall'umanista [...] (che il F. leggeva nel rifacimento del Berni) e dell'Ariosto; ma volta al burlesco. Frequenti nel poema le allusioni a casi con la falsa data di Parigi e sotto il nome di Niccolò Carteromaco. La migliore edizione è quella pubblicata a Milano nel 1813 ...
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VESPUCCI
Roberto Palmarocchi
. Famiglia, originaria del paese di Peretola, alle porte di Firenze. Si trasferì in città nel sec. XIII. Prese parte attiva alla vita pubblica, e i suoi membri esercitarono [...] ; ostile ai Medici fu due volte imprigionato. Da Giovanni nacquero Simone, il figlio del quale, Niccolò (1474-1535 circa) fu amico dell'Ariosto, e Guidantonio. Questi fu dei più importanti personaggi della sua città: ambasciatore nel 1478 a Sisto ...
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OTTAVA
Mario Pelaez
. Metrica. - È una strofa di otto versi endecasillabi, di cui i primi sei a rime alternate, gli ultimi due a rima baciata.
Molto si è discusso sulla genesi di essa, né ancora la [...] col pensiero.
L'ottava nel Seicento decade coi molti imitatori dell'Ariosto e del Tasso, ma ancora brilla talvolta nell'Adone del Marino e liriche.
Nell'Ottocento scrissero ottave di bella fattura Niccolò Tommaseo nelle sue narrazioni Una serva, La ...
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revocare
(ant. o raro rivocare, non più usato nelle forme rizotoniche) v. tr. [dal lat. revŏcare, comp. di re- e vocare «chiamare»] (io rèvoco [ant. revòco o rivòco], tu rèvochi, ecc.). – 1. ant. o letter. Richiamare, in senso proprio: lo...
tornare
v. intr. e tr. [lat. tornare «lavorare al tornio, far girare sul tornio», der. di tornus «tornio»] (io tórno, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Avviarsi, essere diretti al luogo da cui si era partiti o da cui ci si era allontanati, rientrare...