RICCI, Scipione de
Niccolò Rodolico
Nacque a Firenze nel 1741, morto ivi nel gennaio del 1810. A quindici anni andò a Roma nel Collegio romano dei gesuiti. Credette poco dopo il Ricci di avere la vocazione [...] , al 1780, in cui è nominato vescovo di Pistoia e Prato, studî, maestri e amicizie orientarono il suo pensiero religioso verso dell'ultimo generale dei gesuiti, Lorenzo, e così diverso da lui per idee filosofiche e teologiche. Tutto questo agì tanto ...
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Della celebre famiglia fiorentina, che aveva già acquistato ricchezza e potenza nel regno di Napoli, nacque a Monte Gufoni in val di Pesa, il 12 settembre 1310, da Acciaiuolo A. - al quale Roberto d'Angiò [...] aveva dato, in compenso di aiuti finanziarî, onori e cariche, tra cui il vicariato regio a Prato di Toscana - e da Guglielmina de' Pazzi. Diciottenne, Niccolò sposò Margherita degli Spini; e nel 1331 fu inviato a Napoli, per dirigervi l'azienda ...
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SANGALLO, Francesco da, detto il Margotta
Géza de Francovich
Scultore e architetto, nato a Firenze il 1° marzo 1494, morto il 17 febbraio 1576. Giovinetto, vien condotto a Roma dal padre Giuliano. Nel [...] . Nel 1528 si trova a Prato e nell'anno seguente a Pistoia Fiesole. A lui e a Bernardino del Moro da Siena viene allogata la tomba di Antonio Fiodo Fiore a Firenze. Del 1544 è la medaglia di Niccolò Martelli. La data 1546 reca la tomba del vescovo ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] comprendono il 48,8%; i prati occupano l'11%, i pascoli il 5%; sicché l'area complessiva da cui si traggono prodotti vegetali Goffredo di Huy (reliquiario di Eriberto a Deutz) e Niccolò di Verdun (paliotto di Klosterneuburg, datato nel 1181; ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] origine dovettero essere occupate quasi dappertutto da ontani (Alnus glutinosa) e daprati talvolta paludosi con giunchi e capo di una schiera d'artisti quali il Rosso, il Cellini, Niccolò dell'Abate, Luca Penni, ecc., per quarant'anni assolse le ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] 'altro parmigiano Filippo Mazzola e Niccolò Rondinello ravennate e Lattanzio da Rimini, che collaborò coi Bellini annui di produzione), gelseti (300-350.000 quintali di foglie); i prati e i pascoli comprendono il 3,3%; quasi assenti i boschi (1 ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] la produzione di foraggi su prati di otto o dieci anni Victoria, Sverige) varate nel 1915-18 e rimodernate nel 1930-35, da 6900 tonn. e 22/24 nodi, armate con 4/280, 8/152 XII, allorché il cardinal legato Niccolò di Albano presiedette il primo sinodo ...
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INCISIONE
Carlo Alberto PETRUCCI
Mary PITTALUGA
. Arte di disegnare sopra una superficie dura, scavandola. L'incisione può essere fine a sé stessa (cammeo, pietre dure); servire per decorazione, [...] conservata nel Museo di Prato.
Ricordiamo anche la famosa da Marcantonio, pur serbando fondamentalmente i caratteri della scuola romana; incise pure ad acquaforte, mediocremente.
Il parmense Enea Vico (operoso nel 1541-1567), il francese Niccolò ...
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LAZIO (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARDINALI
Roberto ALMAGIA
Giulio BERTONI
Raffaele CORSO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Ugo ANTONIELLI
Bruno PARADISI
Pietro TOESCA
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E uno dei compartimenti in cui [...] il patrimonio bovino, col diffondersi delle stalle e dei pratida foraggio, e anche agli ovini si cerca di maniera dei fratelli romani Giovanni e Stefano che affrescano, col nipote Niccolò, nella chiesa di Sant'Elia presso Nepi, poi seguiti con ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] e con la coloritura pastosa, seguito da Tommaso da Modena (capitolo di San Niccolò a Treviso, e Storia di Sant' pulito e forbito, tutto delicatezza nelle velature (coro del duomo di Prato e di quello di Spoleto), pur accostandosi anche a Masaccio per ...
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