UNGHERIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
Carlo TAGLIAVINI
Tibor GEREVICH
Giulio de MISKOLCZY
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Ernesto [...] , s. 4ª, II; A. Mihalik, I maestri orafi Pietro e Niccolò Gallico di Siena in Ungheria, Siena 1928; id., Le coppe ungheresi del popolo duro e agguerrito. Poiché gli stati moravo e franco si trovavano in condizioni sfavorevoli, una seria resistenza non ...
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Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] Atene abbiamo una descrizione fattaci nel 1395 dal notaio italiano Niccolò de' Martoni di Capua; più tardi nel 1436 e Beozia, come feudo. Nel 1461, per timore di una restaurazione franca in Atene, Francesco II Acciaiuoli fu arrestato e strozzato, i ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] Durante, nel biennio 1711-12 e poi di nuovo dal 1745 al 1755; Niccolò Porpora, dal 1715 al 1722 e poi ancora nel 1760, per un anno s'era formata ancora la leggenda, messa in scritto in Francia tra la fine del Quattro e i principî del Cinquecento, per ...
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Il nome classico di Etiopia (dal gr. αἰϑίοψ "che ha la faccia bruciata" da αἴϑω "brucio" e ὄψ "faccia"; toponimo: gr. Αἰϑιοπία[χώρα], lat. Aethiopia [regio]) che già serviva a indicare tutta la parte del [...] eritrea. Il confine con la Somalia Francese venne, per il trattato franco-etiopico del 20 marzo 1897, stabilito convenzionalmente con una linea che la chiesa di Gannata Ghiorghis, opera di Niccolò Brancaleone veneto, poi bruciata nell'invasione ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] genere: L. A. Gandini, Usi e costumanze della Corte di Ferrara ai tempi di Niccolò III, in Atti e memorie della R. Deput. di st. patr. per la [1930]; Ch. De Nolhac, M.me Pompadour et la cour de France, nuova ed., Parigi 1930; G. Maugras, La fin d'une ...
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INCISIONE
Carlo Alberto PETRUCCI
Mary PITTALUGA
. Arte di disegnare sopra una superficie dura, scavandola. L'incisione può essere fine a sé stessa (cammeo, pietre dure); servire per decorazione, [...] tecnica fu congiunta al lento lavorio del bulino: l'udinese Giambattista Franco, il veronese Giambattista Fontana, i vicentini Giambattista Pittoni e Niccolò Vicentino segnano una traccia non profonda nella storia dell'incisione; qualche originale ...
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PUGLIA (A. T., 24-25-26 bis e 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Piero BAROCELLI
Raffaele CIASCA
Giulio BERTONI
Saverio LA SORSA
Sebastiano Arturo LUCIANI
Vincenzo VERGINELLI
Nome, [...] musulman dans l'Italie méridionale, in Mélanges d'archéol. et d'histoire de l'école franç. de Rome, XV (1895), pp. 419-53; id., L'art dans l del regno di Napoli: Celestino Galiani, di Foggia; Niccolò Fragianni, di Barletta, oppositore del S. Uffizio; ...
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Tecnica. - "Panno tessuto a figure, per uso di parare e addobbare; così detto dalla città di Arras in Francia, donde da prima veniva, per lo che fu anche detto panno di Arazzo o di Arazza". Così il vocabolario [...] solo Niccolò, alcune delle serie più belle: I giuochi dei fanciulli (di cui un pezzo nel duomo di Milano) e le Storie di Mosè (pure nel duomo stesso).
Mantova. - È forse questa la prima città italiana che abbia ospitato un arazziere: Jean de France ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] coloritura pastosa, seguito da Tommaso da Modena (capitolo di San Niccolò a Treviso, e Storia di Sant'Orsola al Museo di Treviso e di Malpaga, S. Giovanni di Edolo) è non meno franco e spedito nell'abbozzare a impasti messi giù a larghe stesure, ma ...
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Il compartimento dell'Italia Settentrionale che deve il suo nome alla lunga via che l'attività romana lanciò dal mare al Po, fra il colle e la bassa pianura (v. emilia, via). Con il nome di Emilia furono [...] al 1802, poi in quell'anno il ducato venne unito alla Francia di cui seguì la sorte sino al 1814. Modena e Reggio tratti un po' crudi della modellatura. Il Mistero religioso trovò con Niccolò dall'Arca in Santa Maria della Vita a Bologna, e con ...
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franco-veneto
franco-vèneto agg. – Nella storia letteraria, letteratura f.-v. (o anche franco-italiana), il complesso delle opere di argomento cavalleresco o didascalico scritte nel sec. 13° e all’inizio del 14° nella zona dell’Italia nord-orientale...
cannibalismo
s. m. Tendenza letteraria di un gruppo di giovani scrittori italiani degli anni Novanta, caratterizzata da espressioni linguistiche e contenuti cruenti, con sfumature talvolta grottesche o ironiche. ◆ una novità, il tramonto --...