BOBBA, Marcantonio
Lino Marini
Figlio primogenito di Alberto, conte palatino, e di Margherita Santamaria, nacque a Casale, nel marchesato di Monferrato, agli inizi del Cinquecento; ma non si sa con [...] diritto di provvedere ai vescovadi, alle abbazie e ai benefici del ducato, che era riconosciuto ai duchi di Savoia per l'indulto di NiccolòV dal 1451, e che ancora nel 1554 Giulio III aveva confermato. Fu, il suo, "il primo caso noto a tutt'oggi di ...
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MARZIO, Galeotto (Galeottus Narniensis)
Gabriella Miggiano
– Nacque a Narni dal notaio Stefano, appartenente a una nobile famiglia che si fregiava dell’insegna araldica di un grifo rosso coronato d’oro [...] presenza a Roma per il giubileo indetto nel 1450 da NiccolòV, ma è il M. stesso a esprimere lo scoramento sul M. fino al 1991 in G. Miggiano, G. M. da Narni. Profilo biobibliografico I-V, in Il Bibliotecario, 1992, n. 32, pp. 45-96; n. 33-34, pp. 67- ...
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BAGLIONI, Braccio
Roberto Abbondanza
Nacque, forse nel 1419, da Malatesta di Pandolfo di Oddo e da Giacoma, sorella di Braccio Fortebracci da Montone, signore di Perugia dal 1416 al 1424.
Fu il secondo [...] , per altri sei.
L'importanza e la potenza acquistata dalla famiglia del B. si rivelò in occasione del soggiorno in Assisi di NiccolòV, quando la madre del B., anche a nome dei propri figli, invíò al pontefice un ricco donativo di cibi (16 nov. 1449 ...
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DE APIBUS, Venturino (Venturino da Bergamo, Venturinus de Lemine), beato
Ambrogio Maria Piazzoni
Nacque a Bergamo il 9 apr. 1304 da Lorenzo Domenico e da Caracosa.
I De Apibus "de Lemine" (originari [...] del Bavaro, per aver accolto delegazioni dell'antipapa NiccolòV e perché si riteneva, alla corte di 100 ss., 110; G. Ronchetti, Mem. istor. d. città e Chiesa di Bergamo, V,Bergamo 1806, pp. 65 s.; S. Muzzi, Annali della città di Bologna, III,Bologna ...
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antichi e moderni
Rinaldo Rinaldi
Nel cap. xviii del Principe, illustrando la necessità di usare «dua generazioni di combattere: l’uno, con le leggi; l’altro, con la forza. Quel primo è proprio dello [...] acribia antiquaria le vicende, le opere architettoniche e le istituzioni dell’antica città collegandole alla nuova Roma papale di NiccolòV. Se M. terrà ben presente il lavoro di Bruni durante la stesura (ma in volgare) delle Istorie fiorentine, ben ...
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COPPINI, Francesco (in religione Ignazio)
Anna Imelde Galletti
Nacque a Prato agli inizi del sec. XV da Guccio di Tommaso di Giusto. Le fonti lo qualificano iuris utriusque doctor, ma non si hanno testimonianze [...] C. e la cultura fiorentina.
Le tappe della carriera del C. si susseguono negli anni seguenti senza scosse, in continua ascesa: NiccolòV lo nominò nel 1448 chierico di Camera; nel 1450 il C. si stabilì ancora a Bologna, come tesoriere apostolico, in ...
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CANAL, Nicolò
VVentura
Nato a Venezia nel 1415 da Vito (Guido) di Giacomo e Bianca Muazzo (da non confondere con un omonimo nato nel 1410 da un altro Vito Canal figlio di Francesco), era presentato [...] gli ambasciatori di Venezia, di Firenze e del duca di Milano partivano per Roma e Napoli, per negoziare l'adesione di NiccolòV e di Alfonso il, Magnanimo alla lega italica, il Senato eleggeva due oratori (settembre 1454) nella persona del C. e di ...
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DATI, Agostino
Paolo Viti
Nacque a Siena da Niccolò e da Angela ai primi del 1420.
Il D. risulta infatti battezzato il 18 febbr. 1420 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1132, c. 384v); la famiglia, [...] egli sia stato ad insegnare per qualche tempo in Sicilia; è sicuro invece che si recò a Roma, invitato da papa NiccolòV, come "magister pontificiarum epistolarum". Ma anche questa permanenza a Roma fu breve, perché il D. preferì tornare poco dopo a ...
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GREGORIO da Città di Castello
Stefano Pagliaroli
Nacque a Città di Castello nel 1414, da Ventura e Angela.
Una biografia di G. è conservata in un'epistola contenuta alle cc. 157r-161v del codice conservato [...] Casentino dell'opera di messer Boccaccio "De claris mulieribus", a cura di L. Tosti, Napoli 1826, pp. 305-307).
Dopo la morte di NiccolòV, avvenuta fra il 24 e il 25 marzo 1455, G. lasciò Roma. Nell'elegia Ad Pium cita un proprio carme in morte del ...
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CONTI (de' Conti, de Comitibus, Comes, Comitius), Sigismondo
Roberto Ricciardi
Nacque a Foligno nel 1432 da Astorello, della nobile famiglia dei Conti (della madre si ignora il nome e l'origine).
Nessun [...] Racioppi), di essere "admodum puer" al momento del giubileo di NiccolòV (1450), il Racioppi (seguito dal Gottlob, p. 306) ne in Encicl. univ. dell'arte, XI, Venezia-Roma 1963, p. 233, s.v. Raffaello; C. Falconi, Storia dei Papi, IV, Roma 1972, pp. 75 ...
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giubilèo (ant. o pop. giubbilèo) s. m. [dal lat. tardo, eccles., (annus) iubilaeus, der. dell’ebr. yōbēl, propr. «capro» (perché la festività ebraica era annunciata con il suono di un corno di capro), raccostato al lat. iubilare «giubilare2»]....
colazionare v. intr. In usi informali, fare colazione | Con uso transitivo, preparare la colazione (con la persona come oggetto diretto). ♦ La sveglia alle 7 pensando di dover lavare vestire e «colazionare» tutti, una lotta contro il tempo per...