Jaime Duesa (fr. Jacques Duèze, lat. Iacobus de Osa: Cahors 1245 circa - Avignone 1334), vescovo di Fréjus (1300), esperto giureconsulto, godé la protezione di Carlo II d'Angiò; cancelliere del regno di [...] e fece eleggere dal popolo il frate Pietro da Corvara (antipapa NiccolòV), il quale però due anni dopo si sottomise. G. non Attivissimo, tra l'altro promulgò le Clementine, decretali di Clemente V, che (dopo i cinque di Gregorio IX e il Liber sextus ...
Leggi Tutto
Figlio (Monaco di Baviera 1287 - Fürstenfeld, Monaco di Baviera, 1347) di Ludovico II, duca di Baviera e conte palatino del Reno, e di Matilde, figlia di Rodolfo d'Asburgo. Scelto come imperatore contro [...] e quando (1330) ripassò le Alpi, la massima parte dei suoi fautori si era riavvicinata al papa, e lo stesso NiccolòV era stato consegnato dai Pisani a Giovanni XXII. Visto fallire ogni tentativo di spezzare con la forza delle armi l'ostilità del ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (Arbent, Ain, 1390 circa - Salon, Bouches-du-Rhône, 1450); fu uno dei massimi sostenitori delle dottrine conciliari. Dapprima godette la fiducia di Martino V, che lo nominò vescovo di Maguelonne [...] Eugenio IV lo dichiarò eretico e scismatico e lo privò del cardinalato (1440), che riebbe sotto NiccolòV (1449), dopo esser riuscito a ottenere anche il condono per tutti coloro che avevano partecipato al Concilio di Basilea, che pertanto riconobbe ...
Leggi Tutto
Umanista bizantino (Salonicco circa 1400 - S. Giovanni a Piro, Salerno, 1475). Stabilitosi in Italia, dimorò dal 1442 al 1446 a Mantova; insegnò greco a Ferrara; nel 1449 passò a Roma a insegnare filosofia [...] ed ebbe da NiccolòV l'incarico di tradurre autori greci (tra cui Aristotele). Alla morte del papa (1455) fu ben accolto e pensionato a Napoli da Alfonso d'Aragona. Tornò nel 1463 a Roma, e ottenne da Pio II la commenda dell'abbazia di S. Giovanni a ...
Leggi Tutto
Uomo politico aragonese (sec. 15º). Distintosi nella conquista del Napoletano di Alfonso d'Aragona, fu poi ambasciatore presso i papi NiccolòV e Callisto III. Camerlengo del regno di Sicilia e gran connestabile, [...] per la spietata vendetta che si prese (1459) sui parenti e gli amici di Pietro Perollo che apparteneva a famiglia rivale della sua e che l'aveva ferito (l'episodio fu detto il caso di Sciacca), fu espulso ...
Leggi Tutto
Importante famiglia romana la cui vicenda è documentata con certezza dalla fine del sec. 10º. La potenza degli O. si affermò decisamente solo con Orso di Bobone (sec. 12º), parente di papa Celestino III, [...] in Roma, gli O. rimasero loro strettamente fedeli, fornendo alla Chiesa abili e valorosi uomini d'arme come Niccolò (v.) e Paolo (v.), mentre la loro casa si imparentava coi Medici, quando Lorenzo il Magnifico sposava Clarice. Dopo una breve eclisse ...
Leggi Tutto
Pittore (Vicchio di Mugello circa 1400, non 1387 come tramandato dal Vasari - Roma 1455). A vent'anni entrò nel convento di S. Domenico di Fiesole. Tra il 1438 e il 1445 decorò con affreschi (completamente [...] distrutta nel 1540 circa, e, forse, anche il ciclo di S. Lorenzo e di S. Stefano nella cappella di NiccolòV nello stesso palazzo, altrimenti datata nel secondo soggiorno romano dell'artista. Nell'estate del 1447 iniziò, con Benozzo Gozzoli e ...
Leggi Tutto
Nome con cui è noto lo scultore e architetto Bernardo Gamberelli (Settignano 1409 - Firenze 1464), fratello di Antonio. Nella sua opera, in cui appare la piena coscienza delle nuove forme fiorentine, [...] in un ambiente reso vivace anche dalla presenza di L. B. Alberti (restauro di S. Stefano Rotondo, torrione di NiccolòV in Vaticano, interventi nella trasformazione della basilica di S. Pietro, ecc.). Dal 1462 in poi, al servizio di Pio II, affrontò ...
Leggi Tutto
Figlio (n. 1290 - m. 1354) di Matteo I e di Bonacossa Borri. Fu vescovo e signore di Novara (1332), signore di Milano (1339), dove, dopo la morte del fratello Luchino, intervenne nella successione della [...] e Bernabò, di Bologna (1350) e di Genova (1353). V. attuò una politica estera di pacificazione e, malgrado gli impegni il Bavaro nel genn. 1329, fu dall'antipapa NiccolòV creato cardinale, legato di Lombardia e amministratore dell'arcivescovado ...
Leggi Tutto
Famiglia nobile calabrese, venuta nel Mezzogiorno, pare, con i Normanni, ma affermatasi sotto Federico II di Svevia per opera di Pietro I (v.). Decaduta dopo la morte di lui, la famiglia riacquistò prestigio [...] linea, ma divisi tra i varî contendenti. Parte importante in queste lotte ebbe Niccolò (v.), conte di Catanzaro e marchese di Crotone. Il matrimonio tra Giovannella, figlia di Niccolò e Antonio Colonna, principe di Salerno e nipote di papa Martino ...
Leggi Tutto
giubilèo (ant. o pop. giubbilèo) s. m. [dal lat. tardo, eccles., (annus) iubilaeus, der. dell’ebr. yōbēl, propr. «capro» (perché la festività ebraica era annunciata con il suono di un corno di capro), raccostato al lat. iubilare «giubilare2»]....
colazionare v. intr. In usi informali, fare colazione | Con uso transitivo, preparare la colazione (con la persona come oggetto diretto). ♦ La sveglia alle 7 pensando di dover lavare vestire e «colazionare» tutti, una lotta contro il tempo per...