Nella storia del cristianesimo, atteggiamento e condotta propri dei nicodemiti, così chiamati dal nome del fariseo Nicodemo. Erano così chiamati gli incerti o troppo prudenti seguaci della Riforma, che [...] si adeguavano solo esteriormente alle pratiche religiose e contro i quali scese in polemica G. Calvino (1537 e 1543-44). Il n., sorto in Germania in ambienti vicini all’anabattismo, ebbe diffusione nell’Italia ...
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Nome greco ("vincitore del popolo") di un fariseo, che, secondo il Vangelo di Giovanni, visitò di notte Gesù e ne ebbe rimossi i pregiudizî sul battesimo; cercò poi di difenderlo di fronte al sinedrio [...] deposizione di Cristo dalla croce (19, 39). La tradizione agiografica (sec. 11º) attribuisce a lui il "Volto Santo" che si venera a Lucca. Dal suo nome furono chiamati polemicamente nicodemiti gli incerti o troppo prudenti seguaci della Riforma (v ...
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Medico e botanico (Magonza 1488 - Berna 1534). Certosino e poi, passato alla Riforma, pastore a Steinheim e a Neuenburg, dopo il 1530 professò la medicina a Berna. Fu chiamato da Linneo "padre della botanica" [...] noto per alcune opere di carattere religioso (Pandectae Veteris et Novi Testamenti, 3a ed. 1528; Precationes biblicae sanctorum patrum, ecc., 1528, trad. it. di A. Brucioli, 1534, ecc.) che ne fanno uno dei maggiori rappresentanti del nicodemismo. ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] su Juan de Valdés e il valdesianesimo nella crisi religiosa del ’500 italiano, Firenze 1990.
38 C. Ginzburg, Il nicodemismo. Simulazione e dissimulazione religiosa nell’Europa del Cinquecento, Torino 1979.
39 Se vogliamo tutelare la chiarezza e la ...
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ACONCIO (Acconcio, Aconzio, Conzio, Concio, Acontio, Contio, Aconcius, Acontius, Contius, Concius), Iacopo (Giacomo)
Delio Cantimori
Nato o a Trento o a Ossana in Val di Sole, fra il 1492 e il 1520, [...] che implica sfiducia in qualsiasi tipo di organizzazione ecclesiastica (luterane, calviniste, anabattistiche, oltre che cattolica): nicodemismo. 2) Accenni impliciti all'idea della tolleranza assoluta nella forma elaborata sistematicamente più tardi ...
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CASTIGLIONE (Castiglioni, Castilionacus), Angelo
Albano Biondi
Nacque, da famiglia patrizia, a Genova in data non determinabile, come non precisabili sono le circostanze dei primi anni della sua vita.
Il [...] pp. 77-89, pubblicò lo scambio epistolare già ricordato sopra. Su questa linea vedi anche D. Cantimori, "Nicodemismo" e speranze conciliari nel Cinquecento italiano, in Contibuti alla storiadel Concilio di Trento e della Controriforma, Firenze 1948 ...
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DE' COLTI, Alvise
Mauro Scremin
La vicenda del D. è strettamente legata alle vicissitudini dell'anabattismo veneto del Cinquecento. Gran parte delle notizie su costui infatti sono tratte dagli atti [...] abiurare, chi prima e chi dopo, rientrando nell'alveo dell'osservanza cattolica oppure rinchiudendosi in un silenzioso quanto "sterile" nicodemismo.
Mancano ulteriori notizie sul D. di cui, pertanto, si 1910ra la data di morte.
Fonti e Bibl.: Arch ...
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GORI (Gori Pannilini), Giulio
Anna Rita Capoccia
Nacque a Siena, il 30 marzo 1686, primogenito di otto sorelle e tre fratelli, da Augusto e Caterina Savini, nobili senesi.
Nella famiglia Gori "del Monte [...] forme di dissimulazione e i casi in cui è lecita. Il concetto di dissimulazione, pur avendo le sue radici fino nel nicodemismo, nel XVII secolo fu tematica assai diffusa. Il G. si riconnette alla precettistica di B. Graçian e T. Accetto, considerando ...
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DELLA ROVERE, Giulio (Giulio da Milano)
Ugo Rozzo
Nato a Milano, sembra nel 1504, da Stefano e da Caterina de Omazo (od Omaggio) e battezzato come Giuseppe, tra il 1520 e il 1522 entrò tra gli eremitani [...] italiani per causa di religione tra di loro e spesso li contrapponeva agli stessi riformatori: era il dibattito sul nicodemismo e più in particolare sulla liceità della fuga in tempo di persecuzione; ancora all'inizio del Seicento Fausto Sozzini ...
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GUALANDI, Ranieri
Dario Busolini
Nacque a Napoli, nel 1514, dal nobile Alfonso e da Cornelia Delli Monti, parente del barone Pompeo Delli Monti, protagonista di un celebre caso di eresia nel 1566.
Mosso [...] , nn. 8-9, pp. 179-181, 187 s., 214; P. Simoncelli, Evangelismo italiano del Cinquecento. Questione religiosa e nicodemismo politico, Roma 1979, p. 171; G. Fragnito, Intervento sulla relazione di M. Firpo: valdesianesimo ed evangelismo, alle origini ...
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nicodemismo
s. m. [der. di nicodemita]. – Nella storia del cristianesimo, l’atteggiamento e la condotta proprî dei nicodemiti. Per estens., il termine è talora usato polemicamente per indicare il comportamento di chi, aderendo a un orientamento...
nicodemita
s. m. e f. [dal nome del fariseo Nicodèmo, che, secondo il Vangelo di Giovanni, si recò a visitare Gesù di notte, in segreto] (pl. m. -i). – Termine usato polemicamente, nelle controversie tra riformati, per indicare quei cristiani...