Pensatore della tarda scolastica (Oresme, Bayeux, 1320 circa - Lisieux 1382). Insigne rappresentante della rinascita scientifica e naturalistica suscitata dall'occamismo nel sec. XIV. Notevole fu la sua [...] attività scientifica nel campo della matematica, della fisica e dell'astronomia. È considerato il precursore più significativo di Copernico, di Galileo e di Cartesio.
Vita
Studente di teologia a Parigi ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] è detto anche Codice di luce et ombra per l'argomento prevalente); D (1508; ottica); E (dopo il 1515; geometria, volo degli uccelli è a conoscenza delle teorie di G. Buridano e Nicolad'Oresme e di quelle della scuola inglese di Oxford. Compaiono in ...
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Matematico (n. Pisa 1175 circa - m. 1235 circa). È da considerarsi, per il suo Liber abbaci (1202; rielaborato nel 1228) e per la sua Practica geometriae (1220) tra i più grandi matematici del Medioevo. Influenzato [...] dell'ammortamento di un prestito oneroso); in esso si trovano inoltre acute spiegazioni monetarie e la prima intuizione della teoria di Nicolad'Oresme sul valore intrinseco della moneta in contrapposizione alle teorie dominanti della moneta-segno. ...
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Demagogia
Luciano Canfora e Giorgio Fedel
Nel mondo antico e moderno
di Luciano Canfora
Nel mondo antico e moderno Invano si cercherebbe una chiara e univoca indicazione del significato negativo del [...] di Aristotele curata, alla metà del Trecento, da Nicolad'Oresme) gli appare tuttavia un calco sul greco, un in "Società nuova", 1945, I, pp. 22-24.
Fustel de Coulanges, N.-D., La cité antique, Paris 1864 (tr. it.: La città antica, Firenze 1972).
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bernardo Davanzati
Cosimo Perrotta
Per riconoscimento unanime degli storici è il grande iniziatore del pensiero moderno sulla moneta. Esprime con efficacia sia l’idea della moneta-merce (posizione metallista) [...] pp. 67-69).
L’alterazione della moneta
Come facevano gli autori più avvertiti ormai da tre secoli (da Nicolad’Oresme in poi), anche Davanzati svolge la sua serrata critica alla pratica dell’alterazione della moneta (cioè alla coniazione fraudolenta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La nozione di esperimento mentale è relativamente recente, essendo stata coniata poco più [...] , il passaggio da un uso secondo immaginazione della matematica (delle proporzioni) dei calculatores inglesi del XIV secolo o di Nicolad’Oresme (1323 ca. - 1382) a una concezione del tutto diversa della matematica come linguaggio in cui è scritto il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Leonardo Bruni
Concetta Bianca
La traduzione latina degli Oeconomica attribuiti ad Aristotele, compiuta da Leonardo Bruni nel 1420-21, ha avuto una larghissima diffusione e fortuna, tanto da costituire [...] ; il terzo libro è invece datato tra il I sec. a.C. e il II d.C. (Aristotele, Il trattato sull’economia, a cura di R. Laurenti, 1967, pp. dal fatto che già intorno al 1371-74 Nicolad’Oresme aveva tradotto in francese tre testi aristotelici, e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Mercantilismo
Cosimo Perrotta
L’equivoco sul mercantilismo
Il mercantilismo è il pensiero economico dominante, con alcune eccezioni, dai primi decenni del 16° sec. ai primi decenni del 18°. Si tratta [...] ° sec. gli scrittori avevano condannato aspramente questa pratica (celebre è rimasta la critica del vescovo francese Nicolad’Oresme, 1320-1382). Essi dimostrarono che tale alterazione portava un grave danno all’economia, perché creava sfiducia nella ...
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occamismo
Le dottrine filosofico-teologiche di Guglielmo di Occam (➔) e dei suoi seguaci, come Gregorio da Rimini, Giovanni di Mirecourt, Nicolad’Oresme, Giovanni Buridano, Pietro d’Ailly, Marsilio [...] e allontanamento dall’esperienza: ➔ nominalismo); la critica del concetto di sostanza e di causa (soprattutto in Nicola di Autrecourt); il fermo volontarismo; l’approfondimento delle strutture logiche del discorso e del linguaggio (in ...
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METAFISICA
Guido Calogero
Il nome di questa scienza, che si presenta nella tradizione come quella che occupa il vertice della gerarchia dello scibile, in quanto suprema scienza filosofica, deve la sua [...] l'empirismo scettico di Nicola di Autrecourt e l'empirismo scientifico di Nicola di Oresme, il naturalismo del un mondo morale da quello della natura, non aveva più ragione d'essere la distinzione di una scienza dell'assoluto dalla critica circa la ...
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