Filosofo e teologo (n. Autrecourt 1300 circa - m. Metz dopo 1350), studiò e insegnò a Parigi. Occamista conseguente, critica a fondo l'aristotelismo, negandone i principî fondamentali: le idee di sostanza [...] gli accidenti per attingere una presunta sostanza, come dalla constatazione empirica della successione di due fenomeni non si può dedurre alcun nesso causale (donde l'avvicinamento di N. a D. Hume). Per queste dottrine fu condannato (1346) e i suoi ...
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Storico della filosofia italiano (Montecchio Maggiore 1914 - Milano 1992). Prof. univ. dal 1951, ha insegnato dal 1956 storia della filosofia a Milano. Socio corrispondente dei Lincei (1991). Tra i suoi [...] 1973); Lo scetticismo greco (1950; 2a ed. 1975); La storiografia filosofica antica (1950); Giovanni di Salisbury (1951); Amalrico di Bène (1951); NicoladiAutrecourt (1951); La dialettica in Marx (1965; 2a ed. 1972); Logica esperienza e prassi (1976 ...
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Monaco cisterciense (e quindi detto, dal colore dell'abito, monachus albus), vissuto nel sec. 14º. Nel 1344-45 (o forse 1345-46) commentava le Sentenze del Lombardo all'università di Parigi (ne restano [...] certi motivi nominalistici e volontaristici dell'occamismo, accentuando, come NicoladiAutrecourt, posizioni critico-scettiche sia nella dottrina gnoseologica (in cui distinse una conoscenza di prim'ordine, certa per la sua analiticità deduttiva, e ...
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