Uomo politico italiano (Piana dei Greci 1856 - Milano 1923). Medico condotto a Piana dei Greci, organizzatore socialista dei contadini siciliani, fu tipico rappresentante di un socialismo positivistico e messianico. Nel corso della repressione del moto dei "fasci siciliani", ch'egli aveva cercato d'indirizzare verso una prospettiva gradualistica e non rivoluzionaria, fu processato e condannato a dodici ...
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Fasci siciliani
Movimento insurrezionale sviluppatosi in Sicilia nel 1893 fra artigiani, zolfatari e contadini. Esso fu duramente represso da Crispi nel 1894: fu proclamato lo stato d’assedio nell’isola, [...] , vennero eseguiti 2000 arresti. Il movimento fu spontaneo, anche se i suoi dirigenti (Giuseppe De Felice Giuffrida, NicolaBarbato, Rosario Garibaldi Bosco) si ispiravano a ideali socialisti e repubblicani, e fu originato da una situazione di grave ...
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BARBATO, Nicolò (Nicola)
Massimo Ganci
Nacque a Piana dei Greci (od. Piana degli Albanesi) da Giuseppe e da Antonina Mandalà il 5 ott. 1856. Piccolo centro agricolo dell'entroterra palermitano, circondato [...] dal latifondo, Piana dei Greci era caratterizzata da una vita econorni*ca arcaica; patti agrari angarici e salari bassissimi rendevano assai precarie le condizioni dei contadini, cioè della intera popolazione ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] PSDI, PRI e PLI, e presiedute da sindaci democristiani Nicola Signorello (dal settembre 1987 al maggio 1988) e Pietro ’arte che vanno dal 13° al 20° secolo. L’appartamento Barbo conserva un’importante collezione di armi (già Odescalchi) e arazzi.
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] , anche lui venuto a Napoli da Firenze nel 1328): Barbato da Sulmona, Giovanni Barrile e Niccolò di Alife. Deve , 17, 32, 41 ss.
E. Rogadeo, Il Tesoro della Regia chiesa di San Nicola di Bari nel secolo XIV, Arte 5, 1902, pp. 320-333; 408-422.
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COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] Orsini: Giordano (del ramo di Montegiordano) e Nicola (padrone di Castel Sant'Angelo), quindi, quando universalismo medievale, in Convivium, II (1948), pp. 96-107; R. Weiss, Barbato da Sulmona,il Petrarca e la rivoluzione di C. di Rienzo, in Studi ...
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Nacque nel 1320, secondo figlio di Filippo (I) principe di Taranto e di Caterina di Valois. Secondo il testamento paterno del 25 dic. 1331 i Principati di Taranto e Acaia dovevano andare al fratello maggiore, [...] .II, n. 173; Napoli, Società napoletana di storia patria, Mss., XXX.C 2 bis: M. Bonito, copia di Nicolò d'Alife, Arcani storici; Storie pistoresi, a cura di S. Adrasto Barbi, in Rer. Ital. Script., 2ª ed., XI, 5, pp. 116 s., 217 s., 232; Dominicus de ...
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LEONE, Giovanni
Matteo Truffelli
Nacque a Napoli il 3 nov. 1908 da Mauro, avvocato, e da Maria Gioffredi. Trascorse l'infanzia e il periodo scolastico a Pomigliano d'Arco, dove conseguì la maturità [...] Quirinale, Milano 1971; V. Gorresio, Il sesto presidente, Milano 1972; A. Barbato - G. Di Capua - A. Gismondi, L'elezione di L., a 241-261; P. Guzzanti, I presidenti della Repubblica. Da De Nicola a Cossiga, Roma-Bari 1992; A. Olivieri, Sette anni di ...
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PIETRO PICCOLO DA MONTEFORTE
AAndrea Labardi
Nacque con ogni probabilità tra il 1306 e il 1308, ossia prima che a Carlo II d'Angiò, il sovrano che proprio nel 1306 promulgò solennemente le Consuetudini [...] poi in Id., 1893, pp. 154-157; la lettera di Barbato a P., prima inedita, fu segnalata all'attenzione del pubblico da famiglia, sappiamo che P. ebbe un figlio di nome Andrillo o Nicola Andrillo, anch'egli giureconsulto (Capasso, 1869, p. 88).
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BUONDELMONTI, Francesco
Daniela Nenci
Quarto figlio di Manente di Gherardo e di Lapa di Acciaiuolo Acciaiuoli, nacque probabilmente a Firenze nella prima metà del sec. XIV. Trasferitasi la sua famiglia [...] , al seguito dell'Acciaiuoli. Questi si era recato nella cittadina abruzzese, ospite di Barbato da Sulmona, per incontrarsi con i fratelli Napoleone e Nicola Orsini: i tre che, grandi ammiratori del Petrarca, intendevano promuovere una iniziativa per ...
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implotonato
p. pass. e agg. Inquadrato in un plotone; in senso estensivo, disposto in un gruppo secondo un ordine rigido; figuratamente, irreggimentato, intruppato. ◆ Rigorosamente sì a divisa, alzabandiera implotonati sull'attenti, caserme...