UGO il Grande, abate di Cluny, santo
Mario NICCOLI
Nato a Semur (Autun) nel 1024, morto a Cluny il 28 aprile 1109. Figlio primogenito del conte Dalmazio di Semur, fu, per le sue spiccate tendenze alla [...] , che muore nelle sue braccia a Firenze (1058); partecipa con Nicola II al sinodo di Roma (1059) che promulga il famoso decreto la chiesa di Cluny. Fu canonizzato il 6 gennaio 1120. La sua festa cade il 29 aprile.
Bibl.: A. L'Huillier, Vie de S. ...
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GAETANO Thiene, santo
Pio Paschini
Nacque a Vicenza nell'ottobre 1480, e, laureatosi in giurisprudenza a Padova, nel 1508 si recò a Roma ottenendovi benefici ecclesiastici. Nel 1516 divenne sacerdote, [...] presero stabile sede presso la chiesa di S. Nicola di Tolentino. G. particolarmente portò lo spirito della , vi morì il 7 agosto 1547. Nel 1671 Clemente X lo proclamò santo. La sua festa cade il 7 di agosto.
Bibl.: Acta SS., agosto II, p. 240; G. ...
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QUIRINO
Nicola Turchi
. Divinità romana il cui nome (aggettivale, d'incerta etimologia, essendo assai dubbia quella da Curis città sabina o da curis "lancia") deriva da Quirium, località dov'era insediata [...] lotte sociali tra patrizî e plebei.
Quirino aveva un suo proprio flamine, come si è detto, il quale interveniva ufficialmente a due feste di significato agricolo, le consuali e le robigali, e a quella di Acca Larenzia; aveva anche una sua propria ...
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REA (‛Ρέα, da ῥέω "scorro", con allusione alla pioggia fecondatrice)
Nicola Turchi
È la forma minoica, diffusa nel bacino dell'Egeo e localizzata particolarmente a Creta, della "grande madre" che si [...] capisce che in Creta essa aveva un rilievo speciale, ed i ruderi di un suo tempio sono stati trovati presso Cnosso. La festa attica delle Kronie (12 di Ecatombeone, luglio-agosto) era dedicata anche a Rea. Uno speciale sacrificio a R. era celebrato a ...
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OFFERTORIO
Giulio Cesare PARIBENI
Nicola TURCHI
. L'offertorio, detto anche offerenda, antiphona ad offerendum, è l'antifona, salmo o responsorio che si canta o si recita nella messa durante l'offerta [...] papale per la canonizzazione dei santi. L'antifona offertoriale, senza più preghiera o litania, s'ispira per il contenuto alla festa del giorno. L'offertorio della messa di Requiem e quello della domenica XXIIª dopo la Pentecoste conservano unici una ...
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INNOCENTI, Giorno degli
Bianca Paulucci
È la festa liturgica in cui la Chiesa romana celebra il martirio dei bambini che, secondo Matteo, II, 16-18, furono fatti uccidere da Erode (v.) a Betlemme, e [...] il lunedì dopo la II domenica di Pentecoste. Certo la festa del Natale di Gesù dovette occasionare molto presto quella degl'Innocenti un bambino eletto a tale carica il giorno di S. Nicola (6 dicembre); egli portava la mitra e altre insegne vescovili ...
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PARILIE (o Palilie; Parilia o Palilia)
Nicola Turchi
Nonostante l'ovvia derivazione da parĕre "partorire" già nota agli antichi, il nome di questa festa romana deriva da Pales dea della pastorizia, detta [...] sera poi si accendevano grandi fuochi che i pastori si divertivano a saltare (in origine rito purificatorio).
In città la festa coincideva con il Natale di Roma, certo a ricordo dell'antica organizzazione dei pastori sul Palatino. Ma anche qui ebbe ...
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TEOFANIA (gr. ϑεοζάνεια "manifestazione della divinità")
Nicola Turchi
Tutte le religioni conoscono manifestazioni della divinità o in forma sensibile, qual è narrata dai varî miti religiosi, o sotto [...] divinità o dentro il santuario o portato processionalmente in mezzo al popolo. In Erodoto (I, 51) è chiamata teofania (ϑεοϕάξια) una festa primaverile (7 Bysios) di Apollo a Delfi, nella quale era commemorata la nascita del dio, mentre con il nome di ...
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MA (gr. Μᾶ, con significato di madre)
Nicola Turchi
Una delle forme locali della Grande Madre anatolica (v. cibele) adorata specialmente nelle due Comane: di Cappadocia e del Ponto. Per questo ha subito [...] le grandi pompe della dea, da una "guardia del corpo" di lancieri (hastiferi). Durante il parossismo mistico della festa i suoi sacerdoti, nerovestiti, si tagliuzzavano le membra con una bipenne, ne spruzzavano il sangue sui circostanti ed anche ...
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TÛATHA DÊ DANANN
Nicola Turchi
. Sono nella mitologia irlandese i discendenti divini di Dana, appartenenti alla terza generazione divina (dopo quelle di Partholone e di Nemed, v. irlanda, XIX, p. 553) [...] nome si ritrova presso tutti i Celti (Lug-dunum, Lione "fortezza di Lug"; Lud-gate "porta di Lud"; Lug-nasad, festa di Lug, che cadeva nell'agosto in Irlanda); Ogma (l'Ogmios di Luciano) dio dell'eloquenza, inventore della scrittura indigena detta ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
complottismo s. m. L’atteggiamento di chi ritiene che dietro ad alcuni fatti si nascondano complotti o cospirazioni. ◆ Il tragico epilogo della liberazione di Giuliana Sgrena, con la morte del funzionano dei Servizi Nicola Calipari che s'è immolato...