Opera letteraria nella quale è applicato l’artificio consistente nell’omissione di tutte le parole in cui compare una determinata lettera o un determinato gruppo di lettere (dal gr. λιπογράμματος, comp. [...] ai singoli canti del suo poema biblico Aurora. Per i secoli successivi si possono citare il volume di racconti, la potenza d’amore del domenicano Vincenzo (al secolo Giovanni Nicola) Ciminello Cardone (1614). Per la letteratura contemporanea, degno ...
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Giornalista e scrittore italiano (Modugno 1905 - Roma 1968), fratello di Nicola; fu critico cinematografico de Il Messaggero (1933-43) e dei primi settimanali in rotocalco (Omnibus, Tutto, Oggi: 1937-41), [...] articoli di varietà letteraria e di costume, del Corriere della sera. Curò varie sceneggiature cinematografiche, pubblicò i romanzi Gli inganni (1962) e I cattivi pensieri (1967), e una serie di racconti, La Giudìa (1963), nei quali il caustico umore ...
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Scrittore polacco (Bielsko 1888 - Sosnowiec 1941). Insieme con altri poeti promosse una sorta di espressionismo regionalista, particolarmente attento alla natura e alla cultura popolare dei Beschidi, di [...] e ballate (Dziewanny "Verbaschi", 1921; Powsinogi beskidzkie "I vagabondi dei Beschidi", 1923; Noc świętego Jana Ewangelisty ", 1924), romanzi (Żywot Mikołaja Srebrempisanego "La vita di Nicola Srebrempisany", 1927-29; Martwe morze "Mar morto", 1934; ...
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LISI, Nicola
Giorgio PETROCCHI
Scrittore, nato a Scarperia (Firenze) l'11 aprile 1893. Vive a Firenze, dove è impiegato di prefettura. Nel 1923 fondò, con P. Bargellini e C. Betocchi, il Calendario [...] (ivi 1946), dove di rado si ritrova quella fantasiosa purezza di stile che nel Diario ha saputo poeticamente compensare i difetti di un allegorismo non sempre unito e coerente. Ha curato inoltre un'edizione di Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno ...
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TYNJANOV, Jurij Nikolaevič
Anjuta MAVER
Scrittore e critico letterario russo, nato a Režic, nel governatorato di Vitebsk, il 18 ottobre 1894 e morto a Mosca il 20 dicembre 1943. Figlio di un medico, [...] V.", 1933, e Voskovaja persona, "La figura di cera") sono di argomento storico - riguardano rispettivamente l'epoca di Paolo I, di Nicola II, e di Pietro il Grande - ma in essi l'interesse dell'autore è evidentemente soprattutto stilistico e formale ...
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VILLANI, Nicola
Luigi Fassò
Poeta e critico, nato a Pistoia nel 1890, di nobile famiglia. Studiò a Firenze, a Siena e a Pisa, poi entrò nella corte del cardinale Tiberio Muti in Roma, dove rimase qualche [...] scritto il V. per freschezza d'impressioni e assennatezza di giudizî. È prova del suo buon gusto non solo l'aver saputo additare i più gravi difetti della poesia dell'età sua, ma anche l'aver compreso la grandezza di Dante e dell'Ariosto, in un'epoca ...
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MOSCARDELLI, Nicola
Scrittore, nato a Ofena (L'Aquila) il 9 ottobre 1894, morto a Roma il 21 dicembre 1943. Esordì, giovanissimo, su La Voce e Lacerba. Combattente della prima Guerra mondiale, e decorato [...] 1939); prose poetiche (L'aria di Roma, Torino 1931; Controluce, Milano 1941); racconti e romanzi (Vita vivente, Milano 1923; I nostri giorni, Foligno 1923; Il sole dell'abisso, Lanciano 1931; La vita ha sempre ragione, Firenze 1934); saggi critici e ...
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LJAŠKO, Nikolaj Nikolaevič
Anjuta MAVER
Scrittore russo, nato a Lebedin nel governatorato di Char′kov il 19 novembre 1884, morto a Mosca il 26 agosto 1953; tipico rappresentante dei cosiddetti scrittori [...] Iniziò a scrivere nel 1902, e nel 1904 a pubblicare i suoi racconti in giornali e riviste. La maggior parte delle . Interessante è anche il racconto autobiografico Nikola iz Lebedina ("Nicola di Lebedin", 1951). Ediz.: Sobranie sočinenij, 6 voll., ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] se non la si scopre da tutte le parti. Il naturalista non raccoglie soltanto i modelli della natura più normale e più perfetta, ma fa una sezione di tutte romanzieri come il Lauria e il Mezzanotte, e Nicola Misasi, verismo e gusto del mondo popolare, ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] Arezzo, fra' Remigio Girolami, Alano di Lilla, Nicola Trivet, Ugo di San Caro, Giovanni di Salisbury 359-64. Cfr. la nota 2 a p. XXVI.
[69] Cfr. E. BETTONI, anima, in ED, I, pp. 278-85, part. p. 282.
[70] Cfr. O. CAPITANI, Girolami, Remigio dei, in ED ...
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nicolaita
s. m. [dal gr. Νικολαΐτης] (pl. -i). – Appartenente a una setta di eretici di Efeso e di Pergamo del 1° sec. d. C., censurati nell’Apocalisse (2, 6 e 2, 14-15), così denominati forse perché seguaci di un non ben precisato Nicola...
narco-golpe (narcogolpe) s. m. Nell’America latina, golpe caratterizzato dalla forte influenza dei narcotrafficanti sulla situazione politica. ◆ Morales cita spesso come esempio un golpe che avrebbe visto il coinvolgimento dei servizi segreti...