Figlio (Carskoe Selo 1796 - Pietroburgo 1855) di Paolo I. Il regno di N. non segnò alcuna riforma sostanziale della costituzione e della vita interna di Russia: il suo sforzo maggiore si volse alla difesa [...] che avrebbe voluto abolire gradualmente, ma senza danneggiare i proprietari terrieri; le riforme introdotte tra il 1837 e tutela della fede ortodossa, dapprima con la vittoriosa guerra contro i Turchi del 1828-29, a favore degli insorti greci, quindi ...
Leggi Tutto
Principe (Njegoši 1841 - Antibes 1921) del Montenegro (dal 1860, come successore di suo zio Danilo), sposo di Milena figlia del voivoda Vukotić, si proclamò re nel 1910. La sua politica, intesa a raccogliere [...] attorno a sé le aspirazioni nazionali di tutti i Serbi, assicurò l'indipendenza e notevoli accrescimenti territoriali al suo paese, sia con la diplomazia sia ricorrendo alle armi (partecipazione alla guerra russo-turca del 1876-78; alla guerra ...
Leggi Tutto
Figlio (Mosca 1818 - Pietroburgo 1881) dello zar NicolaI, succedette al padre il 2 marzo 1855. Conclusa subito la guerra di Crimea (trattato di Parigi, 1856), intraprese l'esecuzione di un vasto piano [...] di riforme, che attuò emancipando i servi della gleba (1861), creando le assemblee provinciali elettive (Zemstvo), riformando il codice penale; ma l'insurrezione polacca del 1863 arrestò tale movimento e spinse A. a una politica reazionaria che ...
Leggi Tutto
Poeta russo (Mosca 1799 - Pietroburgo 1837). Discendente da una famiglia di antica nobiltà e, per parte di madre, dal principe abissino A. Gannibal (cui dedicò il romanzo Arap Petra velikogo "Il negro [...] del 1825, che gli costarono la perdita di molti amici deportati o giustiziati, fu richiamato dall'esilio dal nuovo zar NicolaI, che lo sottopose a un attento controllo. Nel 1830 P. trascorse alcuni mesi nella tenuta paterna di Boldino, dove portò ...
Leggi Tutto
Figlio (Belgrado 1844 - ivi 1921) di Alessandro, principe di Serbia dal 1858, quando il padre fu detronizzato, visse in esilio, prima a Ginevra, quindi in Francia; ufficiale nell'esercito francese, si [...] la Prussia (1870-71). Nel 1875 accorse in Bosnia per partecipare all'insurrezione ivi scoppiata contro i Turchi e nel 1883 sposò Zorka, figlia di NicolaI del Montenegro. Estintasi la dinastia degli Obrenović con l'assassinio di re Alessandro e della ...
Leggi Tutto
Generale e scrittore militare svizzero d'origine italiana (Payerne, cantone di Vaud, 1779 - Passy, Parigi, 1869). Servì sotto Napoleone I, quale aiutante di campo e poi come capo di S. M. del gen. Ney; [...] 1830) l'Accademia imperiale di Pietroburgo. Tornato in Francia (1840), fu collaboratore militare di Thiers; nel 1854 fu chiamato da NicolaI per consiglio nella guerra di Crimea; nel 1859 suggerì a Napoleone III la manovra di Magenta. La fama di J. è ...
Leggi Tutto
Uomo politico (Čerkutino, Vladimir, 1772 - Pietroburgo 1839); segretario amministrativo di Alessandro I, in pochi anni salì al vertice dell'amministrazione statale russa, che fu da lui riorganizzata (1809-11). [...] sulla via del costituzionalismo, ma la rottura di Alessandro I con Napoleone segnò anche la caduta di S., manifestamente 1819-21), fu in seguito membro del Consiglio di stato e poi (1825) della cancelleria di NicolaI. Fu creato conte nel 1839. ...
Leggi Tutto
Antipapa, col nome di A. III (Roma 815 circa - ivi 878 circa). Fu riconosciuto papa (855) dai legati dell'imperatore Ludovico II in contrapposizione a Benedetto III, che però nel giro di pochi giorni venne [...] veniva reintegrato nella sua dignità. Perdonato, fu segretario di Niccolò I ed estensore mirabile delle sue lettere, e di Adriano II Scrisse probabilmente, almeno in parte, la vita di NicolaI nel Liber Pontificalis (a lungo attribuito interamente a ...
Leggi Tutto
Uomo di stato polacco (Varsavia 1770 - Montfermeil, Francia, 1861); figlio di Adam e Izabela Fleming; dopo le spartizioni della Polonia si propose di sollevarne le condizioni attraverso un miglioramento [...] del 1830, nella quale cercò di far prevalere le idee moderate di una intesa con la Russia, ma di fronte alla reazione di NicolaI dovette rifugiarsi a Londra e quindi a Parigi. Dalla sua dimora, l'Hôtel Lambert, fu per un trentennio al centro di una ...
Leggi Tutto
Architetto (Napoli 1775 - Pietroburgo 1849). Giunto a Pietroburgo giovanissimo con la madre, danzatrice di successo, si formò presso V. Brenna col quale si recò anche in Italia (1804-06). Dopo aver lavorato [...] prevalentemente a Mosca, fu attivo a Pietroburgo dove per Alessandro I e NicolaI realizzò opere imponenti con soluzioni urbanistiche che hanno segnato il volto della città, espressione ultima del classicismo: palazzo Michajlovskij (1819-23; ora sede ...
Leggi Tutto
nicolaita
s. m. [dal gr. Νικολαΐτης] (pl. -i). – Appartenente a una setta di eretici di Efeso e di Pergamo del 1° sec. d. C., censurati nell’Apocalisse (2, 6 e 2, 14-15), così denominati forse perché seguaci di un non ben precisato Nicola...
narco-golpe (narcogolpe) s. m. Nell’America latina, golpe caratterizzato dalla forte influenza dei narcotrafficanti sulla situazione politica. ◆ Morales cita spesso come esempio un golpe che avrebbe visto il coinvolgimento dei servizi segreti...