FALERA
M. T. Amorelli
In latino questo nome è usato solamente al plurale (phalerae). Le f. sono dischi metallici spesso lavorati a rilievo, con funzione ornamentale. Gli antichi le usavano molto, sia [...] f. argentate da Xanten sono nel British Museum, del diametro di cm 10,5, decorate con busti e a niello; una reca l'iscrizione Plinio praefec. Le possiamo vedere riprodotte principalmente sui monumenti funerari dell'esercito romano. Spesso queste ...
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BALDOVINETTI, Alessio (Alesso)
Ruth Wedgwood Kennedy
Nacque a Firenze, probabilmente il 14 ott. 1425, da Baldovinetto d'Alesso di Francesco dei Baldovinetti, di antica e importante famiglia; probabilmente [...] ; in esso la prima annotazione di cui è restata notizia si riferiva a un contratto riguardante una impronta in zolfo di un niello di Maso Finiguerra. Ciò è importante non solo perche è il primo riferimento conosciuto a una impronta di zolfo, ma anche ...
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Le province europee dell'Impero romano. La Britannia: Il Tesoro di Hoxne
Catherine Johns
Il tesoro di hoxne
Il tesoro, di età tardoromana e che è ora parte delle collezioni del British Museum a Londra, [...] tigre e quattro piperatoria (contenitori per il pepe o altre spezie) anche a forma di statuette. La tigre, le cui striature sono di niello, è un manico di un’anfora (perduta) d’argento. Il più grande contenitore di pepe ha la forma del busto di un ...
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È il noto metallo prezioso, o nobile, usato nella monetazione, nella fabbricazione di oggetti d'uso, ma soprattutto ornamentali o artistici. Il nome, in quasi tutte le lingue, sembra che si riferisca al [...] 500 in poi; quelli del Peregrini da Cesena non è ben certo siano veri e proprî modelli o non piuttosto prove di nielli; vi sono invece certamente disegni per oreficerie di Perin del Vaga, di Polidoro da Caravaggio, di Agostino Veneziano e d'altri. Di ...
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Vedi AUGUSTA RAURICA dell'anno: 1958 - 1973
AUGUSTA RAURICA (v. vol. i, p. 915 ss.)
Red.
Gli scavi che sono continuati nella ciuà, hanno portato in luce interi quartieri ad urbanistica regolare, un acquedotto, [...] qui documentati per la prima volta.
L'altro piatto importante misura cm 58 di diametro ed ha decorazioni dorate e a niello. Il medaglione centrale entro un bordo a spirali raffigura un palazzo cinto di mura, con protiro, un portico interno, e vari ...
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TEODOLINDA
S. Lusuardi Siena
Principessa bavara figlia del duca Garibaldo e nipote del re longobardo Wacone per parte di madre (Walderata), discendente dalla stirpe regia dei Letingi, vissuta tra il [...] è un'aggiunta posteriore, la lastra con rilievi vegetali e soprattutto la placca con l'immagine della Crocifissione e l'iscrizione a niello in greco possono risalire ai secc. 6°-7° e provenire da opifici orientali.Quanto al palatium di Monza, che l ...
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AUTORITRATTO
P.C. Claussen
Nel Medioevo l'a. non costituisce un genere autonomo, anche se secondo una tradizione, non si sa quanto veritiera, Giotto avrebbe dipinto il proprio ritratto con l'aiuto di [...] un manoscritto, la cui preziosa coperta era frutto della sua attività di orafo; egli si rappresentò su una lamina lavorata a niello, nell'atto della donazione (Namur, Maison des Soeurs de Notre-Dame, tesoro).Non sempre è chiaro se la raffigurazione ...
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ANTELAMI, Benedetto
Roberto Salvini
Il nome dell'A. appare per la prima volta, con la data 1178, sul rilievo della Deposizione di croce nel duomo di Parma ("anno milleno centeno septuagesimo octavo [...] , indicano nell'autore della Deposizione del duomo di Parma la diretta esperienza del romanico provenzale: dalla decorazione a niello del fondo a particolari ornamentali delle vesti, dalla tipologia dei volti al ritmo e alla fattura delle pieghe nei ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Porte e portali d'ingresso agli spazi ecclesiali
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dalla metà dell’XI secolo [...] dalle poco più tarde ante in bronzo del santuario di San Michele sul Gargano, sempre realizzate in agemina e niello. Vi si celebra il potere taumaturgico dell’arcangelo titolare del santuario con una straordinaria e dettagliata sequenza di miracolose ...
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POLLAIOLO, Antonio e Piero di Iacopo Benci, detti del
Pietro Toesca
Pittori, scultori e orafi di Firenze. Antonio nacque, secondo documenti fiorentini, nel 1429, o nel 1432, o nel 1433; nel 1426, secondo [...] Vacchereccia a Firenze, in Calimala, e vi durava ancora nel 1480: dell'oreficeria praticò ogni tecnica, anche lo smalto e il niello, che doveva portarlo a incidere su rame. È appunto di orafo il primo suo lavoro di cui resti notizia, l'imbasamento ...
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niello
nïèllo s. m. [lat. nigĕllus, agg., dim. di niger «nero»]. – Lavoro di oreficeria consistente nel riempire i solchi di una incisione a bulino su lamina d’argento o d’oro con un composto nero (detto anch’esso niello) di rame rosso, argento...
niellare
v. tr. [der. di niello] (io nïèllo, ecc.). – Lavorare, decorare con la tecnica del niello, eseguire oggetti artistici lavorando il metallo con tale tecnica: Alberto Duro ... non si satisfece del suo intaglio per n., ma si risolse...