(lat. Victoria) Divinità romana, personificazione della vittoria, analoga alla greca Nike. Le fu eretto un tempio sul Palatino, votato nel 294 a.C. dal console Lucio Postumio; verso la fine della Repubblica [...] invalse l’uso di assumere la dea a simbolo delle vittorie di capi politici, finché ai tempi di Augusto prese forza il concetto di V. Augusta come base del potere militare dell’imperatore. Augusto nel 29 ...
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Vedi SAMOTRACIA dell'anno: 1965 - 1997
SAMOTRACIA (Σαμοϑράκη; Samothrace, o Samothracia)
K. Lehmann
Quest'isola montagnosa nel Mar Tracio era famosa nell'antichità per il suo santuario dei Grandi Dei, [...] S., p. 71. - Teatro: F. Chapouthier-A. Salac-F. Salvait, in Bull. Corr. Hell., LXXX, 1956, I, p. 118 ss.; S., p. 71. - Fontana della Nike: Conze, II, p. 52 ss.; H. Thiersch, op. cit.; L 5, p. 20; L. 7, p. 32 s.; S., p. 71 s. - Kabirion: E. O. Berzin ...
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La croce in Oriente
Mauro della Valle
In questo contributo si tratterà della croce da Paolo ai Padri della Chiesa, fino alla fine dell’Iconoclastia: le origini e la diffusione del culto della vera croce [...] equivalenti, che in età costantiniana decoravano l’ingresso e una delle sale del palazzo, nonché della croce gemmata tenuta in mano dalla Nike nella monetazione di Teodosio II, si è già detto. È d’altronde proprio all’inizio del V secolo che la croce ...
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(lat. Diana) Divinità italica e romana, di origine discussa; il nome presenta la stessa radice di dīus «giorno»; quindi è la «splendente», la «luminosa». Dalle donne romane era venerata soprattutto come [...] si adattarono a Diana i vari tipi greci di Artemide; in Etruria, Diana fu rappresentata secondo il tipo dell’Artemide-Nike corrente; in terrecotte campane essa compare come Artemide Persica, e l’immagine cultuale di lei nel tempio dell’Aventino ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] propagandano nel mondo l'ideologia imperiale dominante. Se la c. fa la sua prima comparsa, astile e tenuta in mano dalla Níke, nella monetazione di Teodosio II, è solo con Tiberio II Costantino (578-582) che essa compare come unico soggetto, patente ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] poco posteriore, come pure nella pittura murale, sebbene in qualche affresco sino a noi pervenuto gli attributi siano diversi, e alla Nike sia sostituito talora il fulmine.
D'altra parte, sebbene lo Zeus di Fidia sia rimasto per molto tempo il tipo ...
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SOTERIE (Σωτήρια)
Margherita GUARDUCCI
Così si chiamavano certe feste celebrate dagli antichi Greci, il cui uso sopravvisse anche nell'età romana. Come indica il nome stesso, le soterie erano dedicate [...] . Esse dovevano avere luogo ogni anno, nel giorno della liberazione di Priene, ed erano dedicate a Zeus Soter e ad Atena Nike. Di poco posteriore è l'istituzinne delle soterie delfiche, che sono le soterie più famose e a noi meglio conosciute di ...
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(gr. ᾿Αϑήνη o ᾿Αϑηνᾶ) Dea greca, dai Romani identificata poi con Minerva. Già venerata dai Micenei del 13° sec. a.C. con l’epiteto di potinija (πότνια «signora»), ma certo ancora più antica, conserva in [...] , di Egina), o mentre siede (statua di Endòios). I simulacri di culto del periodo classico raffigurano la dea in piedi, panneggiata, armata e talvolta con patera, spesso con la Nike sulla mano: l’esempio più famoso è l’A. Parthenos di Fidia. ...
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Vedi EROS dell'anno: 1960 - 1960
EROS (῎Ερως, Amor, Cupido)
E. Speier
Per quanto E. sia nominato e raffigurato un numero infinito di volte, è forse, fra tutti gli dèi greci, la figura meno chiaramente [...] Röm. Mitt., xlvii, 1932, p. 34. Medaglione da Galaxidi: E. Langlotz, Phidiasprobleme, Francoforte s. M. 1947, p. 48. Fregio E del tempio di Atena Nike: C. Blümel, in Jahrbuch, lxv, 1950, p. 160. Vaso al Louvre: C. V. A., iii, t. 46, 4 e 7. Vasi con E ...
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apteros
àpteros agg. m. e f. [traslitt. del gr. ἄπτερος «senz’ali»]. – Forma usata talora dagli archeologi invece di aptero o attero, spec. nelle espressioni Nìke àpteros, la statua di Atena Nike sull’Acropoli di Atene, e tempio àpteros.
congedo mestruale s. m. Periodo di astensione dal lavoro (di solito retribuito) della lavoratrice dipendente che soffre di dismenorrea. ♦ La Baxer è così convinta della genuinità della propria idea da aver organizzato per il 15 marzo un seminario...