(nederl. Nijmegen o Nijmwegen) Città dei Paesi Bassi, nella Gheldria. Corrisponde all’antico Noviomagus Batavorum, centro fortificato dei Batavi sulla destra del Reno. Distrutto nel 70 d.C. durante la rivolta di Giulio Civile, fu sostituito da un castrum romano (Ulpia Noviomagus). Distrutta (7° sec.) e ricostruita dai Franchi, fu residenza temporanea di Carlomagno e più tardi (dal 1247) possesso dei ...
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Figlio (Nimega 1165 - Messina 1197) di Federico I Barbarossa e di Beatrice di Borgogna. Fu re di Germania e imperatore del Sacro romano impero (1191). Grazie al matrimonio (1186) con Costanza d'Altavilla, [...] dominò Sicilia e di Puglia e tentò di estendere la sua potenza anche in Oriente; ma le continue rivolte sia in Germania sia in Sicilia e il mancato appoggio della Chiesa non gli consentirono di realizzare ...
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Ventinovesimo generale della Compagnia di Gesù (Druten, Nimega, 1928 - Beirut 2016). Entrato nell'ordine nel 1948 e ordinato sacerdote nel 1961, ha svolto attività di insegnamento a Beirut e a Roma. Provinciale [...] della viceprovincia del Vicino Oriente (1974-81), visitatore degli istituti orientali romani, membro della Commissione ufficiale mista per il dialogo tra cattolici e ortodossi, rettore del Pontificio istituto ...
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Generale imperiale (m. 1686). Partecipò all'assedio di Philippsburg (1676); dopo la pace di Nimega (1678), passò in Austria e fu inviato a reprimere una sollevazione in Boemia (1681). Nella guerra contro [...] i Turchi si distinse alla difesa di Vienna (1683) e alla presa di Esztergom e di Munkács; cadde all'assalto di Budapest ...
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Diplomatico francese (n. 1640 - m. Parigi 1709), nipote di Claude. Fu uno dei negoziatori della pace di Nimega (1678). Accorto e prudente, cercò invano di opporsi alla revoca dell'editto di Nantes (1685). ...
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Generale francese (n. 1653 - m. Parigi 1733). Partecipò alle guerre di Germania e di Fiandra distinguendosi particolarmente nell'assedio di Nimega (1702) e nella difesa di Bonn contro il Marlborough (1703); [...] prigioniero in Inghilterra dal 1705, liberato nel 1712, partecipò alla presa di Douai. Maresciallo di Francia dal 1724 ...
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ENRICO VI, RE DI SICILIA E IMPERATORE
PPeter Csendes
Secondogenito dell'imperatore Federico Barbarossa e di Beatrice di Borgogna, nacque nel 1165, forse il 20 ottobre, a Nimega. Poiché il fratello maggiore [...] Federico morì ancora bambino, l'imperatore lo fece proclamare re dei Romani a Bamberga, nel giugno 1169, e il 15 agosto E. fu incoronato ad Aquisgrana.
Le notizie sulla sua educazione sono limitate; il ...
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Uomo politico e scrittore inglese (Londra 1628 - Moor Park, Farnham, 1699). Ambascaitore all'Aja, fu il negoziatore della triplice alleanza tra Inghilterra, Olanda e Svezia (1668) e partecipe della stipulazione [...] di nuovo all'Aia. Qui negoziò il matrimonio tra Maria e Guglielmo d'Orange. Dopo la stipulazione del trattato di Nimega, richiamato (1679), ebbe per qualche tempo influenza sulle decisioni di Carlo II, insieme a Sunderland e a Essex. Per ispirazione ...
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Figlio (castello di Mörby, Stoccolma, 1623 - Stoccolma 1702) di Gabriel O. di Korsholm e Wasa, che era cugino di Axel, fu incaricato di diverse missioni diplomatiche. Plenipotenziario svedese per la conclusione [...] dei trattati di Oliva (1661) e Nimega (1676), fu ministro degli Esteri nel 1680 e come tale fu fautore di una politica di pace. Dopo l'avvento al trono di Carlo XII, di cui non condivideva la politica, la sua influenza venne meno. ...
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Uomo politico inglese (n. 1642 - m. Londra 1711). Secondogenito del 1º conte di Clarendon, deputato (1160-79), aveva già una posizione indipendente quando il padre fu esiliato (1667). Ambasciatore straordinario [...] in Polonia (1676), inviato ai negoziati per il trattato di Nimega (1678-79), eletto al parlamento (1679), fece parte del governo tory come lord-tesoriere; nel 1682 fu nominato conte di Rochester. Negoziò il trattato segreto con Luigi XIV, ma la sua ...
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