dire (Dicere)
Riccardo Ambrosini
1. Il verbo - a prescindere da ‛ essere ', di cui il solo è ne supera tutte le attestazioni - è, insieme con ‛ vedere ', il più frequente della Commedia: vi appare circa [...] ".
Quest'uso tecnico e traslato di d. (per le cui remote origini latine cfr. Orazio Epist. II I 67 " Si quaedam nimis antique, si pleraque dure / dicere credit eos, ignave multa fatetur "), che si riferisce non necessariamente a un ‛ parlare ad alta ...
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Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] (ivi, p. 544, 14). Il tutto è giocato alla luce di una frase proverbiale fondamentale, di origine classica: ne quid nimis, 'mai troppo', principio che si applica perfettamente, secondo A., a tutti gli ambiti nei quali è valido il discorso estetico ...
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MANFREDI da Vercelli
Edoardo Fumagalli
Originario di Vercelli, nacque nei primi decenni della seconda metà del XIV secolo; Creytens riteneva infatti M. già "très avancé en âge" (p. 173) negli anni 1420-25. [...] , aggiungeva che molte fra le donne più giovani erano tormentate da apparizioni demoniache e che lo stesso M. si mostrava "nimis credulus" alle loro visioni, tra le quali si ricorda la convinzione che egli sarebbe diventato papa (ed. Morçay, pp. 38 ...
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. È vocabolo derivato da quello più antico Catechesi, come anche il suo concetto è uno sviluppo dell'antica catechesi. Ambedue i nomi derivano dal verbo κατηχέω, che letteralmente significa "fare eco", [...] , della Liguria, Lombardia, Emilia e Toscana, con alcuni ritocchi. Il 15 aprile 1905 Pio X pubblicava l'enciclica Acerbo nimis per l'insegnamento catechistico, e nel 1913 il nuovo catechismo per le diocesi della provincia di Roma, con l'augurio che ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] sotto la numeri disciplina. Tutto è ancor più ridotto all'essenziale: la raccomandazione è sempre ne quid nimis, nulla di troppo. In definitiva, sarebbero sufficienti manuali specifici finalizzati all'esegesi biblica (sull'esempio di quello ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] approdate felicemente a Ceylon, avevano riportato una vittoria navale a Calicut e scoperto il Madagascar. Benché già ritenuta "nimis longa" dal maestro di cerimonie, l'orazione, su richiesta del pontefice, venne ulteriormente ampliata in un libellus ...
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Catone l'Uticense
Mario Fubini
Marco Porcio C. (95 - 46 a.C.) è ricordato in If XIV 13-15, e in più luoghi del Convivio e della Monarchia (di cui si dirà più avanti); personaggio dei canti i e II del [...] parum colligas ad considerandum quid poeta noster intendat sub ista mirabili nova fictione, quae videtur sapere haeresim: nimis enim videtur absurdum quod ponat Catonem custodem purgatorii, quem debuisset ponere in inferno, tum quia fuit paganus ...
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BUSSI, Giovanni Andrea
Massimo Miglio
Nacque a Vigevano il 14 luglio 1417 da famiglia di una certa importanza locale: il padre Antonio ricoprì diversi incarichi comunali. Si conoscono i nomi di tre [...] brani da altre lingue (ebraico, punico, arabo, greco), nella correzione dei codici e nel ringiovanimento della lingua ("si nimis obsoleta, ad usum nostrum sermonemque redigerem": Querini, pp. 133 s.); e nella prefazione al secondo tomo aggiungeva di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Ferdinando Galiani
Pier Luigi Porta
Ferdinando Galiani è universalmente considerato tra i massimi economisti di ogni tempo. Appartiene infatti al gruppo ristretto di economisti italiani annoverati tra [...] con una forse più accentuata vena di scetticismo che può richiamare la ben nota censura humeana dell’enthousiasme. Il ne quid nimis terenziano (in epigrafe del lavoro, pur se poi in verità mutato) indica la volontà dell’autore di liberarsi di un ...
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Salomone (Salamone)
Gian Roberto Sarolli
Re d'Israele, figlio di David e di Betsabea, salito al trono nel 971 e morto nel 931 a.C.; portò la Palestina, sia pur per breve tempo, a un apparente splendore [...] allusione a S. trovasi nell'epistola a Cangrande, nella cui captatio benevolentiae leggesi. Rerum ne diuturna me nimis incertitudo suspenderet, velut Austri regina Ierusalem petiit, velut Pallas petiit Elicona, Veronam petii fidis oculis discursus ...
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ne quid nimis
– Traduzione latina del motto greco μηδὲν ἄγαν «niente di troppo», scolpito, secondo la tradizione, nel tempio di Apollo in Delfi e attribuito al dio stesso o a varî sapienti dell’antichità; si ripete talvolta come invito a evitare...
nimio
nìmio agg. [dal lat. nimius, der. dell’avv. nimis «troppo»], letter. raro. – Eccessivo (e, riferito all’esposizione verbale, prolisso): se io sono stato n. nel raccontare, la cagione n’è stata l’essere stato troppo fecondo nel fare (Alfieri).