FORMAGGIO (dal lat. formaticum, propr. "latte coagulato nella forma", usato volgarmente in luogo del classico caseus [donde cacio]; fr. fromage; sp. queso; ted. Käse; ingl. cheese)
Elia SAVINI
Aristide [...] parte speciale del libro VII (cap. 8); l'invenzione di tale importante cibo è attribuita ad Aristeo che sarebbe stato nutrito dalle Ninfe con cacio e che avrebbe da loro appreso l'arte di prepararlo (Diod., IV, 81, 2). Gli antichi lo comprimevano con ...
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Già prima di Linneo, si avevano intorno agli acari nozioni sparse, anatomiche, embriologiche, biologiche, per es. sulla struttura dell'apparato boccale delle zecche, sulle forme larvali (la larva esapoda [...] di una sola forma; nella grande maggioranza dei casi, sono ridotti a due, per scomparsa della 3ª o più spesso della 2ª ninfa, o ad un solo; o anche, eccezionalmente, mancano del tutto. Il passaggio da uno stadio al successivo si compie mediante muta ...
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Pittore e incisore, nato a Francoforte sul Meno nel 1578, morto a Roma l'11 dicembre 1610. Dapprima studiò nella sua città nativa con Filippo Uffenbach, pel tramite del quale subì l'influsso della pittura [...] a Listra (Francoforte) e nell'Incendio di Troia (Monaco), e del suo periodo romano abbiamo notevoli esempî a Berlino (Ninfe al bagno, Mercurio ed Argo), Bergamo (S. Girolamo), Firenze, Basilea, Cambridge, ecc. La più vasta raccolta dei suoi disegni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il capolavoro di Giovanni Boccaccio è il Decameron – scritto tra il 1349 e il 1351 [...] da Recco nelle isole Canarie (De Canaria, 1342) si misura con Dante in opere di impianto allegorico come la Commedia delle ninfe fiorentine (1342) e l’’Amorosa visione (1342-1343). Tra il 1343 e il 1344 scrive un componimento in prosa (l’Elegia ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] 1° (Dentro le mura, Gli occhiali d’oro, Il giardino dei Finzi-Contini).
Boccaccio, Giovanni (1964), Commedia delle ninfe fiorentine, a cura di A.E. Quaglio, Milano, Mondadori.
Calvino, Italo (1993a), Fiabe italiane. Raccolte dalla tradizione popolare ...
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Vedi ISCHIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
ISCHIA
G. Buchner
(Πιϑηκουᾖσσαι, Aenaria). − Isola di origine vulcanica che limita ad occidente il Golfo di Napoli. Sulla collina del Castiglione, situata sulla [...] è conservato quasi inalterato in quello odierno della fonte. I rilievi rappresentano per lo più Apollo con la cetra e due o tre ninfe che portano conchiglie o vasi dai quali versano l'acqua salutare. Vengono datati (L. Forti), tra l'inizio del I e il ...
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ARCAISTICO, Stile
G. Becatti
Stile che rielabora in forma manierata e ornamentale modi arcaici, creando tipi e composizioni di contenuto originale e diverso da quello arcaico, e che si distingue pertanto [...] Dioniso, come su un rilievo del Louvre (n. 968) e su altri frammenti neo-attici. Più tarda, invece, la danza delle tre ninfe in fila, condotte da Dioniso con chitone podères, che fa capo al rilievo Czartoryski, e nota da molti altri in cui le figure ...
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dipingere [III singol. pres. indic., anche dipigne; II singol. pres. cong., in rima, dipinghe, nel Fiore]
Antonietta Bufano
Verbo piuttosto frequente, quasi esclusivo della poesia (due sole occorrenze [...] , di nuovo, l'" adornare " di Benvenuto e del Landino, si può giungere al più preciso " formare disegni su ", se le ninfe sono propriamente " costellazioni del cielo " come dice l'Ottimo (e anche il Lana: " quelle stelle figurano imagini diverse ": v ...
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LULLINGSTONE
J. B. Ward Perkins
Località in Inghilterra, Kent, presso Dartford, sul Darent, 12 km a S della confluenza di questo fiume con il Tamigi, in cui è stata posta in luce, a partire dal 1949, [...] casa.
Una nicchia murata nel muro S della stanza nei sotterranei risultò contenere una pittura con un gruppo di tre ninfe, databile presumibilmente al Il sec. e che è di qualità veramente insolita in un'opera provinciale.
Infine, su una terrazza ...
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MELIKERTES - PALAIMON (Μελικέρτης, Παλαίμων)
E. Paribeni
Personalità divina di origine probabilmente preellenica, che figura costantemente associata nel destino funesto e nella risurrezione alla madre [...] resto assai rare, debbono piuttosto riferirsi al dio marino Palaimon. Persino nel mosaico di St. Rustice a Tolosa, in cui ninfe e centauri marini appaiono tutti distinti da un nome famoso, uno di quei consueti gruppi familiari del mare costituito da ...
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ninfa
s. f. [dal lat. nympha, gr. νύμϕη, corradicali del lat. nubĕre «velare», e come intr. «velarsi, prendere marito»; quindi propr. «sposa» o «fanciulla da marito», e fig. «crisalide»; il sign. 3 è dal fr. nymphes]. – 1. a. Nella mitologia...
ninfite
s. f. [der. di ninfe, nel sign. anatomico (v. ninfa, n. 3), col suff. medico -ite]. – In medicina, infiammazione delle piccole labbra, che si osserva nel corso di varie infezioni dell’ultimo tratto dell’apparato urogenitale femminile.