PIAZZA ARMERINA (XXVII, p. 141)
Gino Vinicio GFNTILI
ARMERINA Archeologia. - Nei pressi di Piazza Armerina, in contrada Casale, attorno al mosaico già noto, scavi recenti hanno portato alla luce una [...] sul lungo corridoio colonnato, maestoso atrio a forcipe, della "Grande Caccia" - allietati da fontane e da ninfei. A questa architettura "barocca" si associava già negli interni delle sale la fantasmagorica decorazione policroma delle volte e ...
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Antica capitale del Regno dei Nabatei, attualmente un grandioso complesso di rovine nello Wādī Mūsā, in Giordania. L’insediamento più antico della località risale al 12°-10° sec. a.C. ed è stato localizzato [...] elementi architettonici. Vi sono inoltre abitazioni scavate nella roccia e affrescate.
La città romana possedeva templi, mercati, terme, ninfei, ponti, un teatro, la porta cittadina, l’arco trionfale dedicato a Traiano e la via sacra porticata. ...
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CASTELGANDOLFO
F. Castagnoli
Piccola città del Lazio posta sul costone che si erge ripido a O sul lago di Albano. Il nome deriva da quello della famiglia romana Gandolfi che vi costruì un castello nel [...] ecc.). Le proprietà domizianee si estendevano anche nel versante del lago, presso le cui rive rimane ancora un grandioso ninfeo (detto Bergantino), oltre alle fondazioni di moli e di un faro. La villa di Domiziano incorporò ville preesistenti: alcune ...
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ERACLEA AL LATMO (῾Ηράκλεια ἡ πρὸς Λάτηῳ Heraclea ad Latmum)
P. Romanelli
Città della Ionia alle falde del monte Latmo. Il suo nome fu dapprima quello stesso del monte, poi si mutò in Eraclea. Divenuta, [...] e vi si riconoscono alcuni templi, tra cui uno, piuttosto modesto, dedicato ad Atena; il mercato, il teatro, il bouleutèrion, ninfei, ecc. La cinta muraria ebbe all'origine un percorso di circa sei chilometri e mezzo, chiudendo non la sola area ...
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SETTIZONIO
Giuseppe LUGLI
. Il biografo di Settimio Severo (vita Severi, 24) ci narra che questo imperatore (v. settimio severo) costruì sul Palatino un edificio detto Septizonium, destinato a fare [...] , ma la forma esatta del nome stesso ci è data anche da iscrizioni africane, in cui esso compare attribuito a ninfei monumentali. Fu distrutto da Sisto V per opera dell'architetto Fontana e il suo materiale servì per molte fabbriche allora in ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] mezzogiorno o ponente; le varie parti della villa vengono collegate fra loro per mezzo di muraglioni sostruttivi ornati talvolta con ninfei, in modo da formare un fabbricato unico, in cui il palazzo di abitazione occupa l'estremità che ha la migliore ...
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Nella terminologia edilizia moderna, tipo di abitazione unifamiliare, di un certo lusso, accompagnata da un giardino più o meno esteso.
Nella corografia medievale, piccolo centro rurale comprendente svariate [...] il successivo tipo della v. romana, di complessa struttura, arricchita di grandiosi giardini architettonici a terrazze, con statue, vasche, ninfei, esedre arboree. Sorgono così la v. Medici sul Pincio, di A. Lippi, la v. Giulia sulla Flaminia, di ...
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Nîmes Città della Francia meridionale (143.468 ab. nel 2007) in bassa Linguadoca, capoluogo del dipartimento del Gard. Sorge sul versante meridionale delle Garrigues e sulla linea di comunicazione naturale [...] della Fontana, in origine sacro al dio indigeno eponimo Nemausus e poi trasformato in Augusteum, comprendente il bacino della sorgente, ninfei, portici, un teatro e il cosiddetto tempio di Diana; la Torre Magna in cima al Monte Cavaliere, di pianta ...
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Le province romane d'Asia
Sergio Rinaldi Tufi
Sebastiana Lagona
Alessandra Bravi
Cevdet Bayburtluoglu
Marcello Spanu
Eugenia Equini Schneider
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Sul versante mediterraneo [...] lungo periodo, tra il III e il VI sec. d.C.
Lungo il cardo si ergevano edifici adibiti a varie funzioni. Un ninfeo (198 d.C.) nei pressi del propylon occidentale e varie fontane segnalavano il passaggio delle acque, convogliate in città da uno o più ...
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Vedi RODIA, Arte ellenistica dell'anno: 1965 - 1996
RODIA, Arte ellenistica (v. vol. VI, p. 754, s.v. Rodi, e p. 760, s.v. Rodia, Arte ellenistica)
P. Moreno
Lisippo è appena scomparso quando i suoi [...] trasferitosi a Roma, dove mantenne vivo l'interesse per il neoellenismo anche dopo la scomparsa di Tiberio. A Claudio, nel Ninfeo di Baia, si deve su questa linea la replica dell'Ebbrezza di Polifemo. Seguiranno gli esemplari del gruppo di Menelao e ...
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ninfea
ninfèa s. f. [lat. scient. Nymphaea, dal gr. νυμϕαία, nome, in Teofrasto, di una pianta acquatica]. – Genere di piante ninfeacee apprezzate come piante ornamentali già dagli antichi Egizî: hanno foglie decidue o sempreverdi con lungo...
ninfeo
ninfèo s. m. [dal lat. nymphaeum, gr. νυμϕαῖον]. – In origine, santuario delle ninfe; poi, in epoca ellenistica e romana, costruzione di forma rettangolare o circolare o ellittica, spesso absidata, con nicchie e prospetto architettonico...