DORIA, Ansaldo
Giovanni Nuti
Nacque a Genova verso il 1220 da Oberto di Pietro. Fin da giovane collaborò coi fratelli Pietro, Nicolò, Lanfranco e Tommaso nella grande ditta (attiva nella intermediazione [...] per la strada Genova-Voghera-Lombardia (18 dicembre). Nel 1261, insieme con tutti i notabili cittadini, ratificò il trattato di Ninfeo (10 luglio). L'anno seguente, il 5 maggio, secondo il racconto annalistico, fu una sua nave a portare in città ...
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DANDOLO, Giovanni
Marco Pozza
Figlio di Ranieri il Rosso, del confinio di S. Luca, non deve essere confuso con Giovanni di Ranieri, nipote del doge Enrico, come erroneamente indica il Priuli nei suoi [...] Liguria, II (1901), I, p. 364; Id., Storia della marina italiana dal trattato di Ninfeo alla caduta diCostantinopoli, I, Dal trattato di Ninfeo alle nuovecrociate, Livorno 1902, p. 67; N. Nicolini, Suirapporti diplom. veneto-napoletani durante i ...
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BECHI, Guglielmo
Arnaldo Venditti
Nacque a Firenze nel 1791. Compiuti nel 1805 i suoi studi, divenne, nel 1815, ufficiale dello Stato maggiore napoletano (Giucci). Stabilitosi definitivamente a Napoli, [...] villa di Asinio Pollione: qui scoprì un complesso di ruderi "che si credono essere stati un Teatro, un Odeo, un Ninfeo, e parecchie vaste peschiere e tempietti" (Chiarini), descritti da Francesco Alvino con i disegni di Achille Gigante.
Il notevole ...
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ENDIMIONE (᾿Ενδυμίων; Endymion)
H. Sichtermann
Figlio di Aetlio e di Calice, re di Elis, secondo alcune fonti, secondo altre proveniente dalla Caria, dove si mostrava la sua tomba in una grotta presso [...] oltre ai sarcofagi. Sono da aggiungere cippi funerarî della Stiria, rilievi di Sens, Metz, Istanbul, della Spagna ed il ninfeo di Side, non tutti interpretati con assoluta sicurezza. Le sculture con questo soggetto sembra siano state rare; ne abbiamo ...
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Ain Tounga
N. Duval
Aïn Tounga (lat. Tignica, Thignica)
Località della Tunisia settentrionale il cui nome deriva da quello della sorgente che determinò l'ubicazione dell'antico agglomerato (nella prov. [...] di ordine corinzio sulla cima della collina, due archi di trionfo, un peribolo semicircolare (forse un teatro), un ninfeo; scavi parziali di un edificio, senza dubbio termale, che Saladin ritenne una basilica cristiana, sono stati effettuati da ...
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MAGNESIA AL MEANDRO (v. vol. IV, p. 776)
O. Bingöl
Secondo un'iscrizione relativa al mito di fondazione, la città sarebbe stata fondata da una popolazione proveniente dalla Tessaglia eolica, attraverso [...] un'area di c.a 26.000 m2, con 420 colonne, 68 botteghe, un pròpylon, il Santuario di Atena e una casa-ninfeo.
Il Tempio di Zeus Sosìpolis nell'agorà, di ordine ionico, prostilo, costituisce il primo esempio in Anatolia di un tempio con opistodomo ...
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Le province europee dell'Impero romano. Introduzione
Sergio Rinaldi Tufi
Introduzione
L’Impero romano si estendeva fino a occupare ampie aree dell’Africa settentrionale e dell’Asia Minore e Anteriore [...] di omogeneità viene dal fatto che dovunque si trovavano città dotate di templi e case, fori e mercati, terme e ninfei, porte di accesso e archi onorari, teatri, anfiteatri e circhi; che negli immediati dintorni delle città stesse si distribuivano ...
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Vedi COSTANTINOPOLI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COSTANTINOPOLI (Κωνσταντινούπολις, o Κωνσταντίνου πόλις; Constantinopolis)
G. Becatti
F. W. Deichmann
A. M. Mansel
L. Rocchetti
È l'antica capitale [...] grandioso palazzo nel cui asse centrale è un ambiente a pianta esagonale con absidi su cinque dei lati, forse un bagno o un ninfeo del IV-V sec., dove si impiantò poi il Martyrion di S. Eufemia.
La città di Teodosio II. - Un nuovo grandioso sviluppo ...
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Vedi COSTANTINOPOLI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COSTANTINOPOLI (v. vol. II, p. 880 e S 1970, p. 264)
C. Barsanti
A una limitata attività di scavo e d'indagine sul terreno, ostacolata peraltro dall'espandersi [...] urbano corrispondente all'antica acropoli greco-romana.
La pubblicazione delle sculture rinvenute in un piccolo edificio (un ninfeo?) nel sobborgo di Silahtarağa ha rivelato un inedito aspetto delle tradizioni artistiche fiorite a Bisanzio in epoca ...
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GAI, Francesco
Gabriella Centi
Nacque a Roma il 4 maggio 1835 da Paolo, romano, e Adelaide Rossini, originaria di Subiaco. Ebbe due sorelle, Giustina e Teresa, la quale ultima andò a vivere con il G. [...] dall'artista, e oggi in palazzo Altemps a Roma (Curto, 1978) - e post 1886 fu invece ivi realizzato, su suo disegno, il ninfeo (Roma, collezione Eredi Gai: Centi, 1982, figg. II.3-II.10), come pure un cancello che apre sulla villa. Nel 1886 impostò ...
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ninfeo
ninfèo s. m. [dal lat. nymphaeum, gr. νυμϕαῖον]. – In origine, santuario delle ninfe; poi, in epoca ellenistica e romana, costruzione di forma rettangolare o circolare o ellittica, spesso absidata, con nicchie e prospetto architettonico...
ninfea
ninfèa s. f. [lat. scient. Nymphaea, dal gr. νυμϕαία, nome, in Teofrasto, di una pianta acquatica]. – Genere di piante ninfeacee apprezzate come piante ornamentali già dagli antichi Egizî: hanno foglie decidue o sempreverdi con lungo...