Romanziere francese (n. Nizza 1940), di padre inglese e di madre francese. La sua tecnica di romanziere è ben più articolata e complessa di quanto possa sembrare a un primo approccio: la scrittura ''allo [...] stato bruto'' non è che il mezzo per eccellenza per una ricerca che si rivela per molti aspetti lirica e poetica nei più differenti modi e forme letterari. Centrali nella sua opera il tema della città ...
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. Famiglia di pittori nizzardi. Lodovico nacque a Nizza Marittima circa alla metà del sec. XV; morì tra il 1522 e il 1525. La sua attività è per ora inscritta tra il 1475, anno in cui firma la Pietà della [...] in Savona (1490) con l'arte di Vincenzo Foppa. L'attività pittorica del B. si svolse per intero nella Riviera ligure: a Nizza, a Mentone, a Monaco, a Taggia, a Genova, a Savona. Delle molte pitture da lui eseguite si ricordano, tra le più notevoli ...
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Patriota, generale e uomo politico (Nizza 1807 - Caprera 1882). Dopo aver aderito alla Giovine Italia e preso parte a moti insurrezionali in Italia, visse alcuni anni (1835-48) in America, combattendo [...] . A Gibilterra, apprendendo che il re di Sardegna si preparava a intervenire contro l'Austria, decise di approdare a Nizza, dove, con sorpresa dei suoi compagni mazziniani, dichiarò "di non essere repubblicano, ma italiano".
La guerra del 1848-49 ...
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Musicista e compositore (Genova 1782 - Nizza 1840). Virtuoso di fama leggendaria, P. è considerato il padre della moderna tecnica violinistica, che arricchì di fondamentali innovazioni. Talento precoce, [...] , Parma, Genova e forse nel 1837 diede a Torino il suo ultimo concerto; poi si ritirò a Marsiglia, a Genova e infine a Nizza, dove morì. La sua salma fu trasportata nel 1876 nel cimitero di Parma. Il suo violino preferito, un «Guarneri del Gesù», è ...
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Giornalista e patriota (Briga 1847 - Nizza 1877); volontario garibaldino nel 1866 e, in Francia, nella campagna dei Vosgi (1870), diresse il giornale La Democrazia (1868-70) e scrisse una storia della [...] Repubblica romana del 1849 (1873) ...
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Industriale e ingegnere (Parigi 1802 - Nizza 1884); figlio di Étienne, sviluppò l'industria paterna, perfezionando la fusione della ghisa e la costruzione di grandi macchine utensili. Nel 1852 costruì [...] la prima locomotiva in Francia ...
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Naturalista svizzero (Friedrichsdorf, Prussia, 1811 - Nizza 1882); prof. a Neuchâtel, studiò i ghiacciai alpini (Excursions et séjours dans les glaciers, 1844-45) ed esplorò il Sahara algerino (1863-64; [...] Aus Sahara und Atlas, 1865) ...
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Pittore e litografo (Parigi 1836 - Nizza 1932). Dotato di grande talento decorativo, ebbe profondo influsso sullo sviluppo dell'arte del cartellone; diede disegni per arazzi, dipinse vaste decorazioni [...] murali (villa del barone Vitta, saletta dell'Hôtel-de-Ville di Parigi), con tecnica brillante e spigliata ...
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Neurologo e sessuologo (Kolberg 1868 - Nizza 1935), attivo a Berlino. Si occupò molto dell'omosessualità, opponendosi alla persecuzione penale di tale condotta, considerandola come dovuta a una predisposizione [...] immutabile. Opere principali: Sexualpathologie (1917-20); Geschlechtskunde (1925-30); Geschlecht und Verbrechen (1931) ...
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Regista cinematografico francese (Lunel 1873 - Nizza 1925); direttore artistico della Gaumont dal 1908 al 1923, diresse una serie di film di buon livello cinematografico tratti da romanzi d'appendice; [...] molta fortuna ebbe la serie Fantômas (1913-14) in cinque parti, che si può considerare uno dei primi cineromanzi. Seguirono: Les vampires (1915-16); Judex (1917); Vindicta (1923); Lucette (1925) ...
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nizzardo
agg. e s. m. (f. -a). – Di Nizza (fr. Nice), città della Costa Azzurra, capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime, ceduta dal regno di Sardegna alla Francia nel 1860; come sost., abitante, nativo o originario di Nizza: il N.,...