Donatella della Porta
Gli stati sono stati normalmente considerati come i principali, se non unici, attori della politica internazionale. Nell’approccio realista, a lungo dominante nella disciplina delle [...] menzionate è l’opposizione alla globalizzazione neoliberista. Con poche eccezioni, gli attivisti rifiutano l’etichetta di ‘noglobal’ affermando di opporsi non alla globalizzazione in generale, ma alla sua specifica declinazione neoliberista – da cui ...
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Organizzazione mondiale del commercio
Origini e finalità
L’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) rappresenta attualmente il più importante foro negoziale per le relazioni commerciali multilaterali [...] è fallita a causa del mancato accordo tra paesi industrializzati e in via di sviluppo e delle proteste da parte del movimento ‘noglobal’, è stato poi lanciato a Doha nel 2001, a due mesi dall’11 settembre, il ‘round sullo sviluppo’. Tale esigenza ...
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GUERRA
Mario Silvestri
Angelo Panebianco
Antonio Cassese
Storia
di Mario Silvestri
I primi conflitti armati
La guerra come fenomeno sociale, o come continuazione della politica 'con altri mezzi', [...] (e pertanto incluso nella lista) e dall'altro no.
Lasciando da parte i delicati problemi di operazionalizzazione del con l'intento di spiegare le guerre in generale e non solo quelle globali o egemoniche, si deve a Väyrynen (v., 1983). Infine, va ...
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Sonia Lucarelli
Verrà un giorno in cui la guerra vi parrà altrettanto assurda e impossibile tra Parigi e Londra, tra Pietroburgo e Berlino, tra Vienna e Torino quanto sarebbe impossibile e vi sembrerebbe [...] paesi NATO non membri dell’EU («No decoupling, no duplication, no discrimination», come ebbe modo di , 2a edizione, Cambridge.
M. TELÒ (2009) (ed.) The European Union and Global Governance, London.
J. WOUTERS, M. EMERSON, R. BALFOUR, S. BISCOP, ...
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Giampaolo Calchi Novati
I popoli, i paesi e le realizzazioni che fanno parte di ciò che passa sotto il nome di ‘Sud del mondo’ si sono affermati per distacco dal Nord attraverso un processo di emancipazione [...] : «Sotto un sistema politico ed economico dominato dall’Occidente, ricchezza e potere globali sono stati a lungo distribuiti in modo iniquo tra paesi sviluppati e no». All’interno del gruppo affiorano dissidi sui rapporti con le Nazioni Unite in ...
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Nicola Labanca
Per quasi mezzo secolo, dopo il 1945, il mondo ha temuto che il sistema politico internazionale a base bipolare – e puntello atomico – avrebbe potuto essere messo in discussione solo da [...] luglio 2005, Londra; 11 luglio 2006, Mumbai); l’impegno globale degli Usa (le cui spese militari, per quanto possa riuscire precedenza qualche aspetto. Ma non tutto era nuovo.
Novità e no: un caso significativo
Quando più di dieci anni fa, nel ...
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Enzo Pace
La geopolitica contemporanea senza religione non è pienamente comprensibile. Quest’ultima è una ‘password’ che permette di accedere più facilmente alla decodifica del sistema delle relazioni [...] paese.
Europa secolarizzata; il resto del mondo no
Esiste una corrente di pensiero fra i sociologi , Torino.
O. Roy (2002) L’islam mondialisé, Paris; trad. it. Global Muslim: le radici occidental del nuovo islam, Milano 2003.
H.L. Seneviratne ( ...
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Paolo Mancini
La velocità di cambiamento del mondo dei mass media ha raggiunto picchi incredibilmente elevati e fino ad oggi sconosciuti. Un’affermazione di Manuel Castells, divenuta ormai celebre, mette [...] fino a quel momento un fenomeno regionale in una dimensione globale, determinando l’insorgere di tensioni tra Al Jazeera e molti di quali informazioni siano accurate e vere e quali no. Ma internet e le nuove tecnologie dell’informazione elettronica ...
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Antonio Golini
Il mondo ha registrato, in particolare a partire da dopo la Seconda guerra mondiale, una straordinaria crescita della popolazione, che ha toccato livelli che soltanto pochi decenni fa erano [...] né cittadino, né di una piccola regione, né nazionale, ma deve essere globale. Il che impone di avere un nuovo e diverso universalismo, oggi che negli ultimi trent’anni dovuto all’Aids – presenta no però un ‘costo’ inevitabile in termini demografici: ...
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no global
‹nóu ġlóubël› locuz. ingl. (propr. «non globale»), usata in ital. come agg. e s. m. e f. (e comunem. pronunciata ‹noġlòbal›). – Che, o chi, si oppone al processo di globalizzazione economica.
popolo no-global
(popolo no global, Popolo No Global), loc. s.le m. I contestatori della globalizzazione. ◆ Gli anarchici, tutti in nero, un migliaio, tanti venuti dalle terre basche di Spagna e Francia, dalla Germania, sono spuntati come...