Scritti storico - politici
Gino Benzoni
Esposizione di fatti, di operazioni, più o meno rispettosa della loro appurata consistenza e più o meno ricorrente, nel necessario vaglio selettivo, a procedimenti [...] , ove attenua la sensazione di panico avvertibile, invece, nel riporto di Priuli e di Sanudo - apporta "non poca noia" ai "padri". Ma del mito avverte la fatica e la pena divivere. Automitizzante il patriziato con Gasparo Contarini, ma anche ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] invidiabile sonno naturale dei bruti, fino a quel sentimento della noia, che occupa per intero l’orizzonte vitale allorché questo la vanità, come un’estrema affermazione del sentimento divivere, delle irreducibili ragioni del cuore: ma non sarebbe ...
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La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] scienza fosse venuta a noia la scienza stessa.
Nel 1960, indicando nei 'cambiamenti di paradigma' il suo 'apriti divivere tra i matematici che elaborarono il genere di assiomatizzazione oggi conosciuto soprattutto attraverso l'opera più tarda di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola napoletana
Lilia Costabile
Nell’arco di tutto il Settecento, la giovane scienza dell’economia si avvale, nel suo farsi autonoma, del contributo della Scuola napoletana. Privilegiati dagli economisti [...] In questo quadro si iscrive la sua presa di posizione in difesa del «lusso» «gentilezza e politezza divivere» (p. 428), che «moltiplica i alla ricerca di nuovi bisogni da soddisfare e vive nella noia; il povero maledice il fatto stesso di avere ...
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Andrea Gareffi
Premi letterari
È questa la celebrità?
I premi letterari e il mercato dell'editoria
di Andrea Gareffi
3 luglio
Si svolge al Ninfeo di Villa Giulia a Roma la tradizionale cerimonia di assegnazione [...] nel Mestiere divivere registra: "A Roma, apoteosi. E con questo?". Ma il 18 dicembre 1937 Pavese era stato già profeta di sé stesso P.P. Pasolini (Le ceneri di Gramsci, 1957) ex aequo con S. Penna (Poesie), A. Moravia (La noia, 1961), G. Bassani (Il ...
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Scienza greco-romana. Plinio, la tradizione enciclopedica e i Mirabilia
Mary Beagon
Plinio, la tradizione enciclopedica e i Mirabilia
Introduzione
Molte delle accezioni oggi implicite nel termine 'scienza' [...] per fabbricare oggetti di lusso non necessari (IX, 139 segg.; XXII, 118; XXXIII, 4), invece di accontentarsi divivere, come consiglia di storie, scritte per vincere la noia e la monotonia. Mentre Eliano voleva soprattutto intrattenere, le storie di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Girolamo Savonarola
Gian Carlo Garfagnini
Girolamo Savonarola appartiene a quella schiera di predicatori e riformatori religiosi che segnarono il passaggio della cultura spirituale e politica italiana [...] ciò che può consentirgli non solo divivere ma divivere bene, e ciò in virtù di un fatto fondamentale che è l’elaborazione la ambizione, a chi altro vizio; ma più è stata la noia della ambizione. E queste sono state le cagioni che hanno fatta tanta ...
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Reti di informazione e società
Tomás Maldonado
Nonostante il loro clamoroso impatto su molti aspetti della nostra società, le nuove tecnologie si trovano ancora in una fase incipiente. Anzi, gli storici [...] vivendo – tempi di profonda crisi ambientale, di fame e di carestia, di spietate guerre preventive e di religione, di una novità cessa, a nostro giudizio, di essere tale, diventa subito oggetto dinoia, di fastidio.
Il tema attinente al rapporto tra ...
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La riduzione fenomenologica e la questione dell’amore
Jean-Luc Marion
Dall’esperienza alla coscienza dell’esperienza
In ogni indagine filosofica il punto decisivo è l’inizio: infatti una volta che ci [...] diventare per così dire muto non appena il nichilismo, la noia o la vanitas mundi squalifichino l’essere dispiegando il sospetto né la mia vita, né la mia capacità divivere bene, né la mia conoscenza di me stesso. Più filosoficamente, si penserà che ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] di quel tono e di quel metro. Ché forse questa storia interiore di un alternarsi di aridità e di sentimento, di chiusa amarezza e noia e di menzogne elaborate dalla tradizione per consolarci del male divivere, hanno fatto, e non senza qualche ragione ...
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v. tr. [der. di stomaco; cfr. il lat. stomachari «adirarsi, stizzirsi», che è dal gr. στομαχέω «essere disgustato»] (io stòmaco, tu stòmachi, ecc.). – 1. Far rivoltare lo stomaco, provocare nausea e disgusto, riferito, come soggetto, a odore...
recare
v. tr. [dal got. rikan] (io rèco, tu rèchi, ecc.). – 1. a. Portare; raro in senso generico: O tu che ne la fortunata valle ... Recasti già mille leon per preda (Dante); scaricate le molte pietre che recate avea (Boccaccio); recarsi...