AZEGLIO, Massimo Taparelli d'
Walter Maturi
Nacque a Torino il 24 ott. 1798. Il padre, marchese Cesare, fu uno dei più cospicui rappresentanti del cattolicesimo subalpino della Restaurazione; la madre, [...] . Ma, più che la politica, egli sentiva allora la passione divivere e divertirsi, e a Roma, dove seguì nel 1814 il padre morale entusiasta dell'Inghilterra e, salvo qualche noia per la libertà di stampa, godè dell'appoggio anche della Francia. ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] a parte dei disegni, diplomatici mondiali, né doveva sopportare la noiadi Rodi. Ma non vi visse volentieri e nei suoi Ricordi espresse protesta e lo sdegno di chi rifiuta divivere nella mediocrità in un centro quale era la Roma di allora. Solo un ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] quell'arcaico, fatalistico sentimento del male divivere che lo porterà a I Malavoglia di antipersonaggio nel Dottor Zivago di Pasternak e nella Noiadi Moravia, nella Jalousie di Robbe-Grillet e nel Capriccio italiano di Sanguineti, come nei film di ...
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BORSI, Giosuè
Nello Vian
Nacque a Livorno il 1º giugno 1888 da Averardo e da Verdiana (Diana) Fabbri, originari entrambi di Castagneto in Maremma. Il padre, pugnace giornalista di tendenze radicali, [...] 1913 si va cogliendo l'insinuarsi di un disgusto per gli umani interessi e la noiadi "tutte le ridicolaggini della vita". Lo termine, con l'orrore di ciò che egli era stato quando aveva appartenuto ad esso. Faticava a vivere e perfino a parlare ...
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COSSA, Pietro
Giorgio Petrocchi
Nacque a Roma il 25 genn. 1830, da Francesco, benestante di Arpino, e dalla torinese Marianna Landesio. La nascita avvenne nel palazzo Avila, in via del Governo Vecchio; [...] , in mezzo alle tensioni pseudo-veristiche, nella "noia" del protagonista "per ogni cosa" e che "lo spinge ad affogare nelle gozzoviglie la sua amarezza, e il suo senso divivere in un'età di decadenza") non si ritroveranno negli eccessi passionali ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] "; la distinzione fra "esistere" e "vivere" culminò nell'individuazione di rimedi solo negativi al supremo patimento della noia (distrazione, ebbrezza, ricerca del pericolo, "dimenticanza di se medesimi"). Il discorso - di volta in volta narrazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Girolamo Savonarola
Gian Carlo Garfagnini
Girolamo Savonarola appartiene a quella schiera di predicatori e riformatori religiosi che segnarono il passaggio della cultura spirituale e politica italiana [...] ciò che può consentirgli non solo divivere ma divivere bene, e ciò in virtù di un fatto fondamentale che è l’elaborazione la ambizione, a chi altro vizio; ma più è stata la noia della ambizione. E queste sono state le cagioni che hanno fatta tanta ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] scoverte, che è stato forza introdursi nuove maniere divivere". Va così evitato l'errore di credere che "li modi presenti sieno gli noia i giustizieri provinciali, lusingavansi di ridur le cose a termini tali, che fosse riconosciuto necessario di ...
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GRAMATICA, Maria Francesca (Irma)
Gianni Gatti
Nacque a Fiume, il 25 nov. 1867, da Domenico, suggeritore, e Cristina Bradil, sarta, all'epoca ambedue impegnati nella compagnia di Giacinta Pezzana e L. [...] della G. vanno segnalate, per la stagione con la Vitaliani, Guerra in tempo di pace di F. von Schönthan e G. von Moser, Nel mondo della noiadi E. Pailleron e Hedda Gabler di H. Ibsen, che suscitarono i primi interessi della critica. Con la Emanuel ...
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LIVIA della Rovere, duchessa di Urbino
Gino Benzoni
Nacque a Pesaro il 16 dic. 1585, primogenita di Ippolito, marchese di San Lorenzo, e di Isabella di Giacomo Vitelli.
Il padre (1554-1620) era figlio, [...] L., che Francesco Maria vorrebbe costringere ad avvizzire nella noiadi Casteldurante. Solo che su questa sua "maggior libertà per i pochi anni che ancora le restano da vivere.
L. morì a Castelleone di Suasa il 6 luglio 1641. Sua erede la nipote ...
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v. tr. [der. di stomaco; cfr. il lat. stomachari «adirarsi, stizzirsi», che è dal gr. στομαχέω «essere disgustato»] (io stòmaco, tu stòmachi, ecc.). – 1. Far rivoltare lo stomaco, provocare nausea e disgusto, riferito, come soggetto, a odore...
recare
v. tr. [dal got. rikan] (io rèco, tu rèchi, ecc.). – 1. a. Portare; raro in senso generico: O tu che ne la fortunata valle ... Recasti già mille leon per preda (Dante); scaricate le molte pietre che recate avea (Boccaccio); recarsi...