Dinastia che regnò sui Parti dal 250 circa a. C. al 226 d. C. e della quale è fondatore un Arsace che, alla metà del sec. 3º a. C., riuscì a staccare la regione partica dal regno di Siria. I discendenti [...] contro i Seleucidi prima e Roma poi, ebbero il merito di avere a lungo tenuto a freno le invasioni dei popoli nomadi del nord-ovest. Sebbene avessero adottato la religione e i costumi persiani, e anzi si atteggiassero a successori degli Achemenidi ...
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UNNI (Hiun, Hunni, Chuni)
Giovanni Battista PICOTTI
La storia degli Unni è abbastanza sicura soltanto per meno d'un secolo, da quando, intormo al 370 d. C., apparvero nelle steppe del Don fino al disciogliersi [...] fonti cinesi attestano che gli Unni discendevano da quei mongoli Hiung-nu, che, già parecchi secoli prima di Cristo, vivevano, nomadi e feroci, presso ai confini del grande impero cinese, nel Kan-su e nella regione meridionale del deserto di Gobi; ma ...
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GUARMANI, Carlo Claudio Camillo
Giuseppe Caraci
Viaggiatore, esploratore e orientalista. Nato di famiglia nobile a Livorno l'11 novembre 1828, morto a Genova il 23 ottobre 1884. Si stabilì a Gerusalemme, [...] di compiere numerose escursioni in Palestina, in Egitto e in Siria, trattando, per ragioni di commercio, con le tribù nomadi di quelle regioni e acquistando una particolare competenza sulla zona compresa fra Gerusalemme e il Mar Morto. Nel 1864 ebbe ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valdo d’Arienzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Orda d’oro è uno Stato nato dall’Impero mongolo che diviene indipendente nella seconda [...] ornato del khan. Quindi l’espressione “Orda d’oro” designa il luogo “in movimento” dove si trova il centro del potere nomade.
Il khan, sempre in movimento, incarna il cuore dello Stato. La sua corte è dipinta dai viaggiatori come una gran città ...
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. È il popolo più numeroso (12.000 individui) del gruppo dei paleosiberiani orientali (v. paleoasiatici) e, dopo i Jakuti, la più attiva delle popolazioni artiche dell'Asia. Esso ha tenuto testa e respinto [...] . Il termine Ciukci viene da ciauciu, cioè "ricchi di renne", nome che si dànno tanto i Ciukci quanto i Coriaki nomadi.
La caratteristica dei Ciukci è l'allevamento delle renne. Ciò che distingue principalmente la vita dei popoli artici dell'Eurasia ...
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esodare
v. tr. e intr. Allontanare qualcuno dal luogo in cui si è stabilito; rimuovere qualcuno dall’incarico che ricopriva.
• «definire “aguzzini” i marinai della Guardia di Finanza (e, con loro, tutti [...] A noi poliziotti, carabinieri e finanzieri non piace quasi mai sfrattare la gente, evacuare baraccopoli, far esodare i nomadi, respingere o espellere immigrati, confrontarci fisicamente con operai e disoccupati che protestano (spesso a ragione) per i ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] della valle dell’Eufrate si contrappone un’alta percentuale di territori del tutto disabitati o popolati soltanto da nomadi. Oltre alla capitale, altri centri importanti sono Aleppo, Laodicea e Homs.
Accanto all’arabo, lingua ufficiale, sono diffusi ...
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Nome dato dai Romani a una parte degli indigeni dell’Africa settentrionale: in senso stretto a quelli che costituirono il regno di Mauretania, ma in senso largo a tutte le popolazioni della parte occidentale [...] ° sec.) quelli cacciati dalla Spagna e rifugiatisi in Marocco, Algeria e Tunisia. Oggi sono chiamati M. in primo luogo gruppi nomadi sahariani occupanti la Mauritania e il Sahel a S di questa, con qualche gruppo minore nel Senegal.
La società maura è ...
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TRANSGIORDANIA (XXXIV, p. 168; App. I, p. 1059)
Ettore ROSSI
F. G.
Nel 1943 su una superficie di circa 89.975 kmq. la Transgiordania contava 340.000 ab. di cui 300.000 musulmani sunniti, 10.000 musulmani [...] (586.000 q.), miglio (45.000 q.), leguminose, uva, olive, tabacco. In via di attuazione, la fissazione al suolo dei nomadi. La maggior parte del bilancio è assorbita dalle spese per la polizia e per l'esercito regolare della Arab Legion comandata dal ...
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TURCHI.
Ettore ROSSI
Carlo TAGLIAVINI
Ernst KUHNEL
Egon WELLESZ
Sommario: Etnologia e storia (p. 519); Le lingue turche (p. 523); La lingua 'osmānlï (p. 526); Letterature (p. 527); Arte (p. 533); [...] iscrizione, vicino a quello di Kül-Teghin.
L'impero dei Turchi della Mongolia del sec. VI-VIII era una confederazione di nomadi tenuta insieme dal sovrano, detto Qaghan; la compagna del sovrano era detta khatun (parola d'origine sogdiana, poi qatïn e ...
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nomade
nòmade agg. e s. m. e f. [dal lat. nomas -ădis, gr. νομάς -άδος, propr. «che pascola, che va errando per mutare pascoli», dal tema di νέμω «pascolare»]. – 1. Di gruppo etnico (e suoi appartenenti) che pratica il nomadismo: popolo, stirpe,...
nomadismo
s. m. [der. di nomade]. – 1. In etnologia, il modo di esistenza proprio di un popolo o tribù che muta spesso il luogo della dimora, vivendo generalmente in tende, capanne smontabili, ripari improvvisati; è tipico ancor oggi di alcuni...