Parte introduttiva di Stanisław Tabaczyński
Nell'ultimo decennio l'evoluzione delle impostazioni filosofiche, teoriche e metodologiche delle scienze umane ha subito una marcata accelerazione. Alcuni autori [...] 8°-11° sec.), del Mali (11°-15° sec.) e del Songhai (15°-16° sec.). In quella orientale, la fusione di gruppi nomadi e sedentari portò alla nascita dell'impero del Kanem (9°-14° sec.), diventato poi Kanem-Bornu.
La stessa area fu occupata dalle città ...
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PAMFILIA (A. T., 88-89)
Lino BERTAGNOLLI
Giuseppe FURLANI
Roberto PARIBENI
Regione dell'Asia Minore meridionale, prospiciente il Golfo di Adalia, costituita d'una pianura alluvionale riparata verso [...] e di acacie. Malgrado la fertilità dei terreni alluvionali, la zona è quasi solo pastorale ed è frequentata da pastori nomadi che durante l'estate si ritirano verso le vallate più interne e non minacciate dalla malaria. Del tutto spopolato è poi ...
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KIRMĀN (A. T., 92)
Giuseppe CARACI
Ernst KUHNEL
*
N La più meridionale e la più vasta (oltre 500 mila kmq.) delle provincie persiane. La sua sezione nordorientale abbraccia la maggior parte del deserto [...] del Belūcistān.
Insediamenti sono possibili solo nelle poche oasi che l'irrigazione artificiale riesce a strappare al deserto; nomadi e seminomadi costituiscono la regola. I prodotti agricoli si riducono ai cereali (grano, riso), insufficienti per i ...
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. Stirpe indiana del Chile, che occupava una volta la zona occidentale delle Ande dal deserto di Atacama (24° S.) all'isola di Chiloé. I suoi discendenti (105.000 individui) occupano ora un piccolo tratto [...] portato una rudimentale agricoltura e varî elementi della civiltà andina, ma avevano adottato in complesso l'esistenza dei nomadi delle steppe: il cavallo, la caccia come occupazione fondamentale (guanaco, armadillo, struzzo), la bola e la fionda in ...
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SAMOIEDI, Regione dei (A. T., 103-104)
Giorgio Pullè
Sono inclusi in questa regione, che è detta usualmente dei Nenez, nome con il quale i Samoiedi denominano di preferenza se stessi, i tre circondarî [...] , ciò che rende impossibile l'agricoltura e impedisce lo sviluppo della vegetazione arborea. La popolazione è costituita prevalentemente di nomadi, dediti alla caccia e alla pesca, per la massima parte Samoiedi e per il resto Ostiaki. In tutta la ...
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agricoltura
Giorgio Bertoni
L'arte di coltivare la terra
L'agricoltura è stata una delle tappe più significative nella storia dell'uomo in quanto ha rivoluzionato le sue forme di vita, segnando l'abbandono [...] che la nascita dell'agricoltura trasformò radicalmente la vita degli esseri umani, fino ad allora riuniti in piccoli gruppi nomadi, perlopiù costituiti da famiglie o da clan, dediti principalmente alla caccia e alla raccolta di frutti e radici. La ...
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Vedi MONUMENTO FUNERARIO dell'anno: 1963 - 1995
MONUMENTO FUNERARIO (v. vol. V, p. 170)
E. Fiore Marochetti
G. Palumbo
L. Bacchielli
B. Genito
N. G. Gorbunova
B. J. Staviskij
A. A. Di Castro
R. [...] e quella dei primi Seleucidi. Tra il II sec. a.C. e il VII-VIII sec. d.C., a differenza dei kurgan dei nomadi, non di rado caratterizzati da un grandioso allestimento e dai ricchi corredi, i m. f. erano spesso di dimensioni relativamente modeste. La ...
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ASIA, Civiltà antiche dell'
M. T. Lucidi
Il continente asiatico è stato sede di alcune delle più antiche civiltà umane sviluppatesi dopo la grande "rivoluzione neolitica", che segna l'inizio di una [...] verso oriente che, partita dal mondo siberiano attraverso popolazioni nomadi, abbia portato in Cina, insieme alla tecnica del che presenta un miscuglio di elementi originari dei popoli nomadi siberiani e di quelli cinesi. L'espressione migliore di ...
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SHANG, Epoca
A. Tamburello
Si indica con il nome di Shang (o Shang-Yin) il periodo in cui si affermò su una parte dell'attuale territorio cinese una civiltà del Bronzo a carattere urbano (v. cinese, [...] occupavano, situato ai confini dell'Asia centrale, era una zona di frontiera sulla quale premevano costantemente le popolazioni nomadi delle steppe. La loro contiguità doveva mantenere i Chou in uno stato di costante belligeranza, che favorì quell ...
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KANIṢKA
G. Fussman
K. è il più famoso sovrano kuṣāṇa. La tradizione indiana non ne ha tuttavia serbato alcun ricordo, e solo le sue monete, alcune iscrizioni scoperte da meno di un secolo e testi buddhistici [...] a cominciare da K. la dinastia kuṣāṇa aveva abbandonato l'uso della propria lingua ancestrale. Gli eredi dei nomadi centroasiatici erano ormai del tutto acculturati, salvo che per le vesti ufficiali. K. significherebbe «estremamente giovanile».
La ...
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nomade
nòmade agg. e s. m. e f. [dal lat. nomas -ădis, gr. νομάς -άδος, propr. «che pascola, che va errando per mutare pascoli», dal tema di νέμω «pascolare»]. – 1. Di gruppo etnico (e suoi appartenenti) che pratica il nomadismo: popolo, stirpe,...
nomadismo
s. m. [der. di nomade]. – 1. In etnologia, il modo di esistenza proprio di un popolo o tribù che muta spesso il luogo della dimora, vivendo generalmente in tende, capanne smontabili, ripari improvvisati; è tipico ancor oggi di alcuni...