Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il periodo Tardo Uruk e la rivoluzione urbana
Gian Maria Di Nocera
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Popolazioni e territorio
L’apice [...] . In particolare si fa riferimento alla dicotomia, sempre additata come motivo di contrapposizione e scontro, tra gruppi nomadi o seminomadi a economia pastorale e le popolazioni sedentarie a economia agricola. In realtà queste due componenti hanno ...
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Roeg, Nicolas (propr. Nicolas Jack)
Francesco Zippel
Regista cinematografico e direttore della fotografia inglese, nato a Londra il 15 agosto 1928. Operatore di grande talento, abile nel creare atmosfere [...] professionale durante gli anni Cinquanta, debuttò come direttore della fotografia della seconda unità in The sundowners (1960; I nomadi) di Fred Zinnemann, incarico che ricoprì anche in Lawrence of Arabia (1962; Lawrence d'Arabia) di David Lean ...
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L'archeologia dell'Asia Centrale. Introduzione
Ciro Lo Muzio
Sebbene i progressi della ricerca archeologica rendano evidente la sua specificità culturale, l'Asia Centrale rimane una regione dai contorni [...] anche nelle zone di antica tradizione urbana (Battriana e Sogdiana). Da allora, e fino all'arrivo dei Russi, le culture nomadiche e sedentarie non furono mai separate da un confine netto, sia per fattori geografici e ambientali sia per la sostanziale ...
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Stato dell’Africa orientale, compreso fra l’Etiopia a NO e SO, la Somalia a SE e il Golfo di Aden a E. Si estende a semicerchio intorno al Golfo di Tadjoura, una profonda insenatura triangolare che si [...] il PIL pro capite nel 2007 superava di poco i 1100 dollari. Più della metà della popolazione è costituita da allevatori nomadi e il paese riesce a produrre appena il 3% del proprio fabbisogno alimentare. Anche le attività industriali si limitano a ...
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(gr. Σογδιανή) Antica regione dell’Asia centrale, corrispondente in parte agli odierni Uzbekistan e Tagikistan. In epoca storica fu abitata da popolazioni di lingua indoeuropea, insediate in oasi in prossimità [...] ellenistica dominano gli elementi antico-orientali. Ai secoli a cavallo dell’era volgare datano le necropoli a kurgan dei gruppi nomadi stabilitisi ai margini delle oasi di Bukhara e di Samarcanda. La cultura urbana di quest’epoca è ben rappresentata ...
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(arabo Sūdān) Vasta regione dell’Africa, che si stende, senza limiti ben definiti, fra il margine meridionale del Sahara e la regione equatoriale. Il nome in arabo, per esteso Bilād as-Sūdān, significa [...] spiccate si trovano anche nel bacino del Nilo, dove prevalgono i cosiddetti Nilotici (Scilluk, Nuer, Bari ecc.). Popolazioni diverse, nomadi, sono a O i Fulbe, allevatori, gli Hausa, commercianti (nel S. occidentale e centrale) e i Tuareg. Dal bacino ...
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MARGIANA
Bruno Genito
(App. I, p. 821).
La M., dal nome antico-persiano Margus, costituisce, in senso stretto, la regione del delta endoreico del fiume Murghab che scorre oggi nella repubblica del Turkmenistan. [...] di Dario i. Dopo il 6° secolo a.C., con il consolidarsi degli imperi iranici a sud e delle società dei nomadi allevatori a nord, la M. si trasformò progressivamente in una marca di confine, intermediatrice tra agricoltori e allevatori; solo con l ...
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Somalia
Paolo Migliorini
Emma Ansovini
'
Geografia umana ed economica
di Paolo Migliorini
Stato dell'Africa orientale. I dati statistici relativi alla consistenza demografica sono incerti, e variano [...] stato del 3,2% fra il 2000 e il 2005. La maggior parte dei somali rimane legata al genere di vita nomade, pastorale o agropastorale. Gli agropastori e gli agricoltori stanziali vivono in villaggi o piccoli insediamenti dove c'è disponibilità d'acqua ...
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Divinità degli antichi Greci: dea del fuoco, così come Efesto e Prometeo, ma simboleggiante, anche essa, un determinato aspetto di questo elemento, prezioso per gli uomini. Come infatti Efesto rappresenta [...] i quali il sorgere del culto del focolare domestico segnò forse il momento del loro passaggio dalla condizione di pastori nomadi a quella di stabili agricoltori (cfr. l'Agni degl'Indiani). Questo ci spiega perché, pur essendo il culto del focolare ...
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RUBRUQUIS (o di Rubruck), Guglielmo de
Carlo Errera
Viaggiatore del sec. XIII, nato a Rubrouck, piccola località fiamminga dell'estremo territorio settentrionale francese presso le sorgenti dell'Yser [...] buoi, si avviò verso l'interno, incontrando dapprima nuclei di gente sedentaria parlanti un linguaggio tedesco, poi i primi campi dei nomadi Tatari con le loro grandi tende portate da un luogo all'altro su carri. Continuando per l'immensa e monotona ...
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nomade
nòmade agg. e s. m. e f. [dal lat. nomas -ădis, gr. νομάς -άδος, propr. «che pascola, che va errando per mutare pascoli», dal tema di νέμω «pascolare»]. – 1. Di gruppo etnico (e suoi appartenenti) che pratica il nomadismo: popolo, stirpe,...
nomadismo
s. m. [der. di nomade]. – 1. In etnologia, il modo di esistenza proprio di un popolo o tribù che muta spesso il luogo della dimora, vivendo generalmente in tende, capanne smontabili, ripari improvvisati; è tipico ancor oggi di alcuni...