PALMIRA (Παλμύρα, Palmyra; arabo Tadmur)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Renato BARTOCCINI
Oasi situata nel deserto siro-arabo a metà strada circa tra il Mediterraneo e l'Eufrate, a circa 300 km. da questo [...] di tipo babilonese. Il tempio con le sue mura robuste doveva servire anche di rifugio in caso d'incursioni di nomadi.
Nella città propriamente detta, dal perimetro delle mura e dalla pianta si riconosce forse il caravanserraglio: nei pressi si sono ...
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Tribù andine abitanti, all'epoca precolombiana, gli altipiani di Cundinamarca e di Bogotá, la regione, cioè, che gli Spagnoli chiamarono Nueva Granada, oggi compresa nella Colombia. Il nome deriverebbe [...] Il popolo si divideva in cinque classi: sacerdoti, guerrieri, commercianti, artigiani, coltivatori; le tribù vinte e sottomesse erano nomadi, dipendenti dai singoli capi. Ognuna di queste caste aveva un proprio codice di leggi severe da cui dipendeva ...
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. Antica città del ‛Irāq, oggi in rovina. Sorse, sul corso inferiore dell'Eufrate, a poca distanza dall'antico centro di al-Ḥīrah e poco a sud delle rovine di Babilonia, nei primi anni delle conquiste [...] il primato e da allora comincia la sua decadenza, cui contribuì la vicinanza al deserto che la rendeva facile preda delle tribù nomadi non più tenute a freno, col decadere del califfato, da una energica autorità statale. Alla fine del sec. X la città ...
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KUKU NOR (A. T., 97-g8)
AIdo Sestini
NOR Il maggiore lago del Tibet, posto presso il margine nord-orientale dell'altipiano, così chiamato dai Mongoli, e Tsongombo dai Tibetani (con uguale significato: [...] da Tibetani stabilitivisi nel secolo scorso, mentre i Mongoli tengono ancora la zona a occidente del lago. Sono popolazioni nomadi, non sempre pacifiche, che allevano yak, pecore, vacche, e trovano qui condizioni propizie all'insediamento anche nell ...
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L'archeologia del Vicino Oriente. La Mesopotamia seleucide, partica e sasanide
Roberta Venco Ricciardi
Antonio Invernizzi
La mesopotamia seleucide, partica e sasanide
di Roberta Venco Ricciardi
Periodo [...] il potere regale e con i culti del grande santuario. Secondo le iscrizioni i templi minori erano opera delle tribù arabe, nomadi o stanziate nella città, che afferivano al grande centro sacro e costruivano nella sua area templi e tombe.
La scultura ...
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Gian Paolo Calchi Novati
Il mancato contagio dal Nord Africa
La grande slavina che partendo dalla Tunisia ha sconvolto gli assetti del potere nel Nord Africa è rimasta sostanzialmente confinata alla regione [...] linee carovaniere. Gli stati costituiti, con la città e l’agricoltura come propri segni distintivi, non sopportano i modi di vita dei nomadi che si trovano più a loro agio in uno spazio di movimento. Le frontiere sono una garanzia per gli uni e un ...
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Nel presente articolo indicheremo con 'razzismo' l'insieme delle teorie razziali in quanto distinte sia dalla discriminazione razziale intesa come razzismo messo in pratica, sia dall'antisemitismo, sebbene [...] sterminato di illustri antenati (di sesso maschile).L'orgoglio per la stirpe aristocratica era particolarmente spiccato tra le tribù nomadi dei Berberi d'Arabia, che a partire dal 711, a seguito della Conquista, si insediarono nella penisola iberica ...
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GALASSO, Giuseppe
Edoardo Tortarolo
Giuseppe Galasso nacque in una ‛famiglia popolana’, come egli stesso ricordò più volte, da Luigi, artigiano vetraio, e Maria Panico, a Napoli nel quartiere di Tarsia-Montesanto, [...] specie del Mezzogiorno. La trattazione sostanziosa dedicata nel 1972 alle conseguenze dell’irruzione delle popolazioni semi-nomadi nella penisola nella tarda antichità (perché, come scrisse, «L’invasione longobarda del 568 apriva nella geografia ...
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L'archeologia dell'Iran e della Asia Centrale. Premessa
Pierfrancesco Callieri
Ciro Lo Muzio
Premessa
La sezione che segue è dedicata alla vasta area compresa tra la Mesopotamia, l’Anatolia e il Caucaso [...] ’immensa area delle steppe eurasiatiche, che a partire dall’età del Ferro fece da sfondo all’avvento e alla diffusione del nomadismo, si è preferito sacrificare il rigore dei termini geografici per salvare l’integrità di un complesso di culture che è ...
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DI CHIRICO, Giacomo
Maria Antonietta Picone Petrusa
Nacque a Venosa (Potenza) il 27 genn. 1844 da Luigi e da Caterina Savino. Il padre morì quando egli era ancora piccolissimo, nel 1848. Il primo apprendistato [...] per il quadro Domenica delle palme; alla mostra di Torino del 1875 espose Ilsindaco del villaggio, Il laureato, Viatico, I nomadi; alla Promotrice di Genova del 1876 espose Icontadini abruzzesi (cfr. Illustr. ital., 31 dic. 1876, p. 481). Sempre nel ...
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nomade
nòmade agg. e s. m. e f. [dal lat. nomas -ădis, gr. νομάς -άδος, propr. «che pascola, che va errando per mutare pascoli», dal tema di νέμω «pascolare»]. – 1. Di gruppo etnico (e suoi appartenenti) che pratica il nomadismo: popolo, stirpe,...
nomadismo
s. m. [der. di nomade]. – 1. In etnologia, il modo di esistenza proprio di un popolo o tribù che muta spesso il luogo della dimora, vivendo generalmente in tende, capanne smontabili, ripari improvvisati; è tipico ancor oggi di alcuni...