SARATOV (A. T., 69-70)
Giorgio PULLE'
Antonij Vasilievic FLOROVSKIJ
Giorgio PULLE'
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Città della Russia d'Europa, capoluogo della regione (kraj) omonima, situata sulle alture che dominano la sponda [...] 1580-90 (forse nel 1890) come posto di osservazione e di difesa contro i popoli della steppa, contro le bande dei briganti nomadi del Volga e contro i cosacchi, durante lo sviluppo e l'affermazione del potere moscovita sul corso del Volga. Nel 1670 ...
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LEVI, Mario Attilio
Domenico Musti
(App. III, I, p. 987)
Storico dell'antichità italiano. Dopo l'insegnamento di Storia romana, passò a quello di Storia greca, che tenne, sempre all'università di Milano, [...] aggregazione urbana nell'antichità (1989), con riguardo a esperienze anche extraeuropee, asiatiche o dell'America precolombiana, e I Nomadi alla frontiera. I popoli delle steppe e l'antico mondo greco-romano (1989), opera che utilizza anche fonti ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Marialaura Di Mattia
Oscar Nalesini
Adolfo Tamburello
Paola Mortari Vergara Caffarelli
Filippo Salviati
Caratteri generali
di [...] -cervo) che spesso li affiancano siano un'evoluzione delle tombe a cista di pietra e dei megaliti preistorici. L'aristocrazia dei nomadi adottò in seguito le tombe a tumulo di terra e pietra (kurgan) con una camera funeraria ipogea di tronchi d ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Europa tra preistoria e protostoria
Alessandro Guidi
Alberto Cazzella
Daniele Vitali
Dalle prime comunità di villaggio alle soglie dell'urbanizzazione in [...] oggetti di pregio di fabbricazione greca. L'esistenza di gravi tensioni tra questo mondo "sedentario" e quello tradizionalmente nomadico delle steppe è dimostrata dalla scoperta della grande fortezza di Bel'sk, posta su un affluente del Dnepr, in ...
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Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Africa
Donatella Usai
Rodolfo Fattovich
Il processo di formazione delle società agro-pastorali
di Donatella [...] ritocco bifacciale. I siti databili al VII-VI millennio da oggi sono stati definiti come accampamenti di pastori nomadi, ma non sempre tra le faune associate sono stati individuati resti chiaramente attribuibili a specie domesticate (Krzyzaniak ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel panorama dell’arte concettuale Beuys impone una visione fortemente etica del fare [...] non essendo mai stata accertata la veridicità di questo episodio, Beuys sostenne che fu salvato da una tribù di nomadi tartari, che lo guarirono cospargendogli sul corpo del grasso e avvolgendolo nel feltro, due materiali che negli anni successivi ...
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schiavitù
Sergio Parmentola
Uomini proprietà di altri uomini
Dalla preistoria al mondo moderno, la schiavitù è esistita sotto varie forme; benché condannata nella Convenzione di Ginevra del 1926, in [...] .
Le origini
La schiavitù ebbe inizio probabilmente con la nascita dell’agricoltura; è rara, infatti, nei popoli nomadi e dediti alla pastorizia. Essa è documentata nelle principali civiltà antiche in Mesopotamia (Sumeri, Assiri e Babilonesi ...
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Bonnaire, Sandrine
Simone Emiliani
Attrice cinematografica francese, nata a Clermont-Ferrand il 31 maggio 1967. Sin dagli esordi ha portato sullo schermo personaggi tormentati, espressione di un disagio [...] désert (1989; La prigioniera del deserto) di Raymond Depardon, in cui è una donna tenuta prigioniera da un gruppo di nomadi del Sahara, ha interpretato in Verso sera (1990) di Francesca Archibugi un altro esempio di giovane donna espressione di una ...
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sciamanesimo
Credenze e pratiche rituali riscontrabili in vari contesti etnografici, incentrate sulla figura dello sciamano. Il termine sciamano, attestato per la prima volta nel 1698 in russo, deriva [...] l’unione dei principi femminile e maschile. Lo s. è presente tanto tra i popoli raccoglitori-cacciatori che tra gli allevatori-nomadi e nelle società agricole: convive al fianco di religioni e credenze diverse. Dal punto di vista della sua diffusione ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] dello Shaykh Luṭf Allāh, 1603-17, a Esfahan). Nell’edilizia palaziale si ritorna a una concezione asiatica di tradizione nomade, nella quale le funzioni sono disaggregate: il palazzo si frantuma in padiglioni distribuiti in un grande parco, come era ...
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nomade
nòmade agg. e s. m. e f. [dal lat. nomas -ădis, gr. νομάς -άδος, propr. «che pascola, che va errando per mutare pascoli», dal tema di νέμω «pascolare»]. – 1. Di gruppo etnico (e suoi appartenenti) che pratica il nomadismo: popolo, stirpe,...
nomadismo
s. m. [der. di nomade]. – 1. In etnologia, il modo di esistenza proprio di un popolo o tribù che muta spesso il luogo della dimora, vivendo generalmente in tende, capanne smontabili, ripari improvvisati; è tipico ancor oggi di alcuni...