Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I popoli delle steppe e lo spazio mediterraneo: Unni, Avari, Bulgari
Umberto Roberto
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I popoli nomadi [...] potente entità barbarica sul confine danubiano: il regno dei Bulgari. Come già gli Unni, e poi gli Avari, anche i nomadi Bulgari concludono la loro migrazione a ridosso dello spazio mediterraneo. Ma il loro destino appare ben diverso: ai Bulgari è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le migrazioni barbariche e la fine dell'impero romano d'Occidente
Massimo Pontesilli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le migrazioni barbariche [...] nel 375 dalla regione danubiana, e nel giro di un secolo cancella in Occidente il potere unitario dell’impero romano.
Nomadi e sedentari
Le migrazioni che tra il IV e il V secolo travolgono l’ordinamento unitario dell’area mediterranea occidentale ...
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(o Wiradjuri) Gruppo aborigeno australiano relativamente numeroso, disseminato su un esteso territorio a E dei fiumi Darling e Barwon, nel Nuovo Galles del Sud. I W. sono cacciatori e raccoglitori nomadi, [...] con una struttura sociale a 4 classi matrimoniali e con discendenza matrilineare ...
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Stato dell’Asia, nella Penisola Arabica. Confina a N e NO con l’Iraq, a S con l’Arabia Saudita; a E si affaccia nella parte più interna del Golfo Persico.
Il territorio è pianeggiante, con lievi ondulazioni [...] all’Impero ottomano dal 16° sec., l’attuale K. rimase relativamente autonomo da Istanbul ed esposto alle incursioni delle tribù nomadi dell’interno. Dal 18° sec. lo stanziamento di tribù provenienti dal Neged diede vita alla città di Kuwait, che ...
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MAPALIA
Francesco Beguinot
. Più raramente magalia e mappalia; nome con cui parecchi scrittori latini designano le capanne trasportabili, fatte per lo più di materie vegetali, che servivano di abitazione [...] ai nomadi dell'Africa settentrionale; qualcuno lo applica anche alle capanne dei sedentarî. È una voce indigena latinizzata in un neutro plurale; probabilmente deriva da una radice bal dell'antico libico, che si può supporre tenendo presente quella ...
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GARAMANTI
Renato BARTOCCINI
. Con questo nome gli antichi scrittori greci e latini indicarono la popolazione indigena che abitava i territorî più interni della Tripolitania, la Phazania, l'odierno [...] Fezzan (v.). Nomadi e razziatori famosi, furono, per la prima volta, sottomessi dal proconsole Cornelio Balbo nel 19 a. C., in seguito a un'ardita spedizione nelle loro sedi, per cui gli fu concesso l'onore del trionfo. Nel 69 d. C. furono ancora ...
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Le civilta precolombiane. La Scienza nel mondo precolombiano
Anthony F. Aveni
La scienza nel mondo precolombiano
I popoli delle Americhe
In origine, il continente americano era abitato da popolazioni [...] nomadi provenienti dall'Asia centrale, le quali avevano attraversato l'istmo verso l'Alaska nel tardo periodo pleistocenico, almeno 14.000 anni fa. Questi popoli primitivi migravano con le stagioni, cacciando e raccogliendo il cibo nel corso degli ...
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Toba Popolazione indigena del Chaco meridionale (Argentina), avente sedi principali fra i bassi corsi dei fiumi Pilcomayo e Bermejo, presso la frontiera paraguaiana. Nel corso del 17° sec. i T. costituirono [...] bande nomadi e aggressive di cavalieri; furono in massima parte cristianizzati e pacificati dai gesuiti ma ancora nel 1916 e nel 1924 si ebbero loro ribellioni, causate dall’infiltrazione di coloni bianchi negli ultimi territori rimasti ai T. e ...
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GENGHIZ KHĀN (più esattamente Cinghiz Khān)
Giorgio Levi Della Vida
Fondatore dell'impero mongolo dei Tartari. Il suo vero nome era Temucin, mentre G. K. non è che un epiteto onorifico, da lui assunto [...] ed era già di significato oscuro ai più antichi storici dell'impero mongolo. Figlio di un piccolo capo di tribù nomadi della Mongolia orientale vassallo dell'impero cinese, G. K., nato nel 1155, rimase orfano a dodici anni, essendogli stato ucciso ...
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steppa Formazione vegetale aperta costituita da erbe annue o perenni e da arbusti nani, diffusa nelle regioni a clima tropicale asciutto e temperato continentale. Tipiche sono le s. dove prevalgono le [...] (arte animalistica, arte delle migrazioni), indica la produzione artistica (2° millennio a.C.-1000 d.C.) delle popolazioni nomadi abitanti le immense regioni steppose comprese tra il Danubio e la Manciuria, limitate a N dalla tundra boreale e a S ...
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nomade
nòmade agg. e s. m. e f. [dal lat. nomas -ădis, gr. νομάς -άδος, propr. «che pascola, che va errando per mutare pascoli», dal tema di νέμω «pascolare»]. – 1. Di gruppo etnico (e suoi appartenenti) che pratica il nomadismo: popolo, stirpe,...
nomadismo
s. m. [der. di nomade]. – 1. In etnologia, il modo di esistenza proprio di un popolo o tribù che muta spesso il luogo della dimora, vivendo generalmente in tende, capanne smontabili, ripari improvvisati; è tipico ancor oggi di alcuni...