Pashtūn L’etnia maggioritaria dell’Afghanistan, prevalentemente concentrata nella parte orientale e meridionale del paese, ma presente in percentuale consistente anche nelle regioni limitrofe del Pakistan. [...] In parte agricoltori stanziali, in parte allevatori nomadi, i P. sono organizzati in un sistema clanico; sono di religione musulmana.
La lingua dei P., il pashtō, è considerata lingua ufficiale dell’ Afghanistan, a preferenza del persiano che ne era ...
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Vedi STEPPE, Arte delle dell'anno: 1966 - 1997
STEPPE, Arte delle
¿ R. Grousset
M. J. Artamonov
R. Grousset
M. J. Artamonov
I. Le origini. - Le steppe coprono una vasta zona che si stende dal fiume [...] , di acqua e solo qua e là, nel S, trasformate in aridi deserti sabbiosi, fino dai tempi antichi furono abitate da tribù nomadi dedite all'allevamento. Simili per il tipo di economia e il genere di vita, mobili e bellicose, queste tribù ebbero sempre ...
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di Emanuele Giordana
La Durand Line e in particolare i suoi passaggi, di cui il più famoso è quello di Khyber, sono sempre stati una grande attrazione per i viaggiatori occidentali. Anche prima che quel [...] detto molto, ma minore attenzione si è prestata a quanti, nei secoli e in parte ancora oggi, la attraversano in una migrazione nomadica che spinge a varcare quella soglia in cerca di un clima meno rigido e pascoli più rigogliosi. Anche vecchi e nuovi ...
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Abu al-Khayr Khan
Khan uzbeco (m. 1468). Si pose al comando del khanato uzbeco nel 1428, rendendolo la maggiore potenza in Asia centrale. Attuò una politica di riunificazione di tutte le tribù nomadi [...] turche della regione. Dal 1430 al 1447 intraprese una campagna d’espansione nel Khorezm e nel bacino del Syrdar’ya. Nel 1456-57 fu sconfitto dall’orda degli oirati. Morì in guerra ...
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NASAMONI (XXIV, p. 279)
Francesco Beguinot
Il fatto, attestato da Erodoto, che i Nasamoni si recassero ogni anno ad Augila per raccogliervi i datteri trova riscontro nella notizia data dal Pacho circa [...] i nomadi della Grande Sirte che andavano con quello stesso scopo all'oasi di Maradah e anche in notizie raccolte ai nostri tempi presso gli Augilin circa l'uso dei beduini del nord della Cirenaica di trattenersi nella piccola oasi di Shekarrah, nei ...
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Nejd (ar. «altopiano»)
Nejd
(ar. «altopiano») Regione naturale della Penisola Arabica, formata da un altopiano parzialmente desertico che si estende nella parte centrale del Paese, abitato fin dall’antichità [...] da tribù di pastori nomadi. In epoca islamica, il N. fu sede di una diffusa opposizione al profeta Maometto (➔ ), quindi dette rifugio alla dissidenza di kharijiti e carmati. Alla fine del sec. 18° ebbe qui origine e centro il movimento wahhabita. ...
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begia (beja)
begia
(beja) Popolazione stanziata in Egitto, Sudan ed Eritrea, fra i fiumi Nilo e Atbara e il Mar Rosso. Eredi di gruppi presenti in area già nel 4° millennio a.C., nell’era volgare furono [...] rappresentarono a lungo una minaccia per le formazioni statali cristiane dell’altopiano etiopico. Divisi in molti gruppi, sovente nomadi, parlano in parte una lingua cuscitica, in parte tigrè e arabo. I b. del Sudan esprimono istanze autonomistiche ...
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Penisola posta nella parte sud-occidentale dell'Asia fra 34° 30′ e 12° 45′ lat. Nord e 32° 30′ e 60° long. Est. Come regione naturale, l'Arabia dovrebbe includere anche il Sinai, la Siria e parte della [...] , dedicati al commercio o all'agricoltura, che si dicono ḥaḍar se abitano nella città e villaggi, e fellāḥ se coltivano la terra; nomadi gli altri, i Beduini. I primi abitano in case con tetto piatto, in sedi sparse e circondate da oasi, che sono più ...
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POGGIATESTA
Nello Puccioni
. Utensile molto diffuso tra i primitivi che viene adoperato per appoggiarvi la nuca durante il sonno e quando l'individuo vuol riposare anche distendendosi sulla nuda terra; [...] così i pastori nomadi se lo portano sempre dietro anche durante il giorno mentre sorvegliano il bestiame al pascolo. Consta generalmente di tre parti: una base, un sostegno, una piattaforma di appoggio sulla quale si posa la nuca: questa è la forma ...
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Daddah, Moktar Ould
Statista della Mauritania (Boutilimit, Trarza, 1924-Parigi 2003). Guidò (1958) il governo che varò l’indipendenza (1960) e fu il primo presidente della Repubblica (1961). Mirò a sanare [...] la storica frattura fra nomadi e agricoltori. Progressivamente autoritario (proclamazione del partito unico nel 1964), impiegò ingenti risorse nel tentativo, fallito, di annettere parte del Sahara Occidentale. Un colpo di Stato militare lo depose nel ...
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nomade
nòmade agg. e s. m. e f. [dal lat. nomas -ădis, gr. νομάς -άδος, propr. «che pascola, che va errando per mutare pascoli», dal tema di νέμω «pascolare»]. – 1. Di gruppo etnico (e suoi appartenenti) che pratica il nomadismo: popolo, stirpe,...
nomadismo
s. m. [der. di nomade]. – 1. In etnologia, il modo di esistenza proprio di un popolo o tribù che muta spesso il luogo della dimora, vivendo generalmente in tende, capanne smontabili, ripari improvvisati; è tipico ancor oggi di alcuni...