(o Blemmi; egiz. Belhmou) Gruppo di tribù nomadi, abitanti nella zona compresa fra il Nilo e il Mar Rosso, e fra File e l’Abissinia (regno di Axum). Verso il 280 d.C. acquistarono il territorio dei Nubiani [...] sul Nilo, posero la loro capitale a Kalabsha, e attaccarono poi l’Egitto da S, divenendo probabilmente confederati dell’impero sotto Diocleziano. Dal 4° al 6° sec. compirono molte scorrerie nel territorio ...
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Regione dell’Etiopia meridionale, sulla sinistra del medio Uebi Scebeli, con limiti incerti sia a NO che a SE. È un tavolato di altezza superiore ai 550 m, percorso dal Fafen e da altri corsi d’acqua diretti [...] da N a S, con regime irregolare. La popolazione è costituita da una frazione di Somali, detti appunto O., nomadi, la cui economia si basa sull’allevamento di ovini e di cammelli. Centri importanti sono Werder, Geladi, Degeh Bur, Sasabaneh. La grande ...
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Dancalia
Regione dell’Africa orient., fra Eritrea, Etiopia e Gibuti. Popolata da pastori nomadi islamizzati, ha come città principali Assab e Edd. La D. alterna una zona montuosa a una aridissima, la [...] depressione di Afar, sede di importanti ritrovamenti paleoantropologici e del Lago Assal, punto più basso dell’Africa. Tra 19° e 20° sec. fu meta di esplorazioni italiane ...
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Almoravidi
G. Ventrone Vassallo
Intorno alla metà del sec. 11°, un capo dei Ṣanhāja, nomadi berberi del Sahara, detti anche Mulaththamūn dal lithām, il velo che copriva i loro volti, dopo aver approfondito [...] hammadita, si ritrovano nelle altre fortezze che gli A. fecero erigere lungo i confini per difendersi prima dalle incursioni dei nomadi e, in seguito, dall'avanzata degli Almohadi. Tra queste qasba, oggi quasi tutte in rovina, si deve includere anche ...
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Una delle maggiori tribù oromo dell’Etiopia, abitante vasti territori fra il Lago Stefania e il Daua Parma. Sono pastori nomadi o semi-nomadi, che allevano cammelli, bovini, ovini, e si cibano di latte [...] e carne. Abitano in aggruppamenti di capanne emisferiche, circondati da siepi per la custodia del bestiame. Conservano l’antica religione pagana degli Oromo ...
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(o Tombouctou) Città dell’od. Mali. Situata a N dell’ansa del Niger, T., esistente già verso il 12° sec. come campo periodico dei nomadi tuareg, si sviluppò come città carovaniera. Agli inizi del Trecento [...] fu incorporata nell’impero del Mali. Nello stesso secolo il viaggiatore arabo Ibn Battuta la menziona come grande centro islamico e maggiore mercato alle porte del Sahara occidentale. Conquistata nel 15° ...
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Kordofan
Regione storica del Sudan, situata fra il Darfur e il Nilo Bianco. Controllata dalla dinastia cristiana Tungur (10-13° secc.) e quindi entrata a far parte del Kanem, dal 14° sec. fu occupata [...] da nomadi arabofoni che si imposero ai gruppi locali, sospingendo nelle aree collinari le comunità rimaste refrattarie all’islamizzazione e bersaglio di razzie schiavistiche. Sede nel Seicento del sultanato Musaba, fu contesa nel secolo successivo ...
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Città (1.205.414 ab. nel 2017), capitale della Mauritania, situata in prossimità della costa, a 7 km dall'Atlantico, sulla pista transahariana Agadir-Dakar. Fondata nel 1903, dal 1957 ha sostituito Saint-Louis [...] della notevole crescita demografica che ha contraddistinto la città si sono posti non solo fattori di sedentarizzazione delle popolazioni nomadi e di naturale crescita demografica, ma anche fattori climatici e, in particolare, la grave siccità che ha ...
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Aïr Regione montuosa del Sahara, nel Niger, nella quale si elevano numerosi coni vulcanici, di altezza per lo più superiore ai 1000 m (Tamgak, 1800 m). È solcata da alcuni uidian, che recano acqua solo [...] . Sul versante a sud si ha una vegetazione di tipo sudanese (palme dum ecc.) e pascoli. La scarsa popolazione è composta da Tuareg, pastori nomadi o seminomadi, e da incroci di Tuareg e Haussa, dediti al commercio. Il centro più importante è Agadez. ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Africa
Rodolfo Fattovich
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Le aree
Aree sepolcrali formali sono attestate nel continente africano dalla fine del Pleistocene. [...] di pietre con un'apertura di tipo dolmenico. Abbastanza frequente era anche l'uso (attestato in diverse popolazioni, sia nomadi, sia sedentarie) di erigere una stele presso la sepoltura: tale pratica è ampiamente documentata sia nel Sahara e nel ...
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nomade
nòmade agg. e s. m. e f. [dal lat. nomas -ădis, gr. νομάς -άδος, propr. «che pascola, che va errando per mutare pascoli», dal tema di νέμω «pascolare»]. – 1. Di gruppo etnico (e suoi appartenenti) che pratica il nomadismo: popolo, stirpe,...
nomadismo
s. m. [der. di nomade]. – 1. In etnologia, il modo di esistenza proprio di un popolo o tribù che muta spesso il luogo della dimora, vivendo generalmente in tende, capanne smontabili, ripari improvvisati; è tipico ancor oggi di alcuni...