Centro abitato di modesta entità. In etnologia rappresenta una forma elementare dell’abitato umano stabile e si differenzia, come tale, dall’accampamento, sede transitoria delle popolazioni nomadi. Il [...] grado di addensamento delle abitazioni, la disposizione di queste entro il v. e gli altri caratteri dell’abitato variano con le condizioni ambientali e culturali, ma due tipi caratteristici si incontrano ...
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Uno dei gruppi etnici e linguistici in cui si dividono i semiti, di cui erano considerati progenitori eponimi il quinto figlio di Sem e il figlio di Camuel e nipote di Nachor fratello di Abramo, ambedue [...] di spostarsi nella Mesopotamia centrosettentrionale. Dall’Antico Testamento si deduce che approssimativamente nella stessa epoca furono nomadi sui confini orientali della Siria e della Palestina; poi penetrarono sempre più profondamente in tutta la ...
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Caratteri antropologici
L’a. dell’uomo varia e assume forme diverse in relazione alle condizioni climatiche, ai mezzi tecnici messi in atto per la costruzione, ma anche all’organizzazione sociale e alla [...] dalle intemperie ma idonee, per la facile costruzione e trasportabilità, allo stile di vita di cacciatori e raccoglitori nomadi. All’opposto, vi sono a. di grande complessità quali torri e grattacieli, che possono contenere migliaia di persone ...
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THOLOS (ϑόλος, m. e f., tholus, m.)
G. A. Mansuelli
Costruzione rotonda (Suda: οἶκος περιϕερής; Hesych., s. v. στρογγυλοειδὴς οἶχος; Etym. Magn., i, 246; Harpokrat., 48; Vitr., 7, s; Varr., Rer. Rust., [...] e le capanne seminterrate a peristasi lignea (cfr. Noack, Pfuhl, citt. itifra). Si sono citate anche le tende dei nomadi e le costruzioni mesopotamiche con copertura ad alveare o a pan di zucchero (rilievo di Sennacherib, Ninive). La th. risalirebbe ...
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architettura
Fabrizio Di Marco
Creare, progettare, costruire lo spazio dove viviamo
L'architettura è l'attività umana che comprende l'arte e la tecnica di ideare, progettare e costruire edifici e qualsiasi [...] nel corso della storia, quando si può iniziare a parlare di vera e propria architettura?
Nel periodo paleostorico le popolazioni nomadi vivevano al riparo di piccole capanne coperte da rami e fronde d'albero; a volte i pastori stendevano teli di lana ...
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Abitare
Vinicio Ongini
La casa come bisogno e come diritto
Tutti gli uomini hanno bisogno di una casa; di un riparo che li difenda dal caldo, dal freddo, dalla pioggia, dal vento; di un rifugio sicuro; [...] , per esempio utilizzando il calore del sole per il riscaldamento e l'acqua calda.
Le case viaggianti
Nel mondo ci sono ancora popoli nomadi, che vivono muovendosi da un luogo a un altro: essi portano con sé le propria casa che non è fatta di mura e ...
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MAHDIA
G. Di Flumeri Vatielli
(arabo classico al-Mahdiyya)
Cittadina della Tunisia che occupa il promontorio del Capo d'Africa, piccola penisola rocciosa unita al continente da uno stretto istmo di [...] conquistato, e gli Ziridi, loro successori, vi si rifugiarono intorno alla metà del sec. 11° per sfuggire le invasioni dei nomadi Banū Hilāl. Da allora in poi M. divenne teatro delle lotte fra i popoli nordafricani e cristiani, fino alla metà del ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Africa
Rodolfo Fattovich
Giovanna Antongini
Tito Spini
Caratteri generali
di Rodolfo Fattovich
L'architettura africana presenta una grande varietà di forme, che [...] con un diametro che può superare i 10 m. Non vi sono invece testimonianze evidenti delle tende usate dai nomadi, in quanto esse, costruite con intelaiature molto leggere, non lasciano tracce rilevabili con sicurezza sul terreno. Con l'emergere ...
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abitazione
Margherita Zizi
Una casa, tanti usi
Sin dalla preistoria l'uomo sente il bisogno di procurarsi dei rifugi, ricavandoli da ripari naturali, come le grotte, o costruendoli con i materiali che [...] da alcuni rami piantati nella terra e ricoperti di frasche o pelli di animali. Le società preistoriche, infatti, sono nomadi, cioè si spostano continuamente in cerca di animali da cacciare e di prodotti della terra che crescono spontaneamente. I ...
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TUNISI
F. Cresti
(gr. ΤύνηϚ; lat. Tynes, Thynus, Thunus; arabo Tūnus, Tūnis)
Capitale della Tunisia, sorge sull'istmo che separa la parte più interna del golfo omonimo dallo stagno salato di Sejūmī.
Fondata [...] con orti e giardini posti all'interno delle mura. Fu forse per l'afflusso di contadini dalle campagne occupate dai nomadi che si formarono in quest'epoca i primi sobborghi intorno alla madīna ('la città murata'). L'insicurezza dei percorsi terrestri ...
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nomade
nòmade agg. e s. m. e f. [dal lat. nomas -ădis, gr. νομάς -άδος, propr. «che pascola, che va errando per mutare pascoli», dal tema di νέμω «pascolare»]. – 1. Di gruppo etnico (e suoi appartenenti) che pratica il nomadismo: popolo, stirpe,...
nomadismo
s. m. [der. di nomade]. – 1. In etnologia, il modo di esistenza proprio di un popolo o tribù che muta spesso il luogo della dimora, vivendo generalmente in tende, capanne smontabili, ripari improvvisati; è tipico ancor oggi di alcuni...