KAZAKISTAN (XX, p. 143; App. II, 11, p. 136)
Manfredo Vanni
Già paese di nomadi e pastori (i Kazaki, che costituiscono il 60% della popolazione), il K. è divenuto un centro di richiamo di coloni slavi, [...] i quali hanno contribuito alla messa in valore agricola industriale di questo vasto stato, considerato attualmente "la perla dell'Unione Sovietica". Dal 1948 l'agricoltura ha ripreso il suo sviluppo favorita ...
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I Rom, spesso impropriamente definiti con gli eteronimi ‘zingari’ e ‘nomadi’, sono altrettanto spesso indebitamente associati alla Romania. Infatti si stima che solo il 30% di essi conduca una vita nomade, [...] in cui si trasferivano. In particolare, con l’affermazione dello stato-nazione, lo spazio per un’etnia in parte nomade e in parte sedentaria, ma comunque estranea alle logiche nazionalistiche, si è andato progressivamente riducendo fino a giungere al ...
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Regione dell’Etiopia meridionale, sulla sinistra del medio Uebi Scebeli, con limiti incerti sia a NO che a SE. È un tavolato di altezza superiore ai 550 m, percorso dal Fafen e da altri corsi d’acqua diretti [...] da N a S, con regime irregolare. La popolazione è costituita da una frazione di Somali, detti appunto O., nomadi, la cui economia si basa sull’allevamento di ovini e di cammelli. Centri importanti sono Werder, Geladi, Degeh Bur, Sasabaneh. La grande ...
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Dancalia
Regione dell’Africa orient., fra Eritrea, Etiopia e Gibuti. Popolata da pastori nomadi islamizzati, ha come città principali Assab e Edd. La D. alterna una zona montuosa a una aridissima, la [...] depressione di Afar, sede di importanti ritrovamenti paleoantropologici e del Lago Assal, punto più basso dell’Africa. Tra 19° e 20° sec. fu meta di esplorazioni italiane ...
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Una delle maggiori tribù oromo dell’Etiopia, abitante vasti territori fra il Lago Stefania e il Daua Parma. Sono pastori nomadi o semi-nomadi, che allevano cammelli, bovini, ovini, e si cibano di latte [...] e carne. Abitano in aggruppamenti di capanne emisferiche, circondati da siepi per la custodia del bestiame. Conservano l’antica religione pagana degli Oromo ...
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(o Tombouctou) Città dell’od. Mali. Situata a N dell’ansa del Niger, T., esistente già verso il 12° sec. come campo periodico dei nomadi tuareg, si sviluppò come città carovaniera. Agli inizi del Trecento [...] fu incorporata nell’impero del Mali. Nello stesso secolo il viaggiatore arabo Ibn Battuta la menziona come grande centro islamico e maggiore mercato alle porte del Sahara occidentale. Conquistata nel 15° ...
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Stato federato degli USA (181.186 km2 con 3.642.361 ab. nel 2008), nella parte meridionale della zona della Prateria fra il fiume Arkansas a NE e il Fiume Rosso a S; la capitale O. City (551.789 ab. nel [...] Spagna dai Francesi, che lo cedettero agli USA con il Louisiana Purchase nel 1803. Abitato da tribù di Indiani nomadi, dal 1828 fu destinato dal Congresso a riserva (Territorio Indiano). Scoppiata la guerra di secessione (1861), le tribù Cherockee ...
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Stato dell’Asia, nella Penisola Arabica. Confina a N e NO con l’Iraq, a S con l’Arabia Saudita; a E si affaccia nella parte più interna del Golfo Persico.
Il territorio è pianeggiante, con lievi ondulazioni [...] all’Impero ottomano dal 16° sec., l’attuale K. rimase relativamente autonomo da Istanbul ed esposto alle incursioni delle tribù nomadi dell’interno. Dal 18° sec. lo stanziamento di tribù provenienti dal Neged diede vita alla città di Kuwait, che ...
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steppa Formazione vegetale aperta costituita da erbe annue o perenni e da arbusti nani, diffusa nelle regioni a clima tropicale asciutto e temperato continentale. Tipiche sono le s. dove prevalgono le [...] (arte animalistica, arte delle migrazioni), indica la produzione artistica (2° millennio a.C.-1000 d.C.) delle popolazioni nomadi abitanti le immense regioni steppose comprese tra il Danubio e la Manciuria, limitate a N dalla tundra boreale e a S ...
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Nejd (ar. «altopiano»)
Nejd
(ar. «altopiano») Regione naturale della Penisola Arabica, formata da un altopiano parzialmente desertico che si estende nella parte centrale del Paese, abitato fin dall’antichità [...] da tribù di pastori nomadi. In epoca islamica, il N. fu sede di una diffusa opposizione al profeta Maometto (➔ ), quindi dette rifugio alla dissidenza di kharijiti e carmati. Alla fine del sec. 18° ebbe qui origine e centro il movimento wahhabita. ...
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nomade
nòmade agg. e s. m. e f. [dal lat. nomas -ădis, gr. νομάς -άδος, propr. «che pascola, che va errando per mutare pascoli», dal tema di νέμω «pascolare»]. – 1. Di gruppo etnico (e suoi appartenenti) che pratica il nomadismo: popolo, stirpe,...
nomadismo
s. m. [der. di nomade]. – 1. In etnologia, il modo di esistenza proprio di un popolo o tribù che muta spesso il luogo della dimora, vivendo generalmente in tende, capanne smontabili, ripari improvvisati; è tipico ancor oggi di alcuni...