barbariche, invasioni
Chiara Frugoni
La fine del mondo antico
Alla fine del 4° secolo d.C. l'Occidente era povero, in piena decadenza; l'Oriente invece era ricco, con grandi e belle città. Di fronte [...] lingua erano simili ai Mongoli. Vivevano nelle steppe, zone deserte e fredde con poca erba, erano guerrieri e cacciatori nomadi e si spostavano sempre a cavallo. L'avanzata degli Unni costrinse tutti quei popoli che erano stanziati verso occidente ad ...
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Termine, coniato nel 1943 dall’americanista P. Kirchhoff, che indica la vasta area geografica in cui si svilupparono alcune tra le maggiori civiltà precolombiane del Nuovo Mondo, tra cui quelle maya e [...] con divinità peculiari (come il dio pluviale Tlaloc).
La fase arcaica
La sedentarizzazione delle popolazioni di cacciatori e raccoglitori nomadi che anticamente popolavano la M. ebbe luogo nella fase arcaica (7000-2000 a.C.), di pari passo con la ...
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GROENLANDIA
Claudio Cerreti
Emma Ansovini
(XVII, p. 978; App. II, I, p. 1094; III, I, p. 793)
Assetto istituzionale. - Dal 1979 la G. è costituita in contea autonoma danese. Tra i principali effetti [...] ). Appena 849 risultano essere i residenti permanenti nella G. settentrionale; si sono censiti, inoltre, un migliaio di nomadi. Sull'insieme della popolazione, circa 9500 sono gli stranieri residenti (in prevalenza danesi).
I centri più popolosi si ...
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La regione, che faceva parte del territorio militare del Sahara libico, ha goduto nel periodo precedente al 1940 d'una certa tranquillità, che è stata vantaggiosa alla sua economia, dissestata da tanti [...] Charlet). Nel 1945 è stato eseguito un censimento, che ha contato 33.500 ab., cui sono da aggiungere 6300 nomadi e seminomadi.
Storia. - Durante la seconda Guerra mondiale, nel corso della prima offensiva britanniea in Africa settentrionale, truppe ...
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Vicino Oriente antico. Le conoscenze geografiche
Mario Liverani
Le conoscenze geografiche
Geografia e cosmologia
Nel Vicino Oriente antico le conoscenze geografiche sono strettamente legate alle concezioni [...] dell'Egeo e la Valle del Nilo, l'Asia centrale e la valle dell'Indo. Ai margini restano due grandi raggruppamenti di pastori nomadi: gli Arabi a sud e gli Sciti a nord. Ampie zone che erano sconosciute agli Assiri, sono ora esplorate dai Persiani: la ...
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Greci antichi
Emanuele Lelli
Alle radici della cultura occidentale
Per le straordinarie esperienze vissute in diversi campi ‒ dalla politica alla letteratura ‒ e per le affascinanti creazioni di cui [...] della nostra civiltà occidentale. Si riferiva agli abitanti della Grecia.
I Greci nacquero dall'incontro fra le genti nomadi provenienti dall'Asia centrale (gli indoeuropei) e le popolazioni di cultura mediterranea. Queste originarie diversità si ...
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Niger
Alberta Migliaccio
Francesca Socrate
'
(XXIV, p. 813; App. III, ii, p. 267; IV, ii, p. 595; V, iii, p. 671)
geografia umana ed economica
di Alberta Migliaccio
Popolazione
Al censimento del 1988 [...] da un'arretratezza endemiche. Né erano stati fino ad allora risolti i conflitti etnici, soprattutto per quel che concerneva la questione dei nomadi tuareg: tornati in N. alla fine degli anni Ottanta dalla Libia e dall'Algeria, fra il 1990 e il 1992 i ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, il cui territorio confina a N con l’Egitto, a E con l’Eritrea e l’Etiopia, a S con il Sud Sudan, a O con la Repubblica Centrafricana e il Ciad, a NO con la Libia; per [...] ab., la popolazione urbana non raggiunge neppure un quarto di quella totale, mentre si stimano ancora quasi 2 milioni di nomadi.
Le lingue ufficiali sono l’arabo e l’inglese, ma vengono parlati anche idiomi camitici, nilotici e sudanesi. La religione ...
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MONGOLIA
*
Ugo Marazzi
(XXIII, p. 667; App. I, p. 872; II, II, p. 344; III, II, p. 152; IV, II, p. 500)
Al censimento del 1989 la popolazione della Repubblica popolare era di 2.043.400 ab., corrispondenti [...] 1992) è in aumento, di pari passo con la trasformazione del mondo rurale e con la spinta alla sedentarizzazione dei nomadi. Nel 1991 il 30% della popolazione attiva era ancora dedito alle attività agricolo-pastorali. In questo contesto l'allevamento ...
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Almohadi
G. Ventrone Vassallo
Intorno al primo quarto del sec. 12°, furono chiamate al-muwaḥḥidūn ('i professanti l'Unità di Dio', al-tawḥīd 'l'unicità', il fatto di essere l'unico), da cui A., le popolazioni [...] più importante figura del Medioevo berbero, fu di assicurarsi quei territori che da sempre avevano subito le dannose incursioni dei nomadi e, pertanto, si volse alla conquista del Nord Africa fino all'Ifrīqiya, attuale Tunisia, dove nel 555 a.E./1160 ...
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nomade
nòmade agg. e s. m. e f. [dal lat. nomas -ădis, gr. νομάς -άδος, propr. «che pascola, che va errando per mutare pascoli», dal tema di νέμω «pascolare»]. – 1. Di gruppo etnico (e suoi appartenenti) che pratica il nomadismo: popolo, stirpe,...
nomadismo
s. m. [der. di nomade]. – 1. In etnologia, il modo di esistenza proprio di un popolo o tribù che muta spesso il luogo della dimora, vivendo generalmente in tende, capanne smontabili, ripari improvvisati; è tipico ancor oggi di alcuni...