Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] m., invalso sin dal 4° sec. a.C., è tratto dal nome magi dei sacerdoti persiani).
L’interesse del mondo greco per la m. che è il presupposto – e il risultato – del nuovo sapere scientifico e segna la fine della mentalità magica. Come simbolo di un ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] nella direzione di una continuità con l’età della rivoluzione scientifica e l’Illuminismo.
Ritorno all’antico e nascita di una e della pace universale delle dottrine; che, in nome della razionalità, combatté contro l’astrologia divinatrice, ma che ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] dei clienti, conciliando conoscenze di tipo tecnico-scientifico (modellistica, statistica, tecniche per l’assicurazione di Attestazione di Specificità (AS). I primi due riguardano «il nome di una regione, località o paese che designi un prodotto ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] metà del 20° sec., tanto da giustificare il nome di ‘esplosione demografica’ (soprattutto nelle aree del , oltre alla protezione delle bellezze naturali e dei valori scientifico-culturali del paesaggio è stata considerata anche la protezione della ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] la sua natura e la sua origine, ha validità generale riceve il nome di principio, mentre è più appropriato parlare di l. quando essa ha di casi di un certo ambito. Se le l. scientifiche siano anche provviste di necessità, oltre che di universalità, è ...
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Filosofo e pedagogista ceco (Nivnice, Moravia, 1592 - Amsterdam 1670). Pensatore tra i più incisivi e influenti del sec. 17°, K. è insieme un prodotto del clima spirituale europeo, e soprattutto nazionale, [...] lotte religiose del periodo, e del naturalismo scientifico e filosofico. Spirito profondamente mistico, legato per molti nel 1628 ma inedita; in latino 1638).
Vita
Il suo vero nome era Segeš: adottò quello di K. nella maturità. Membro, per ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] eruditi e studiosi erano diverse.
L’approccio scientifico
Lo studio scientifico della m. entrò in una nuova fase con «luminoso», nella radice del nome Zeus, Iuppiter e del vedico Dyaus pitar) sarebbe diventato un nome proprio.
La cosiddetta scuola ...
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Filosofo statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1839 - Milford, Pennsylvania, 1914). Nella sua opera più nota, l'articolo How to make our ideas clear, pubblicato nel Popular Science Monthly del gennaio [...] svolgendovi gran parte della sua attività di ricerca scientifica. Studiava intanto metodi di classificazione con L. (1878), fu poi diffusa e divulgata da W. James (1898) col nome di pragmatismo. Le indagini nel campo della logica e le ricerche di un ...
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La prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia, oppure ciò che costituisce l’origine, la causa di un fatto o di una serie di fatti, o il costituente fondamentale di [...] senso, le premesse di un’argomentazione dimostrativa. Ma lo stesso nome hanno, in altro senso, i p. che governano la conoscenza , di motivo fondamentale e intrinseco, o di presupposto generale, di un dato problema o sistema filosofico o scientifico. ...
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Secondo la definizione di R. Carnap, il compito di rendere più esatto un concetto vago o non sufficientemente esatto usato nel linguaggio comune o in un precedente stadio dello sviluppo scientifico o logico. [...] modali, dà luogo a un nuovo e più esatto concetto, chiamato explicatum, mentre il vecchio concetto rimpiazzato prende il nome di explicandum.
Elaborando la dottrina carnapiana dell’e., e distinguendola da una teoria della definizione, W.V.O. Quine ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...