Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bernardo Davanzati
Cosimo Perrotta
Per riconoscimento unanime degli storici è il grande iniziatore del pensiero moderno sulla moneta. Esprime con efficacia sia l’idea della moneta-merce (posizione metallista) [...] essere variato dal sovrano. Nella prima parte del 16° sec., accanto al nominalismo degli inglesi, come John Hales, si era affermato questo metallismo moderato, soprattutto con il giurista francese Dumoulin (per un’analisi più vasta v. Perrotta ...
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Erudito ed economista (Firenze 1529 - ivi 1606). Figura di spicco del Cinquecento fiorentino. Nel 1547, a soli 18 anni, divenne membro dell’Accademia fiorentina. In seguito si associò all’Accademia degli Alterati. Nel 1579, su incarico del consiglio generale della stessa Accademia, si dedicò alla volgarizzazione ... ...
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Erudito (Firenze 1529 - ivi 1606). Dopo aver atteso con scarso successo alla mercatura, si diede a studî prevalentemente storici ed economici. Famosa, per la concisione in gara con l'originale, la sua traduzione di Tacito (1º libro degli Annali 1596; tutte le opere, post., 1637), condotta con lo stesso ... ...
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Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 33 (1987)
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 31 ag. 1529 (Archivio dell'Opera del duomo, Battesimi, anni 1522-1532, c. 119 v), da Antonfrancesco di Giuliano e da Lucrezia, figlia di Bernardo Ginori.
La famiglia del padre del D. era di antica nobiltà, forse discendente dalla potente consorteria guelfa dei ... ...
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L'interesse del noto scrittore ed erudito fiorentino (1529-1606) per l'opera dantesca è strettamente connesso alla posizione da lui assunta nelle note polemiche relative alla ‛ questione della lingua ' e caratterizzata dal fortissimo rilievo dato alla popolarità ed espressività del fiorentino parlato; ... ...
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Erudito fiorentino nato nel 1529, morto nel 1606. Dopo aver esercitato senza fortuna la mercatura a Lione, si diede in patria allo studio delle lettere e delle scienze economiche e agrarie. Fu ammesso, con lo pseudonimo di Silente, all'Accademia degli Alterati. Per mostrare la falsità dell'opinione ... ...
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PAOLO Veneto
Alessandro D. Conti
PAOLO Veneto (Paolo Nicoletti). – Paolo (Ordine degli eremitani di Sant’Agostino), figlio di Nicoletto Antonio da Venezia e di una donna Elena, di cui si ignora il casato, [...] . È a Oxford che Paolo maturò il netto rifiuto del nominalismo e l’adesione ai moduli tipici di quello che possiamo definire Mentre in psicologia e gnoseologia, appare un aristotelico moderato ed eclettico, fedele a certe elaborazioni dell’agostinismo ...
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BALDACCHINI GARGANO, Michele
Mario Quattrucci
Fratello di Francesco Saverio, nacque a Barletta l'11 febbr. 1803; morto dopo pochi anni il padre, si trasferì con il resto della famiglia a Napoli. La [...] e politiche, ove lesse alcuni suoi saggi sul nominalismo (pubblicati negli atti dell'Accademia). Fece parte della (XXXVIII, Pisa 1839, pp. 101-104). Classicista convinto, seppur moderato, il B. non si opponeva al romanzo storico, giudicandolo un ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...