Buridano, Giovanni (Joannes Buridanus o Jean Buridan)
Buridano, Giovanni (Joannes Buridanus o Jean Buridan) Filosofo francese (n. 1290 - m. 1358). Fu rettore dell’Università di Parigi e seguace, almeno [...] , nella linea del pensiero francescano, particolarmente importante per l’economia. Sviluppò quello che viene considerato il ‘nominalismo occamiano’, fino a produrre una concezione di scienza empirica in opposizione al dominante aristotelismo. Il suo ...
Leggi Tutto
Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] con la grande questione degli universali: sostenendone la realtà oggettiva, i realisti si oppongono ai nominalisti (➔ nominalismo) e ai concettualisti (➔ concetto). Capo della scuola realistica propriamente detta è Guglielmo di Champeaux; tra ...
Leggi Tutto
HEYNLIN von Stein, Johannes (Johannes a [o de] Lapide)
Nato verso il 1430, forse nella diocesi di Spira, insegnò a Parigi (1454-64), quindi a Basilea (1464-66), poi nuovamente a Parigi ove nel 1469 fu [...] Berna, nel 1487 si fece certosino a Basilea; morì il 12 marzo 1496.
Fu strenuo rappresentante del "realismo", contro il "nominalismo", ed esercitò larga influenza sui suoi discepoli G. Reuchlin e R. Agricola. Collaborò a edizioni d'incunaboli editi a ...
Leggi Tutto
GAUSLENO (o Ioscelino) di Vierzy, vescovo di Soissons
Guido Calogero
Occupò la sede di Soissons dal 1125 al 1151; a lui Giovanni di Salisbury (Metalog., II, 17) attribuisce, in ordine al problema della [...] esista in sé (secondo il realismo) né un predicato che soltanto si pensi o si esprima (secondo il concettualismo e il nominalismo), bensì risulta dalla collectio degl'individui coincidenti in una data forma, ed è quindi reale e immanente nella loro ...
Leggi Tutto
Storico della filosofia francese (Péronne, Somme, 1904 - Saragozza 1987). V. ha proposto una visione del pensiero medievale latino assai articolata, che da un lato rifiuta di privilegiare particolari momenti, [...] formalmente l'una dall'altra. In particolare la sua attenzione si è rivolta a problemi teologici e filosofici del nominalismo alla fine del Medioevo, soprattutto in Giovanni da Ripatransone e G. Biel, del quale ultimo ha indicato l'influenza ...
Leggi Tutto
Teologo e filosofo occamista (Spira 1410 circa - Einsiedeln 1495), predicatore della cattedrale di Magonza (1462), nel 1468 entrò tra i Fratelli della vita comune di Windesheim e ne fu priore; prevosto [...] di Sermoni e di un Defensorium oboedientiae apostolicae ad Pium Papam II destinatum. La sua dottrina, ispirata al nominalismo dell'Occam, rappresenta cospicui sviluppi della "via moderna", dissolvendo certe tesi della teologia tomistica e accentuando ...
Leggi Tutto
Filosofo (n. forse 436 a. C.), fondatore della scuola cinica, vissuto circa settant'anni. Discepolo prima di Gorgia e poi di Socrate, tenne scuola dopo la morte di questo nel ginnasio di Cinosarge. Sembra [...] ma non la cavallinità"): da ciò si è voluto dedurre un sensismo gnoseologico, ma in realtà si tratta di un nominalismo, nel senso che la conoscenza di ciascuna cosa individuale è ricondotta alla conoscenza del "nome" che la esprime secondo verità ...
Leggi Tutto
asino di Buridano
Celebre esempio dell’asino che, in mezzo a due fasci di fieno, morirebbe di fame per l’incapacità di determinare la scelta. Fu ripreso da Dante: «intra due cibi, distanti e moventi [...] invenzione di contemporanei per deridere la sua teoria della libertà, ispirata, come tutto il suo pensiero, al nominalismo di Guglielmo di Occam. Per Buridano voluntas est intellectus et intellectus est voluntas, quindi qualunque bene si presenti ...
Leggi Tutto
Filosofo inglese (n. 1070 circa - m. 1160 circa), nato probabilmente a Bath, ma formatosi a Laon e a Tours. Dové il meglio della sua erudizione ai suoi viaggi in Italia meridionale (Salerno) e in Sicilia, [...] e il trattato De eodem et diverso (edito da H. Willner nel 1903); qui sostiene una teoria intermedia tra nominalismo e realismo, secondo la quale lo stesso essere concreto è insieme genere, specie, individuo, ma sotto aspetti (respectus) diversi ...
Leggi Tutto
UNIVERSALI, Questione degli
Bruno NARDI
La questione intorno al valore conoscitivo degli universali, dibattuta nella scolastica dal sec. IX in poi ed entrata nella fase acuta alla fine del sec. XI e [...] fino ai nostri giorni si continuerà pure a discutere intorno al valore di concetti universali, e si parlerà di nominalismo, per caratterizzare talune dottrine moderne, come per es. quelle del Hume, del Condillac, dello Stuart Mill, del Taine, ecc ...
Leggi Tutto
nominalismo
s. m. [der. di nominale]. – 1. Nella storia della filosofia, dottrina che considera i concetti generali e universali semplici nomi senza alcuna corrispondenza nella realtà oggettiva costituita tutta di individui: l’universale è...
nominale
agg. [dal lat. nominalis, der. di nomen -mĭnis «nome»]. – 1. Del nome, come categoria grammaticale: suffissi n., quelli che servono alla formazione del nome; declinazione o flessione n., appartenente alla categoria del nome inteso...