Thebaidos
Genitivo del latino Thebais (" Tebaide "), che D. adopera in Cv III XI 61, come titolo del poema di Stazio: come dice Stazio nel quinto del Thebaidos. La forma del nominativo non è mai adoperata [...] da Dante. Vedi STAZIO, P. Papinio ...
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PHILISTION (Φιλιστίων)
A. Stazio
Incisore monetale attivo a Hyele (Velia), verso la fine del IV sec. a. C.
Tra i varî didracmi con testa d'Atena su cui, al nominativo o al genitivo, compare la sua firma, [...] particolare interesse dal punto di vista artistico e tipologico riveste un conio su cui la testa della dea è insolitamente ritratta con l'elmo corinzio, adorno di una quadriga guidata da Nike. Un'altra ...
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FANTONI, Filippo
Antonella Pagano
Figlio di Romolo, proveniente da nobile famiglia, nacque presumibilmente intorno al 1530 a Firenze, come attesta l'appellativo di "Florentinus" sempre presente accanto [...] . I motivi per cui il F. lasciò l'università non sono chiari, quasi sicuramente fu richiamato dall'Ordine come attesta la sua nomina per l'anno 1569-70 ad abate del monastero dei Ss. Giusto e Clemente di Volterra, una delle più importanti case ...
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Categoria morfologica della lingua latina, di natura nominale e caratterizzata dal suffisso -nd-. Sembra derivato dal gerundivo. Può sostituire l’infinito per tutti i rapporti sintattici che non siano [...] segnati dal caso nominativo e la sua costruzione è del tipo verbale. La forma ablativale, in sostituzione dell’infinito e del participio presente predicativo, si mantiene nelle lingue romanze (it. cantando, fr. chantant; dopo preposizione subentra l’ ...
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GORGONE e Gorgoni (Γοργώ, Gorgon)
Bruno Lavagnini
La forma più antica del nome è Γοργώ, al plurale con tema ampliato Γοργόνες, da cui poi si derivarono anche le forme del singolare e un nominativo Γοργών [...] (più tardi e presso i Bizantini Γοργόνη, lat. classico Gorgo o Gorgon, latino tardo Gorgona). Il nome alluderebbe alla potenza malefica dello sguardo. La storia del nome mostra che il mito originario conosceva ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] ) si riscontra anche nelle forme atone (➔ clitici) dei pronomi personali. Tali forme esistono in italiano solo per gli obliqui, non per il nominativo: mi ti gli lo le la ci vi loro le si non sono mai usate in funzione di soggetto. Inoltre, i pronomi ...
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grandine (grando)
Due occorrenze nella Commedia: in If VI 10 Grandine grossa, acqua tinta e neve, dov'è descritto l'ambiente dei golosi, e in Pg XXI 46 non pioggia, non grando, non neve, dove la forma [...] del nominativo latino grando sembra dovuta a ragioni metriche. Si noti che il verso riunisce gli stessi elementi citati nel canto dell'Inferno. ...
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Autore, alla fine del 12º sec., di un romanzo francese su Tristano e Isotta, del quale ci è pervenuto un frammento continuato di circa 4500 versi con caratteri linguistici normanni continentali (ms. fr. [...] 2171 Bibl. naz. di Parigi). Nel frammento il nome ricorre due volte nella forma del nominativo Beroux; ma l'attribuzione di tutta l'opera a un unico autore è discussa. ...
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Brisso
Giorgio Stabile
. Nome sotto cui D. designa il filosofo greco (IV secolo a.C.) Brisone (greco Βρύσων, latino Bryson -onis) di Eraclea, figlio dello storico Erodoto, alunno forse di Socrate o [...] Salisbury (Metalog. III prol.): " Coriscus, Brisso... aut Melissus, aeque omnes ignoti, nisi quatenus ab Aristotile exempli gratia nominati sunt ". Da notare, inoltre, che più volte D. ricorda il problema della quadratura del circolo, per rilevare la ...
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In grammatica e in linguistica, caso della declinazione latina e greca, e anche di altre lingue flessive, antiche e moderne, che esprime il chiamare, il richiamare o l’invocare, persone, divinità e altri [...] esseri animati, o anche cose (manca generalmente di un morfema specifico e la sua funzione è spesso esplicata, specie nel plurale, dal nominativo); o vocativo è la particella che, in italiano e in altre lingue, esprime la funzione vocativa. ...
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nominativo
agg. e s. m. [dal lat. nominativus, der. di nominare «nominare»]. – 1. agg. a. Che vale a nominare, che ha l’effetto di nominare; è com. soprattutto nell’espressione caso n. o, assol., nominativo s. m. (dal lat. nominativus [casus],...
nomina
nòmina s. f. [der. di nominare]. – 1. L’atto di nominare qualcuno, o il fatto di essere nominato, a un ufficio, a una carica: atto, decreto, lettera di n.; n. in prova, n. definitiva; carica di n. presidenziale, ministeriale, che viene...