metallografia
metallografìa [Comp. di metallo e -grafia] [FSD] Disciplina che studia la struttura dei materiali metallici in relazione alle loro proprietà, sia fisico-chimiche che meccaniche. Comprende [...] . Tuttavia, per l'applicazione sistematica del microscopio allo studio della struttura dei metalli e delle leghe occorre giungere alla metà circa del sec. 19°. Non esiste una suddivisione universalmente riconosciuta della m. e, d'altra parte, i ...
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sale
sale [Lat. sal salis, dal gr. háls halós] [CHF] (a) Composto di un metallo con un radicale acido ottenuto per neutralizzazione di un acido con una base, cioè derivante da un acido per sostituzione [...] -ito, -ato, e facendo seguire il nome del metallo (o di altro catione) preceduto dalla prep. di ( metallo sostituisca 1, 2, 3 ioni idrogeno (fosfato monopotassico, fosfato tricalcico, ecc.). ◆ [CHF] S. anidro: in contrapp. a s. idrato, quello che non ...
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fuochi artificiali
Leopoldo Benacchio
Esplosioni di luci e colori
I fuochi artificiali sono esplosioni colorate che disegnano in cielo fiori e fontane di mille tonalità. Arte originariamente cinese, [...] lanciati in sicurezza e con precisione i fuochi vengono introdotti e innescati entro tubi metallici, chiamati mortai.
Esistono anche fuochi artificiali da terra, che non si devono levare in volo per scoppiare. Sono per esempio le girandole, che ...
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coppia
còppia [Der. del lat. copula] [LSF] Insieme di due cose di specie identica o simile, messe insieme o collegate da speciali relazioni. ◆ [MCC] Nella meccanica applicata: (a) l'insieme di due corpi [...] c. superiore, la c. cinematica nei casi non riducibili ai tre tipi precedenti, che non è di per sé cinematica, ma può [EMG] C. voltaica: (a) l'insieme dei due conduttori metallici, omotermi, di natura diversa, a contatto tra loro, in cui insorge ...
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leganti
Paolo Chiusoli
Gruppi chimici capaci di cedere, attrarre o condividere elettroni per formare un legame con un atomo coordinante. Ci limitiamo in questo caso ai leganti che interagiscono con [...] o gli alchili, e a quelli donatori di densità elettronica, come le olefine, che non alterano lo stato di ossidazione, e possono ricevere indietro dal metallo la densità elettronica in eccesso attraverso una retrodonazione nei loro orbitali vuoti ...
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trasferimenti intermolecolari
Sergio Carrà
Reazioni chimiche elementari attraverso le quali un protone o un elettrone vengono trasferiti fra due centri di due molecole diverse. Se i due centri appartengono [...] spesso associati a quelli protonici, fra due centri non appartenenti alla stessa molecola, nei quali gli elettroni elettronici avvengono fra due centri estremi in cui sono presenti metalli separati da distanze relativamente elevate, che vanno dai 10 ...
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calcogeni
Andrea Ciccioli
Denominazione tradizionale con cui vengono indicati gli elementi del gruppo 16 della tavola periodica (gruppo VIA o VIB secondo le vecchie numerazioni del sistema periodico). [...] 17, il fatto che la maggior parte dei minerali da cui si estraggono metalli comuni quali il rame, il ferro, lo stagno, il piombo e lo Terra) e lo zolfo, entrambi con spiccate caratteristiche nonmetalliche. Il selenio è un semiconduttore, mentre il ...
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lisciviazione
Mauro Cappelli
Operazione chimica, detta anche estrazione solido-liquido, consistente nella separazione di uno o più componenti da una massa solida mediante un solvente. La lisciviazione [...] lisciviazione è particolarmente impiegato nella metallurgia di numerosi metalli quali: argento, rame, manganese, vanadio, Di solito la lisciviazione si compie a pressione atmosferica, ma non mancano casi di lisciviazione sotto pressione, a caldo, in ...
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nucleazione
Andrea Ciccioli
Formazione, a partire da una fase solida, liquida o gassosa, di aggregati di atomi o molecole (detti nuclei) di un’altra fase, in grado di accrescersi fino a produrre particelle [...] Gli aggregati che non riescono a raggiungere una dimensione critica tendono perciò a disgregarsi e quindi non danno luogo alla . Per es., nel caso della solidificazione dei metalli dal fuso, è possibile osservare fenomeni di sottoraffreddamento ...
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punto isoelettrico
Giuseppe Cappelletti
Condizione a cui il sistema (per es. una proteina o una particella solida) non reca una carica netta. Le proteine, come molte molecole biologiche, contengono [...] proteina è quindi un particolare valore di pH al quale la proteina non è elettrificata. Se il pH è più acido del punto isoelettrico e dell’entità della carica superficiale. Nel caso degli ossidi metallici, per es., il punto isoelettrico – che è una ...
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metallo1
metallo1 s. m. [dal lat. metallum, gr. μέταλλον]. – 1. a. Nome generico degli elementi chimici di una delle due fondamentali categorie in cui essi sono solitamente divisi (l’altra è quella dei non metalli); i metalli sono solidi cristallini,...
metallico
metàllico agg. [dal lat. metallĭcus, gr. μεταλλικός] (pl. m. -ci). – 1. Di metallo, del metallo; fatto di metallo o costituito di più metalli: materiali m. (detti anche prodotti metallurgici), distinti in ferrosi (ghisa, acciai)...