Elemento chimico, simbolo H, peso atomico 1,008, scoperto da H. Cavendish nel 1766. Il suo nome deriva dal fr. hydrogène, termine coniato come aggettivo («che genera l’acqua») dal chimico francese G. de [...] metallurgica è usato per la riduzione diretta di alcuni ossidi metallici: per tale via già si estraggono il tungsteno e il i carboni fossili e il coke hanno un costo che non è più competitivo con quello degli idrocarburi. La conversione ossidante ...
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Elemento chimico, numero atomico 19 e peso atomico 39,098; il suo simbolo è K (dal nome lat. scient. Kalium, che deriva dall’arabo qalī «potassa»). Ne sono noti due isotopi naturali stabili, 3919K (93,2%), [...] lega dotata di una certa resistenza meccanica e che reagisce con l’acqua in modo non violento. È un energico riducente: riduce dai loro sali i metalli pesanti, spesso fino allo stato elementare.
Giacimenti ed estrazione
Data la sua reattività, il p ...
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Chimica
Sistema omogeneo formato da due o più componenti mescolati intimamente tra loro con un grado di dispersione dell’ordine molecolare.
Linee generali
A seconda dello stato di aggregazione (solido, [...] una forma chimica diversa da quella originaria (per es., un metallo può sciogliersi in un acido ossidandosi a catione, un acido si essa, almeno in parte, dei protoni ecc.); anche se non è sempre possibile operare una distinzione netta tra i due ...
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vernice Insieme di sostanze capaci di formare sopra una superficie, su cui vengano opportunamente distese, una sottile pellicola avente particolari proprietà di colore, lucentezza, impermeabilità.
Componenti
I [...] per reazione con l’ossigeno atmosferico, viene accelerato mediante l’aggiunta di sali metallici solubili in solventi organici. Le resine alchidiche non siccative, modificate con acidi grassi saturi, trovano impiego nei prodotti essicanti a forno ...
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selenio Elemento chimico, numero atomico 34, peso atomico 78,96, simbolo Se; fu scoperto da J. Berzelius nel 1817 nelle melme delle camere di piombo di un impianto di acido solforico a Gripsholm (Svezia).
Chimica
Del [...] , si ottiene dalle altre forme per riscaldamento: ha aspetto quasi metallico, colore grigio-nero, frattura granulare, densità relativa 4,79, di quelle cristalline e, a differenza di queste, non conducono quasi affatto l’elettricità. Il s. grigio ...
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In chimica, l’insieme delle forze che si stabiliscono fra atomi (di specie diversa o anche identici) in grado di consentire la formazione delle molecole (➔ molecola). Tali forze, dette di l., sono essenzialmente [...] minima lungo l’asse congiungente i nuclei degli atomi legati.
Un ulteriore esempio di l. delocalizzato è quello metallico in cui gli elettroni non appartengono a nessun atomo in particolare e formano una specie di gas nel quale sono immersi i residui ...
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mobilità Attitudine, capacità e facilità a muoversi, a spostarsi.
Chimica
M. degli elementi In geochimica, facilità e velocità che hanno gli elementi a migrare negli ambienti superficiali. La m. è funzione [...] tempo, il cui limite massimo è fissato dalla contrattazione collettiva e non supera, in ogni caso, i tre mesi. L’ipotesi di un mezzo conduttore (soluzione elettrolitica, gas ionizzato, metallo, semiconduttore), la velocità che le particelle cariche ...
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chimica Denominazione generica di metodi d’analisi, di tipo prevalentemente qualitativo. letteratura Scritto di carattere specifico o monografico, di limitata estensione, in cui l’autore analizza criticamente [...] ’autore intorno a un argomento; il s. che offre una disquisizione non formale intorno a un punto del costume o del gusto; il s di legge, all’applicazione del marchio ufficiale sul metallo analizzato per garantirne la qualità; fornisce inoltre a chi ...
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(o radium) Elemento chimico, radioattivo, simbolo Ra, numero atomico 88, peso atomico 226,025. Appartiene al 2° gruppo del sistema periodico degli elementi (metalli alcalino-terrosi) e come elemento radioattivo [...] di idrogeno per separare il r. dal mercurio. Il r. è un metallo di color bianco, lucente, che fonde a 700 °C e che a temperatura ecc. I composti di r. impartiscono alla fiamma non luminosa una colorazione rosso-carminio brillante e nello spettro ...
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Ossiacido, di formula C6H4(OH)(COOH), derivabile dall’acido benzoico per sostituzione dell’idrogeno in posizione orto al carbossile con un gruppo ossidrilico; fu estratto nel 1830 dalla salicina ed è stato [...] in Italia ne è consentito l’impiego solamente per prodotti non alimentari. L’acido s. è impiegato per la sintesi Me è un metallo monovalente, si preparano facendo reagire l’acido s. con i carbonati e gli ossidi metallici. Di particolare importanza ...
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metallo1
metallo1 s. m. [dal lat. metallum, gr. μέταλλον]. – 1. a. Nome generico degli elementi chimici di una delle due fondamentali categorie in cui essi sono solitamente divisi (l’altra è quella dei non metalli); i metalli sono solidi cristallini,...
metallico
metàllico agg. [dal lat. metallĭcus, gr. μεταλλικός] (pl. m. -ci). – 1. Di metallo, del metallo; fatto di metallo o costituito di più metalli: materiali m. (detti anche prodotti metallurgici), distinti in ferrosi (ghisa, acciai)...