Chimica
Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalino-terrosi; simbolo Ca, numero atomico 20, peso atomico 40,08, di cui sono noti diversi isotopi stabili: 4020Ca, 4220Ca, 4320Ca, 4420Ca, 4620Ca, 4820Ca. [...] l’acqua reagisce dando idrato di c. e sviluppando idrogeno; non è pericoloso a maneggiarsi e può essere lavorato (pressato, trafilato, tornito ecc.). Si comporta da metallo bivalente, si scioglie negli acidi formando i sali corrispondenti.
Data la ...
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Elemento chimico, appartenente al gruppo degli alogeni, scoperto da B. Courtois nel 1812; simbolo I, numero atomico 53, peso atomico 126,90. Il nome deriva dal francese iode, coniato nel 1812 da J.-L. [...] è quello con numero di massa 131 e vita media di circa 8 giorni.
In natura lo i. non si trova allo stato libero ma sempre allo stato combinato con diversi metalli. I minerali nei quali lo i. è un elemento essenziale sono una dozzina, di cui il più ...
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stagno Elemento chimico appartenente al 5° gruppo del sistema periodico; simbolo Sn, numero atomico 50, peso atomico 118,7. Sono noti 10 isotopi stabili dello s., di cui i più abbondanti in natura sono [...] di volume (~25%), per cui produce una granulazione e disgregazione del metallo (peste dello s.). Lo s. γ è stabile sopra i 167 °C. Lo s. fonde a 231,9 °C e bolle a 2270 °C; non è tossico, è molle, malleabile, facilmente lavorabile a freddo. La ...
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Astronomia
Figura apparente di un astro; nelle galassie, formazione lenticolare, appiattita e spiraliforne, che circonda il nucleo. D. di Airy D. luminoso centrale della figura di diffrazione in cui consiste [...] di avvistamenti certi (visuali o fotografici o mediante radar) non vi è al momento alcuna spiegazione: ci si limita a al centro due placche di ferro e circondato da un anello metallico.
Piastra di gomma vulcanizzata adoperata nel gioco dell’hockey su ...
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Biologia
Enzimi o molecole più semplici in grado di contrastare l’azione lesiva dei radicali liberi contenenti ossigeno, e di esercitare pertanto un’azione protettiva sull’integrità cellulare. Si distinguono [...] dell’ossidazione rimuovendo i radicali iniziatori, quali il radicale idrossile (•OH); legare i metalli (soprattutto ferro e rame) e mantenerli in forme che non siano in grado di generare radicali liberi (quali il radicale idrossile o il perferrile ...
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Nome sotto il quale si comprendono alcune miscele complesse di origine vegetale, animale, minerale e anche sintetica (dette anche ceridi).
Chimica
Chimicamente le c. di origine animale e vegetale sono [...] scultori se ne servirono per plasmare figure e oggetti da fondere in metallo o per bozzetti di piccole dimensioni; dal 16° sec. essa fu , adatto per legni scolpiti o porosi (quercia ecc.) ma non per legni compatti a grana fine (faggio, pero e legni ...
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Elemento chimico, di simbolo Cr, numero atomico 24, peso atomico 52, di cui sono noti gli isotopi stabili 5024Cr, 5224Cr, 5324Cr e 5424Cr; appartiene al sesto gruppo del sistema periodico degli elementi, [...] gruppo degli spinelli, di colore bruno scuro o nero ferro, con lucentezza metallica, spesso debolmente magnetico. È costituita da ossido di ferro e cromo, FeCr2O4, monometrico. Non di rado il ferro è sostituito in percentuali variabili dal magnesio e ...
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Chimica
Reazione di s. La reazione in cui un atomo o uno ione presenti in una molecola sono rimpiazzati, almeno formalmente, da un altro atomo o ione presenti allo stato libero. Schematicamente si ha: [...] AC+B. Sono di s. le reazioni in cui un metallo sposta, cioè sostituisce, un altro metallo da un suo sale (per es.: CuCl2+Zn→Cu+ di carica ‘vera’, cioè la densità delle cariche che non siano di polarizzazione (➔ carica; dielettrico). Il vettore D ...
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Fisico e chimico tedesco (Briesen, od. Wa̧brzeźno, 1864 - Zibelle, od. Niwica,1941). Figlio di un giudice, studiò fisica in diverse università, e, nel 1887, si laureò con lode a Würzburg con F. Kohlrausch [...] teoria della diffusione ionica secondo la quale i metalli posti in contatto con una soluzione tendono a genere ittrio, che emetteva luce a circa 2200 ºC; la lampada non richiedeva il vuoto, il suo rendimento era superiore alle lampade a filamento ...
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Elemento chimico, metallo, di simbolo Sb (da stibium, nome lat. dell’a.), numero atomico 51, peso atomico 121,76; ne sono noti due isotopi stabili di peso atomico 121 e 123. Raro come minerale ( a. nativo), [...] l’a. nero si prepara come quello giallo ma a temperatura non inferiore a −80 °C o per rapido raffreddamento dei vapori l’ antimonite, di colore grigio-piombo, con lucentezza metallica (detto anche stibina). Si presenta sempre in individui cristallini ...
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metallo1
metallo1 s. m. [dal lat. metallum, gr. μέταλλον]. – 1. a. Nome generico degli elementi chimici di una delle due fondamentali categorie in cui essi sono solitamente divisi (l’altra è quella dei non metalli); i metalli sono solidi cristallini,...
metallico
metàllico agg. [dal lat. metallĭcus, gr. μεταλλικός] (pl. m. -ci). – 1. Di metallo, del metallo; fatto di metallo o costituito di più metalli: materiali m. (detti anche prodotti metallurgici), distinti in ferrosi (ghisa, acciai)...