CAELATURA
M. Cagiano de Azevedo
La glossa greca corrispondente - non traduzione - è τόρευσις, cioè l'arte di incidere il metallo - in particolare l'argento - e prende nome dallo strumento di lavoro, [...] "sphyrelaton" (v.), specie quando faccia uso di forme onde ottenere figure a sbalzo o emblèmata da applicare. Matrici per tali lavori non sono rare, e se ne conservano, tra gli altri, nei musei di Monaco e di Hildesheim. Per impedire che nell'uso le ...
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Vedi SKYLLIS dell'anno: 1966 - 1966
SKYLLIS (Σκῦλλις, Scyllis)
M. Zuffa
Scultore greco di Creta, fratello e collaboratore di Dipoinos, assieme al quale è sempre ricordato. Plinio pone la loro nascita [...] pliniana secondo cui Dipoinos avrebbe lavorato soltanto il marmo pario non si spiega), si può pensare che uno dei due o altre materie da intagliare e l'altro quelle in metallo. Il fatto che due artisti cretesi siano considerati dalla tradizione ...
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HEERLEN
A. W. Byvanck
Città nel Limburgo, è la stazione Coriovallum della Tabula Peutingeriana e dell'Itinerarium Antonini, sull'incrocio della via da Aduaca (Tongeren) per Traiectum (Maastricht), Coriovallum [...] Aquisgrana. Vi furono scoperti avanzi della fortificazione (non ancora spiegati in modo soddisfacente), di bagni casa con i mobili, tavole e casse, oggetti di vetro e di metallo (museo di Leida). La scultura è stata eseguita da uno scultore del ...
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CAMBODUNUM
L. Rocchetti
Antica città dei Vindelici nella Rezia, nel punto d'incrocio fra la strada romana che dalla Gallia portava alla provincia del Reno e la via Claudia, che da Verona portava al [...] Danubio.
La città romana non si elevò nello stesso luogo dell'oppidum gallico, ma su una terrazza ad E del fiume Iller, dirimpetto all'odierna con ingubbiatura rosso-chiara. Molti gli oggetti di metallo recuperati, per lo più monete e fibule; tra ...
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BRAHMAGIRI
J. Auboyer
Località dell'India nella parte settentrionale dello stato di Mysore, che sembra legittimo identificare con l'antica città di Isila, menzionata nell'editto del re Ashoka inciso [...] strato più antico, caratterizzato dalla presenza di asce levigate, appartiene all'epoca neolitica; ma a quella civiltà non doveva essere sconosciuto il metallo, dal momento che, nel medesimo strato, sono stati rinvenuti due utensili in rame ed uno di ...
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AKRAGAS (᾿Ακράγας, Akrăgas)
P. E. Arias
Famoso cesellatore giudicato da Plinio (Nat. hist., xxxiii, 155) pari a Mentor, Boethos e Mys; gli si attribuivano tazze (skỳphoi) cesellate del tempio di Dioniso [...] erano le scene di caccia sulle tazze di A.; e queste scene non sono affatto rare sia sui vasi a decorazioni a rilievo in generale (si pensi ai ῥοδιακά o ῥοδιακαί in metallo prezioso che tradiscono l'esistenza di un fiorente artigianato dell'isola di ...
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CRUSTARIUS
I. Calabi Limentani
Dovette essere in Roma non tanto il preparatore o l'applicatore delle crustae, rivestimenti di vario materiale, marmo e metalli, per oggetti della toreutica e suppellettili [...] e anche per vaste superfici, pareti, quanto l'artista di piccole decorazioni di metallo sbalzato o anche fuso (emblèmata) che venivano applicate a oggetti diversi; in questo senso Plinio chiama crustarius Teucer (Nat. hist., xxxiii, 157) (v. caelator ...
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metallo1
metallo1 s. m. [dal lat. metallum, gr. μέταλλον]. – 1. a. Nome generico degli elementi chimici di una delle due fondamentali categorie in cui essi sono solitamente divisi (l’altra è quella dei non metalli); i metalli sono solidi cristallini,...
metallico
metàllico agg. [dal lat. metallĭcus, gr. μεταλλικός] (pl. m. -ci). – 1. Di metallo, del metallo; fatto di metallo o costituito di più metalli: materiali m. (detti anche prodotti metallurgici), distinti in ferrosi (ghisa, acciai)...