ANULARIUS
I. Calabi Limentani
La voga di portare anelli fu così diffusa nella Roma antica, che una categoria di gioiellieri, gli anularii (o annulari), li produceva esclusivamente.
Di contro ad una [...] quelli invernali.
L'a. doveva eseguire anelli di diversi metalli (oro, argento, bronzo), di fattura e di tecnica ma nessuno appartenente alla casa imperiale. Lavoravano per il pubblico, non si sa se avessero negozi propri; né se siano da mettere ...
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WIETENBERG
K. Horedt
Colle presso SighiŞoara (Romania), denominato anche Dealui Turcului, lungo la valle della Tîrnava con un'importante stazione dell'Età del Bronzo e dacica, del La Tène tardo.
La [...] in forma di scatola o di anitra. Pochi oggetti in metallo possono essere attribuiti con certezza a questa cultura. Relativamente cultura W. sono state scoperte più di sette spade micenee. Non si può precisare in che misura la cultura W. abbia avuto ...
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NEVASA
C. Silvi Antonini
Cultura preistorica che si sviluppò lungo le rive del Pravara e del Godavari, il grande fiume dell'India Anteriore che nasce nelle montagne prossime al Golfo Arabico ed è tributario [...] di Nāvḍā Ṭolī - "calcolitico". In realtà i reperti in metallo si riducono a due scalpelli, quattro grani e un amo di Nāvḍā Ṭolī e Nāsik. Anche l'ornamentazione, prevalentemente geometrica, non è molto variata e anzi si riduce a motivi di ...
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Vedi ANNIBALE dell'anno: 1958 - 1973
ANNIBALE
M. Borda
Generale punico, figlio di Ainilcare Barca, nato nel 247 a. C.
Nel 218, A. valicò con l'esercito i Pirenei e giunse, attraverso le Alpi, in Italia; [...] (190), A. si rifugiò presso Prusia di Bitinia, ma, per non cadere nelle mani dei Romani che esigevano che venisse loro consegnato, si seguenti sculture come ritratti di A.:
a) una statua di metallo (bronzo?) di un uomo su un elefante, dell'altezza di ...
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DIMINI
L. Guerrini
Stanziamento preistorico nella Tessaglia orientale, a pochi km ad O di Volo. Il massimo fiorire della cultura di D. occupa il secondo periodo tessalico (= Thessaly ii), seguente al [...] se in piccolo numero, armi e oggetti di importazione, in metallo.
L'abitato si presenta per la prima volta circondato da mura 5 m, che hanno uno spessore di m 0,60-1,40 e non presentano torri o bastioni, ma strette aperture. Le mura sono costruite in ...
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GLASINAC
M. Garasanin
Città della Bosnia orientale; conserva il più importante complesso di tumuli dei Balcani attualmente conosciuto.
Si trova sull'altipiano omonimo, ad oriente di Sarajevo, che si [...] estende dal monte Romanija alla Drina. Non è (come ritenne il Reinach) una necropoli comune delle popolazioni è stato pure trovato un elmo corinzio d'importazione e vasi metallici provenienti dalla Grecia o dall'Etruria. Le gambiere d'Ilijak vanno ...
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BERNHUSER
P. Skubiszewski
Fonditore prussiano, autore di fonti battesimali, campane e cannoni. Il suo nome compare nell'iscrizione sul fonte battesimale del 1387 conservato nella chiesa di S. Nicola [...] di retabli in legno (Clasen, 1939), ma non si hanno certezze sul suo specifico ambiente artistico. 1989; J. Kuczyńska, Śedniowieczne chrzcielnice metalowe. Katalog [Fonti battesimali in metallo. Cat.] (dattiloscritto), s.l., s.d.P. Skubiszewski ...
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CORINTHIARIUS
I. Calabi Limentani
Corinthiarius (aerarius c. o faber c.) era chiamato l'artefice o il mercante del cosiddetto aes corinthium, qualità di bronzo che ebbe una straordinaria moda in Roma [...] prima, perché veramente i grandi fabbricanti di vasellame di metallo usarono dare in Roma il proprio nome alla loro I. L., vi, 5900, 8757), tutti della casa imperiale. Non è chiaro se tali schiavi abbiano avuto funzione diversa dai varî denominati ...
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BULLA
M. T. Amorelli*
Il nome b. designava presso i Romani ogni specie di oggetti di forma arrotondata, in apparenza gonfi, come una bolla d'acqua, ed anche alcuni ornamenti di mobili e di utensili [...] stesso nome designava una specie di capsula, di cuoio o di metallo, che veniva passata al collo. Il suo iniziale valore di anno di età. Esse rappresentavano il segno della nascita in condizione non servile (insignia ingenuitatis, Val. Max., v, 6, 8 ...
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CAELATURA
M. Cagiano de Azevedo
La glossa greca corrispondente - non traduzione - è τόρευσις, cioè l'arte di incidere il metallo - in particolare l'argento - e prende nome dallo strumento di lavoro, [...] "sphyrelaton" (v.), specie quando faccia uso di forme onde ottenere figure a sbalzo o emblèmata da applicare. Matrici per tali lavori non sono rare, e se ne conservano, tra gli altri, nei musei di Monaco e di Hildesheim. Per impedire che nell'uso le ...
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metallo1
metallo1 s. m. [dal lat. metallum, gr. μέταλλον]. – 1. a. Nome generico degli elementi chimici di una delle due fondamentali categorie in cui essi sono solitamente divisi (l’altra è quella dei non metalli); i metalli sono solidi cristallini,...
metallico
metàllico agg. [dal lat. metallĭcus, gr. μεταλλικός] (pl. m. -ci). – 1. Di metallo, del metallo; fatto di metallo o costituito di più metalli: materiali m. (detti anche prodotti metallurgici), distinti in ferrosi (ghisa, acciai)...