Relazioni industriali
Guido Baglioni
1. Definizione e ambito delle relazioni industriali
Per indicare gli istituti, le norme e i processi della regolamentazione del rapporto di lavoro, le scienze sociali [...] ossia scambi con i quali ognuna delle due parti non intende conseguire vantaggi semplicemente a danno dell'altra. Questi manifesta spesso come partecipazione economica nelle forme del profit sharing (una quota variabile della retribuzione determinata ...
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Profitto
Nicolò De Vecchi
di Nicolò De Vecchi
Profitto
Introduzione
In termini generali il profitto è definibile come una forma di reddito che può presentarsi in un'economia priva di un piano o di [...] tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto di singole merci in singoli mercati (profit upon alienation), tuttavia i sostenitori di questa tesi non erano stati capaci di riferirla in modo convincente all'intera economia.Walras considera il sistema ...
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Economia
Pier Luigi Sacco
di Pier Luigi Sacco
Economia
sommario: 1. La teoria neoclassica a un bivio. 2. L'economia comportamentale (behavioral economics). 3. La socio-economia. □ Bibliografia.
1. La [...] lavoro dipendano molto di più dal reddito relativo che non dal reddito assoluto; ciò vale sia che si Knetsch, J. L., Thaler, R., Fairness as a constraint on profit seeking: entitlements in the market, in "The American economic review", 1986, ...
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Contabilità aziendale
Enrico Filippi
Nozioni introduttive
La contabilità è la descrizione quantitativa dell'attività economica di uno specifico soggetto (dal singolo operatore fino all'intero sistema [...] a breve, a medio-lungo termine, versamenti dei soci, saldo del conto economico, utili non distribuiti, ecc.).
2. Un prospetto, denominato 'conto economico' (profit and loss statement oppure income statement), in cui sono indicati i costi e i ricavi ...
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FANNO, Marco
Marialuisa Manfredini Gasparetto
Nacque a Conegliano Veneto (Treviso) l'8 ag. 1878 da Giacomo e Emma Diena. Il padre era per tradizione familiare commerciante, mentre la madre proveniva [...] a Vienna nel 1933, in Beiträge zur Geldtheorie), il F. non solo rielaborò e approfondì il pensiero di K. Wicksell, ma con internazionale, IX (1956), pp. 212-229, 438-458, 609-626; Profit et expansion, in Économie appliquée, X (1957), pp. 499-522, ...
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MERCATO (XXII, p. 878)
Siro LOMBARDINI
Guglielmo TAGLIACARNE
Le forme di mercato. - Per forma di m. si intende, nell'analisi economica, l'insieme delle caratteristiche che concorrono a determinare [...] in un m. perfetto quando per il grande numero di imprese ciascuna non può influire sul prezzo. Quando il numero di imprese si riduce e theory, Cambridge (Mass.) 1940; J. S. Bain, The profit rate as a measure of monopoly power, in Quarterly Journal of ...
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SVILUPPO ECONOMICO (App. III, 11, p. 880)
Duccio Cavalieri
ECONOMICO L'interesse manifestatosi negli anni Cinquanta attorno a questo tema è tuttora vivissimo, sia per quanto riguarda le modalità e le [...] e quello dei beni d'investimento, un equilibrio dinamico non è in genere configurabile, quando si rifiuti il ricorso of economic growth, ibid., 1962; L. Pasinetti, Rate of profit and income distrbution in relation to the rate of economic growth, ...
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MARKETING
Gianni Cozzi
Termine inglese (derivato dal verbo to market "mercanteggiare", "vendere") usato anche in italiano per indicare, con riferimento alle imprese produttrici di beni di consumo, il [...] tipico delle profit organizations. Quanto ai giudizi di valore in esso impliciti, non dà necessariamente per delle politiche del prodotto, dei prezzi, di differenziazione, e distributive.
Non tutte le aree di cui si compone il sistema di m. hanno ...
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LOGISTICA
Antonio Gozzi
(XXI, p. 402; App. III, I, p. 1000)
Organizzazione aziendale. − Il concetto di l., dal suo originario impiego in ambito militare, è passato a denotare, con significato analogo, [...] specie nel periodo del lancio di un prodotto nuovo, i clienti non riusciranno mai a fare quel primo acquisto che è della massima , New York 1968; D.S. Ammer, Materials management as a profit center, in Harvard Business Review, 1 (1969); J. Orlicky, ...
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LANCASTER, Kelvin John
Claudio Sardoni
Economista statunitense di origine australiana, nato a Sydney il 10 dicembre 1924. Ha studiato all'University of Sydney per poi trasferirsi, nel 1953, a Londra [...] è stata poi sviluppata da altri autori; ma questo approccio non è riuscito ad assumere una posizione dominante rispetto alle teorie Journal of International Economics (1980); Innovative entry: profit hidden beneath the zero, in Journal of Industrial ...
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non profit
(o non-profit) ‹nòn pròfit› locuz. angloamer. [«senza scopo di lucro», comp. di non «non» e profit «guadagno, profitto»], usata in ital. come agg. e s. m. – Nel linguaggio econ., settore molto diffuso negli Stati Uniti, e da qualche...
porno etico loc. s.le m. 1. La pornografia, intesa come attività produttiva e come genere di spettacolo, praticata seguendo princìpi che rispettino sia i diritti di chi vi lavora sia una visione non discriminatoria delle relazioni sessuali....