Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] ripresa sia nel processo di sviluppo e stampa; d) uso di supporti non necessariamente professionali (8 mm, super 8, 16 mm) e in Christian Boltanski, molto diversi l'uno dall'altro. Singolare la figura di Jean-Claude Rousseau, esordiente negli anni ...
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GUGLIELMI, Rodolfo Pietro (in arte Rodolfo Valentino)
Paola Cristalli
Nacque a Castellaneta, presso Taranto, il 6 maggio 1895 da Giovanni e da Gabriella Barbin.
Il padre, ex capitano di cavalleria, esercitava [...] vantare tuttavia un'autentica educazione europea e un singolare talento; e avrebbe profondamente influenzato ogni futura alle richieste d'un divo la cui prolungata assenza dallo schermo non aveva fatto registrare cali di popolarità. Il primo film del ...
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Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] miniera di e. s., alcuni dei quali poco verosimili ma non per questo meno inquietanti, come i volatili dipinti direttamente a mano non viene colto come un elemento singolare, la sua presenza non crea nessuno stupore o interesse particolare, se non ...
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Testimonianze - Marlon Brando
Edoardo Albinati
Marlon Brando
Il Novecento ha declinato una quantità di tipi umani molto diversi tra loro e tutti raffigurati con la massima nettezza di profilo nel cinema. [...] [...], una cosa fragile, timida", pronunciamento tanto più singolare se accostato alle immagini di cruda fisicità di molti suoi del cinema, un poison che avvelena il botteghino, e non lo sottrae a questa eclissi nemmeno un bellissimo film quale ...
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Testimonianze - Charlot, ovvero Charlie
Francesca Sanvitale
Charlot, ovvero Charlie
Nel febbraio del 1914 faceva il suo ingresso in scena, in due comiche della Keystone, Charlie, ovvero Charlot per [...] un po' prosa, e soprattutto varietà, che nasce il singolare apprendista di Karno, per ben ventidue anni fedele come Charlot . Ma Chaplin ormai è un autore al quale non si può negare niente. Non sapremo mai quanti fagioli è stata costretta a mangiare ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] tavola su cui scrive è lo spazio vuoto finché la pellicola, il vetro, non si presterà al suo compito di tela, di carta, di lastra. A partire anche con l'insistenza del 'bel volto' o del volto singolare, 'unico', crea, più che in ogni area di ...
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Cineteca
Sergio Toffetti
Luogo di raccolta e collezione sistematica di film a scopo di conservazione, restauro, consultazione ed eventualmente diffusione.
Origini e storia
Bolesław Matuszewski, pioniere [...] la medicina e in particolare le malattie nervose (con singolare coincidenza, uno dei primi film medici è La neuropatologia Trenta una nuova consapevolezza 'cinetecaria', attenta al cinema non più solo per il valore storico-documentaristico delle ...
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Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] a un altro e il suo io (di Epstein) ci va con lui, non dietro o di fianco, ma in lui, guardando attraverso i suoi occhi, fino e Settanta l'equazione tra s. e prima persona singolare, associata all'identificazione e alla soggettività del personaggio ( ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] dell'essere-nel-mondo, l'orizzonte della vita: si arresta dove non c'è più nulla da dire o da suggerire, di fronte all polvere bianca. La 'bianchezza' rende questo film importante e singolare. Il classico horror è consegnato a un destino di tenebre, ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] del resto, aveva già avuto un altro partner del tutto singolare ‒ il topo Jerry dei cartoni animati di Joseph Barbera e una svolta nel 1949 con On the town (Un giorno a New York). Non fu tanto per la regia di Donen e Kelly, né per la sceneggiatura di ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...