Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] che, comunque sia, i maninconici non per infermità ma per natura sono d'ingegno singolare: e può trarre a suo quando udirà la morte del suo Tasso?» Parla di se stesso e dell'amico non usando i pronomi «io», «voi», ma i nomi: «il mio signor Antonio», ...
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GRILLO, Clelia (del)
Guido G. Fagioli Vercellone
Nacque a Genova nel 1684 (entro il luglio: alla morte, nell'agosto 1777, aveva già compiuto i 93 anni), in una famiglia patrizia illustre e doviziosa, [...] trovato dinnanzi la G., che tranquillamente gli aveva detto "non voglio altro che conoscere il Vallisnieri di vista, giacché l ed "esimio decoro d'Italia"; il Grandi come "ornamento singolare del gentil sesso e del secolo"). Rientrò nel palazzo di ...
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MITO
Cosimo Damiano Fonseca
È ben chiaro, se non addirittura ovvio, che disquisendo del 'mito di Federico II', si intende riferirsi a quello che gli epistemologi classificano come 'mito storico', nel [...] ritorno alla povertà evangelica nel ricordo di Pietro, che non possedeva se non la rete del pescatore, a fronte dell'opulenza del proprio agli eroi rapiti sui monti aveva dedicato pagine di singolare suggestione (Grimm, 1876, pp. 794 ss.).
All' ...
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PONA, Francesco
Fabrizio Bondi
PONA, Francesco. – Nacque a Verona l’11 Ottobre 1595, primogenito di Giovanni e Camilla di Nicola Gipsi.
Famiglia di origine trentina che aveva goduto nella prima metà [...] con alcune varianti.
L’argomento dell’opera, singolare combinazione di raccolta novellistica a cornice e romanzo picaresco -1651, arrivò la nomina dell’Imperatore a storiografo cesareo (non si sa esattamente con quali mansioni). Inoltre «è evidente ...
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GUAIFERIO
Mariano Dell'Omo
Fonte primaria per ricerche biografiche sul monaco e letterato cassinese G. è la Historia Normannorum di Amato di Montecassino, conosciuta solo grazie a un volgarizzamento [...] infimae Latinitatis, II, Niort 1883, p. 390). Nel caso di G. il fatto appare ben più singolare, dal momento che egli, come già notato, non sembra aver ricevuto altro grado dell'ordine che quello del suddiaconato. Un'ipotesi formulabile, data anche l ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Il Fiore - Introduzione
Gianfranco Contini
È il titolo, puramente convenzionale, assegnato dal suo primo editore (1881), Ferdinand Castets, a una corona anepigrafa di [...] avrebbero persuaso anche molti de' più diffidenti»), quello linguistico-stilistico (non meramente grammaticale) che affonda nella memoria, non necessariamente conscia, del poeta. È singolare che il più antico riscontro sia stato operato dal primo ...
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PARATORE, Ettore
Cesare Questa
– Nacque a Chieti il 23 agosto 1907, figlio unico di Emanuele, professore di scienze in scuole secondarie e medico originario di Barcellona-Pozzo di Gotto, e di Laura [...] prima si era già palesato in altro maestoso, singolare intervento linceo, L’influenza della letteratura latina da culturale, Paratore così parla di sé: «un classicista che non sia solo un arido tecnico della filologia sente espandersi nella maniera ...
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TROILO E POLISSENA
E. Paribeni
A) Troilo (Τρωίλος, Troilus). - Principe troiano figlio di Priamo, ucciso da Achille in un'imboscata notturna nei primi tempi della guerra di Troia. Il suo nome è ricordato [...] su lui la punizione e la morte. Mentre T. non è che un anonimo fanciullo a cavallo impiccolito dal fatto Louvre, che contano tra le più tarde edizioni della storia in Attica. Singolare è anche l'esempio di un T. adulto e combattente nella coppa di ...
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GALLI, Angelo (Angelo di Galli, Agnolo di Galli)
Giorgio Nonni
Nacque con ogni probabilità nell'ultimo decennio del sec. XIV a Urbino, da Benedetto "maestro de l'intrate", come si legge nella inscriptio [...] un vero e proprio exemplum; l'opera poetica del G. non manca di un suo spessore, aprendosi ad accenti di autentica originalità da Montefeltro con l'arbitrato di Dante, in una singolare commistione di personaggi di epoche diverse. Il verdetto finale ...
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PISANI DOSSI, Alberto Carlo
Francesco Lioce
PISANI DOSSI, Alberto Carlo (Carlo Dossi). – Nacque a Zenevredo (Pavia) il 27 marzo 1849, da Giuseppe, ingegnere di nobile famiglia pavese, imparentata con [...] alla fine dell’anno in attesa di una nuova destinazione che non ci fu perché, tornato alla guida del governo nel dicembre Lucini, figura insolita di critico e di poeta e singolare anello di congiunzione fra l’epoca scapigliata ormai al tramonto ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...