GROSSMAN, David
Sergio J. Sierra
Scrittore israeliano, nato a Gerusalemme il 25 gennaio 1954. Di famiglia vicina agli ideali socialisti ed educato in ambiente ebraico tradizionalista, egli si dichiara [...] del suo autore preferito, Shalom ῾Alechém.
Iniziata, non ancora ventenne, la collaborazione giornalistica con l'ente La poesia e l'angoscia ossessiva, spesso esorcizzata da un singolare tipo di humor, che caratterizzano l'opera, trovano la loro ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco, nato a Gleiwitz, oggi Gliwice, in Alta Slesia, il 7 maggio 1930. Costretto all'emigrazione nel 1946, accolto da Brecht nel 1951 come allievo nel suo Berliner Ensemble, lo stesso anno [...] della prigionia segnò a lungo la sua produzione letteraria, non tanto quale sfogo autobiografico o atto di testimonianza e d , racconti e apprezzati saggi di critica letteraria, la singolare "invenzione" (così appunto il sottotitolo) Bakunin (1970 ...
Leggi Tutto
TROYAT, Henri
Paola Ricciulli
(pseud. di Tarassov, Lev; App. III, II, p. 987)
Scrittore francese, membro dell'Académie Frana̧ise dal 1953. Scrittore prolifico ma sempre rigoroso, ha costantemente goduto [...] perizia stilistica e strutturale una singolare capacità di evocazione, particolarmente apprezzabile da Cent un coups de canon (1969); e La Moscovite (1973-75). Non meno significative sono altre opere di narrativa, fra le quali: Sophie (1963), ...
Leggi Tutto
Poeta brasiliano, nato a Itabira (Minas Gerais) il 30 ottobre 1902. È la figura più importante del secondo modernismo, ricco d'implicazioni socio-politiche e aperto agl'influssi delle letterature straniere [...] unica nella sua generazione letteraria.
L'ironia e lo scherzo non erano più la sostanza dei suoi versi, erano solo il contrappunto militanza politica, e anche la sua poesia conosce una svolta singolare senza. però perdere d'efficacia. L'ultimo D. è, ...
Leggi Tutto
ONETTI, Juan Carlos
Ruggero Jacobbi
Scrittore uruguayano, nato a Montevideo il 10 luglio 1909. Gran parte della vita trascorse a Buenos Aires, prima in sdegnoso silenzio, poi lentamente in una progressiva [...] esta noche (1943) e La vida breve (1950) non ebbero eco se non in un piccolo giro letterario. Con Los adioses (1954: che completano un panorama di narrativa personalissima, nuova e singolare fino alla stravaganza, ma sottoposta al controllo di una ...
Leggi Tutto
Scrittore, nato a Roma il 28 settembre 1899. Fu per alcuni anni redattore di varî giornali e periodici (L'Idea nazionale, Corriere italiano, La Tribuna, Il Travaso delle idee, ecc.); ora collabora specialmente [...] Roma.
Il C. rivelò le sue doti di singolare umorista in divagazioni tra paradossali ed epigrammatiche, in aspetto malinconico, crepuscolare, tendente all'idillio e all'elegia; anzi quello non è che un mezzo o un tentativo di evasione da questo, ...
Leggi Tutto
ZANNONI, Giovanni Battista
Mario Ferrigni
Letterato, nato a Firenze il 29 marzo 1774, ivi morto il 12 agosto 1832. Singolare figura di dotto e di archeologo: educato dai padri delle Scuole pie, fu abate; [...] indipendenti.
Le gelosie della Crezia, La ragazza vana e civetta e La Crezia rincivilita sono vivacissime non solo per il linguaggio ma anche per l'orditura correttissima. Esse suscitarono grande ilarità, ma anche molto scandalo: un segretario della ...
Leggi Tutto
Scrittrice, morta a Roma il 15 agosto 1936. Era nata a Nuoro il 27 settembre 1871.
Singolare fortuna ha avuto, negli ultimi anni, l'opera della D., non tanto per la pubblicazione postuma di un bel romanzo [...] autobiografico, Cosima (Milano 1937), o per la riedizione dei migliori suoi Romanzi e novelle (I, ivi 1941; II, ivi 1945), quanto per un rinnovato interesse della critica al problema e ai modi della sua ...
Leggi Tutto
Poeta, nato a Settimo Milanese il 20 agosto 1874. In tempi di futurismo, ha assunto, per una singolare affinità spirituale, la lingua e il tono stesso dei poeti del Quattro e Cinquecento, quali il Boiardo, [...] , la tristezza sentimentale, lo scetticismo e il sarcasmo erompono nei romanzi con irruenza orgiastica, potente in sé, ma artisticamente non elaborata (v., ad esempio, La casa del diavolo, Milano 1930). Tornato alla poesia, ha dato in Voci alte e ...
Leggi Tutto
STOJANOV, Ljudmil
Riccardo PICCHIO
Scrittore e poeta bulgaro, nato a Kovačovica, in Macedonia, il 6 febbraio del 1888. Dopo la prima guerra mondiale, fu il migliore rappresentante della letteratura [...] ("All'alba", 1945), che sono ambientati nel periodo nazista e si distinguono per una singolare, incisiva laconicità. La cospicua opera stojanoviana non si limita alla narrativa, ma comprende altresì il teatro, la poesia, lavori monografici su ...
Leggi Tutto
singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...