BATTAGLIA, Settimio
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Nacque a Roma l'8 luglio del 1815 da Luigi e Angela Bielli. Convittore all'ospizio di S. Michele a Roma, dall'età di quattordici anni studiò canto e pianoforte con il direttore [...] in Roma il 2 marzo 1891 (18 febbr. 1891, secondo il Gabrielli).
Compositore fecondo e di singolare ispirazione, il B., pur non discostandosi troppo dal gusto del tempo, desideroso di teatralità anche nella musica sacra, raggiunse una discreta fama ...
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GIAMBERTI (Giamberto), Giuseppe (Gioseffo)
Maria Carmela Di Cesare
Nacque a Roma intorno al 1600. Fu allievo di G.B. Nanino e di P. Agostini, come si rileva dalla premessa alla sua prima opera: Poesie [...] l'artificiosità costruttiva e lo sfoggio di tecnicismo non gli permettono di distinguersi dalla maggior parte dei Da questi, tuttavia, il G. si distingue per un singolare uso di motivi popolareschi riproposti con le debite variazioni e diminuzioni ...
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FAVERETTO (Favaretto, Favretti, Fabretto), Bartolomeo
Carlo Tamassia
Non si hanno notizie certe sulla data di nascita di questo musicista vissuto tra il XVI e il XVII secolo. Fu trombonista, corista, [...] avere la durata di sei anni durante i quali non era previsto alcun tipo di aumento salariale e poteva in Fontes artis musicae, II (1955), pp. 40, 55; A. Garbelotto, Singolare raccolta di musiche di autori padovani nel '500, in Padova e la sua ...
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ARGIROPULO, Isacco
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Nacque a Costantinopoli probabilmente dopo il 1448, figlio di Giovanni.
Apprese i primi insegnamenti dell'arte di organaro da Antonio del Bessa a Firenze, dove il padre, ritornato [...] Severino, che elogiava l'A. come organaro "il più singolare homo che in questo mestiere habia l'Italia" e come organista in questa cosa tutte sono d'un pezo cioè integre, che a Napoli non le possono fare manco di due o di tre pezi".
Il 17 sett. ...
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CASALI, Lodovico
Cesare Orselli
Nacque forse nel 1575 a Modena: il luogo si deduce dal fatto che il C. nel Generale invito alle grandezze e meraviglie della musica chiama Modena "sua cara patria". Ignoti [...] , dove è maestro di canto e d'organo ai poveri "per non esservi chi insegni". In seguito fu cappellano delle monache di Brescello ( particolare sensibilità: vi si paragonano - con gusto singolare - le quattro voci impiegate nella polifonia (tenore, ...
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ANNIBALI (Anniballi), Domenico detto anche Domenichino
Silvana Simonetti
Cantante (contralto), nato a Macerata ai primi del secolo XVIII (1705 circa).
Avviatosi dapprima allo studio dell'architettura [...] A. Hasse, l'A. dovette la sua celebrità a una singolare estensione di voce (sino al fa sopra le righe), unita a sua azione è naturale, ma il suo corpo è un po' legnoso. In breve, non tutto gli sta bene...".
Nel 1748 A. R. Mengs, di cui egli era buon ...
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LUZZI, Luigi
Francesco Izzo
Figlio di Francesco e di Rosalba Rossi, nacque a Olevano di Lomellina il 27 marzo 1828. Dopo la morte del padre si stabilì nella vicina Mortara presso i nonni materni. Suo [...] ciò si riflette in numerose composizioni. È difficile, per esempio, non cogliere la somiglianza tra il bolero La tradita e quello di Elena relativa maggiore). Merita un cenno particolare la singolare conclusione dell'Ave Maria (della quale esistono ...
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BRUNETTI, Giovanni
Raoul Meloncelli
Nato a Urbino intorno alla seconda metà del sec. XVI, si dedicò allo studio della musica sin dalla prima infanzia e ancora in giovane età fu nominato maestro di cappella [...] di maestro di cappella nel duomo della città, se pure non riuscì ad essere nominato, vennero tuttavia riconosciute "le sue il primo grado di nobiltà "non solo per le sue ottime qualità ma per essere Musico di valore singolare e di stima indicibile". ...
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FUSCO, Giovanni
Carla Papandrea
Nato a Sant'Agata dei Goti (Benevento) il 10 ott. 1906 da Carlo e da Teresa Folena, fratello di Tarcisio, futuro direttore d'orchestra, studiò al conservatorio di musica [...] particolarmente significativi, scrivendo colonne sonore di singolare suggestione in cui usava un linguaggio Ne L'eclisse, infine, prosegue l'evoluzione stilistica del F.: non vi è più una identica struttura ritmico-melodica e, di conseguenza, ...
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BELL'HAVER (Bel'haver, Bell'avere, Bellaver), Vincenzo
Fabio Fano
Vissuto nella seconda metà del sec. XVI, di lui data e luogo di nascita sono ignoti, e della sua attività altro non si conosce direttamente [...] nato nella città o nel territorio: ma, poiché il suo nome non compare in documenti anteriori, è probabile che sia stato assunto a ' begli occhi saetta e col soave riso" e simili: più singolare e sottile l'uso del moto contrario per una frase come "deh ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...