FABRI, Giacomo
Hélène Angiolini
Nacque a Vicenza intorno al 1360, figlio del giudice e dottore in leggi Bartolomeo. Dopo aver frequentato l'università di Padova, ottenne la licenza in diritto civile [...] il padre, giudice vicario del podestà Pietro Mauroceno: non è da escludere che l'attività professionale del F. , Firenze 1941, pp. 167, 170, 174; F. Scarcella, Un singolare lascito testamentario per i carcerati di Verona (1412), in Nova Historia, IX ...
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GONZAGA, Barbara, duchessa del Württemberg
Rotraud Becker
Nacque l'11 dic. 1455, ottava figlia di Ludovico III, secondo marchese di Mantova, e di Barbara di Hohenzollern.
Secondo la tradizione della [...] e Venezia). Nel 1469 era stato una seconda volta a Venezia, ma non parlava l'italiano.
Per il matrimonio con la G. Eberardo venne a influenza sul governo, nel complesso molto felice, di Eberardo. Singolare è che, secondo le fonti, la G. si sia ...
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CAGNOLI
Michele Luzzati
Il Cognome C. comincia a essere usato intorno alla metà del Duecento dai figli di un Cagnolo di Arrigo di Dente, lucchese d'antica data: è infatti soltanto per un errore di lettura [...] Benedetto. Gli sopravvissero due figli, Bartolomeo e Giovanni. Bartolomeo non risulta sia stato mercante; fu anziano nel 1375, nel 1377 fu autore, con Bartolomeo Balbani, di una singolare richiesta agli Anziani perché si prendessero provvedimenti per ...
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PIGNATARI, Lanfranco
Enrico Basso
PIGNATARI, Lanfranco. – Membro di un’antica famiglia dell’aristocrazia mercantile cittadina, nacque a Genova presumibilmente nel terzo o quarto decennio del XIII secolo.
Fu [...] loro controllo. Spicca nel racconto degli eventi la singolare assenza di operazioni navali condotte dalla flotta siciliana, il bottino.
Certo ormai del fatto che la flotta siciliana non era in grado di opporre una resistenza agli attacchi delle sue ...
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CORSINI, Piero
Anna Benvenuti Papi
Nato il 1° giugno 1441 da Bertoldo di Gherardo, fu come il padre, e forse più di lui, uno dei più fidati esponenti del "reggimento" mediceo. Priore per il novembre-dicembre [...] persone che di pochi dì innanzi s'era ischoperto lo detto tratato, non erano huomini di là di tropa chondizione e là detti dì v' in questa circostanza, a detta del Passerini, con singolare umanità, venne richiamato in patria nell'agosto; nel ...
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ARQUER, Sigismondo
Aldo Stella
Nacque a Cagliari (da famiglia che si diceva "de sangue noble y limpia de infaçones de Aragón", ma che apparteneva piuttosto al ceto borghese dell'alta burocrazia), probabilmente [...] privati, che avrebbero. subornato falsi testimoni; ma la difesa gli riuscì difficile, venendogli taciuti i nomi dei singoli accusatori. Non gli restò che compilare un lungo memoriale, indicando i motivi d'inimicizia privata di quanti (in numero di ...
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GRITTI, Battista
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia verso il 1405 da Omobono di Triadano, del ramo a S. Giovanni del Tempio nel sestiere di Castello, e da Giovanna Orsini di Ziliolo, figlia del ricco [...] veneziano, ma la soglia del mezzo secolo appare alquanto singolare; né si deve pensare che questa scelta rappresentasse una una volta il 18 ott. 1492 per l'anno successivo, ma non portò a termine il mandato, come si evince dalla scritta "obiit" ...
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LOREDAN, Pietro
Roberto Zago
Terzogenito di Alvise di Polo di Francesco, del ramo di S. Pantalon della Frescada, i cui membri erano soprannominati "campanoni" (duri d'orecchio), e di Elisabetta Barozzi [...] oro comprovando il compimento dei ventun anni).
Il L. - da non confondere con gli omonimi figli di Alvise di Polo di Pietro, di …, Venetiis 1568; F. Sansovino, Venetia città nobilissima et singolare(con le aggiunte di G. Martinoni) (1663), Venezia ...
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ISNARDI, Lorenzo
Giovanni Assereto
Nacque a Savona il 28 ott. 1802 da Girolamo e da Tommasina Pescetto. Studiò nel collegio delle Scuole pie di quella città, dove tra i professori trovò il padre G.A. [...] suo "pieno gradimento" per la "estesa erudizione", la "singolare prudenza" e lo "zelo ed interessamento" del giovane scolopio, un vicario, la governò sino al 1845, e il mandato fu non poco burrascoso a causa anche dell'asprezza del suo carattere: ci ...
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CACHERANO D'OSASCO, Gian Francesco, conte di Rocca d'Arazzo
Angela Dillon Bussi
Nacque tra il 1510 e il 1520, quarto figlio di Giovanni e di Margherita Provana di Leyni, fratello di Ottaviano, che fu [...] qualche caso, sul ricorso all'uso di spregiudicate astuzie. Ma non si ritrae mai dinanzi al pericolo e si dichiara sempre il denaro de Mebreo a giornata pascendo"): caso singolare se confrontato con il generale atteggiamento remissivo dei nobili ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...