Architetto e designer (Venezia 1906 - Sendai 1978). Diplomatosi in architettura all'Accademia di belle arti (1926), fu professore presso l'Istituto universitario di architettura di Venezia (1962-75). La [...] formali neoplastiche o razionaliste, non prive di suggestioni organiche wrightiane. La genialità dei suoi dettagli tecnologici, mista a una spiccata sensibilità materica, arricchisce di poetici frammenti la sua singolare produzione. Dal 1932 al ...
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Di Mare, Franco. – Giornalista e conduttore televisivo italiano (Napoli 1955 - Roma 2024). Giornalista professionista dal 1983, è entrato in Rai nel 1991, dove al TG2 si è occupato di cronaca, ed è stato [...] Nel 2014 ha anche condotto il programma Leader femminile Singolare e nel 2016 il nuovo format televisivo Frontiere. Nel bambina. Emozioni e ricordi di un inviato di guerra, 2009; Non chiedere perché, 2011; Il paradiso dei diavoli, 2012; entrambi nel ...
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Poeta greco (n. circa 315 - m. dopo il 240 a. C.); nato forse a Tarso in Cilicia, fu però cittadino di Soli, nella stessa regione, dove ebbe un monumento e l'effige riprodotta sulle monete. Frequentò ad [...] di Teofrasto. L'opera di A. è una versificazione, non senza malintesi, dell'opera in prosa dell'astronomo Eudosso di Cnido ma con notevole eleganza formale. Ebbe appunto per ciò singolare fortuna: testo scolastico di astronomia già nell'antichità, fu ...
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Scrittore italiano (Vicenza 1910 - Roma 1971); è stato per alcuni anni corrispondente de La Stampa da New York; tornato nel 1965 in Italia, ha collaborato al Corriere della sera e curato la rubrica culturale [...] ". Noto soprattutto come narratore, il B. ha però prima svolto una singolare attività poetica (La gaia gioventù, 1938; Il meraviglioso giardino, 1941; una densa sensualità di fondo, ma se ne discostano non solo per la diretta esperienza che il B. ha ...
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Scrittore austriaco (Weidlingau, Vienna, 1896 - Vienna 1966). In seno alla tradizione della grande narrativa austriaca, assunse la singolare posizione di chi, controcorrente, rifiuta di ritenere il "taglio [...] del 1918" come determinante, se non in un ambito strettamente politico, per la storia dell'Austria, preferendo soffermarsi piuttosto sulla continuità dei valori culturali nell'ambito della vita quotidiana. Fautore del "romanzo totale", nel senso ...
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Tennista serba naturalizzata statunitense (n. Novi Sad, attuale Serbia, 1973). Allieva di N. Bollettieri, a soli sedici anni ha conquistato il suo primo titolo Slam battendo S. Graf alla finale del Roland [...] successivi ha ottenuto altri sette titoli Slam (in singolare), battendo campionesse quali A. Sanchez Vicario, M. fan di S. Graf armato di coltello; nonostante le ferite riportate non fossero gravi, lo shock l’ha tenuta lontana dal tennis per circa ...
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Costantini, Roberto. – Scrittore e ingegnere italiano (n. Tripoli 1952). Conseguito il Master in Management Science a Stanford (California), ha lavorato nel campo impiantistico presso società italiane [...] male” proseguita con Alle radici del male (2012) e Il male non dimentica (2014); tra i suoi altri lavori occorre citare La moglie stile asciutto e convincente, C. manipola con singolare abilità il genere thriller trasformandolo nello strumento di una ...
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Poeta polacco in lingua latina (Sarbiewo, Płock, 1595 - Varsavia 1640). Gesuita dal 1612, a Roma, dove studiò teologia (1622-25), acquistò il favore di Urbano VIII. Insegnò poi nell'Accademia di Vilnius. [...] , a lungo considerati il suo capolavoro, non sono che una pedissequa imitazione del Ludovicus. Tragicum sylviludium, 1622, del gesuita bolognese M. Bettini), seppe imitare e "cristianizzare" con singolare perizia le forme oraziane, tanto da meritarsi ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1921 - Londra 1988). Emigrato a Londra nel 1938 per sottrarsi alle persecuzioni antisemite, ha assunto una posizione eminente e singolare in seno alla letteratura impegnata, [...] critica agli eventi storici del presente a una marcata propensione per il magico e per il metaforico. Ciò si avverte non tanto nella narrativa (Ein Soldat und ein Mädchen, 1960, trad. it. 1963; Kinder und Narren, 1965), quanto nella lirica, dove ...
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Nome d'arte dell'attore, cantante, impresario teatrale e autore drammatico Johann Joseph Schickeneder (Ratisbona 1751 - Vienna 1812). Personaggio singolare dai molti talenti, diede un significativo contributo [...] Shakespeare a Lessing a Schiller), ma anche, e soprattutto, dedicando largo spazio a un genere di teatro popolare (musicale e non), grazie al quale riuscì a conquistare il favore di un vasto pubblico. Direttore del Theater auf der Wieden (1789-1800 ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...